I don’t know how a rock feels
I don’t know how a rock feels è la seconda mostra per il 2011-12 del programma Fine Arts dell’Accademia Britannica, diretto da Jacopo Benci.
Comunicato stampa
I don’t know how a rock feels è la seconda mostra per il 2011-12 del programma Fine Arts dell’Accademia Britannica, diretto da Jacopo Benci. La mostra, sostenuta in parte da The Edwin Abbey Trust, Arts Council Northern Ireland, Australia Council for the Arts, Conseil des Arts et Lettres du Québec, Creative Scotland, The Linbury Trust, National Art School Sydney, presenta nuove opere degli attuali residenti, gli artisti Angela Catlin, Charles Cooper, Colin Darke, George Egerton-Warburton, Nicholas Hatfull, David Lock, Covadonga Valdes e gli architetti Duarte Natário dos Santos, Felix Schwimmer. Per ulteriori informazioni si prega di contattare Celia Yang e Anna Prosvetova, Fine Arts Interns, [email protected]
Angela Catlin (Creative Scotland Document Fellow, gennaio-marzo 2012) vive e lavora a Glasgow, Scozia. Dal 1988 al 2006 ha lavorato come fotografa per il quotidiano The Herald di Glasgow. Durante questo periodo ha vinto numerosi premi di fotogiornalismo. Dal 2006 lavora come fotografa free-lance specializzata in questioni umanitarie e sociali. Ha lavorato in Irlanda del Nord, Siria, Libano, Israele, Gaza, Ruanda, Russia, Cambogia, Indonesia, Colombia, Guatemala, Somalia, Haiti. Ha pubblicato Natural Light, un libro che contiene 49 ritratti di autori scozzesi; una mostra con lo stesso nome ha aperto all’Edinburgh Book Festival e ha poi itinerato in Scozia. La sua mostra Life after Iraq è stata itinerante in Gran Bretagna dal 2008. Nel 2009 è stata incaricata di recarsi in Israele per documentare il lavoro che veniva compiuto per cercare di colmare il divario politico, religioso e culturale tra ebrei e arabi. Una mostra di fotografie di questo viaggio è itinerante in Scozia dal 2009 (cfr. http://www.eicsp.org/photo-gallery). Nel 2010-11 è stata incaricata di lavorare con Medical Foundation Scotland, che lavora con le vittime di tortura, per lo più richiedenti asilo. Ne è nata una mostra, e un libro è attualmente in preparazione. www.angelacatlin.com [AC]
Charles Cooper (National Art School Sydney Resident in Drawing, gennaio-marzo 2012) ha tenuto numerose mostre in Australia dal 1974 in poi, e inoltre ha esposto al Monaco Grand Prix International, 1976; Works for Shelves, Kettle’s Yard, Cambridge, 1987; e in gallerie private a New York dal 1998. Mostre itineranti del suo lavoro si sono tenute in gallerie pubbliche in Victoria e in New South Wales nel 1988-90 e nel 2010. Ha ricevuto commissioni e premi fra cui un Australia Council CEAD Grant, 1996; un progetto di arte pubblica per Ryde City Council, Sydney, 1998; e lo Art Gallery of New South Wales Trustees’ Watercolour Prize, 1998. Ha tenuto residenze presso Penrith Regional Gallery NSW, 2004; Australian National University School of Art ACT, 2005; Cité Internationale des Arts, Parigi, 2006. Sue opere sono in numerose collezioni pubbliche in Australia. Ha conseguito il MA (Visual Arts) al City Art Institute, Sydney, nel 1987. Dal 1993 ha insegnato disegno, pittura, e studi post-laurea al Sydney College of the Arts (Sydney University), College of Fine Arts (University of NSW) e alla National Art School, Sydney. È rappresentato da Annandale Galleries, Sydney.
“Un motivo ricorrente del lavoro è la pellicola di vernice sull’asfalto delle strade, spesso disposta in palinsesti, che indica la sacrosanta quanto tenue precedenza che in certi luoghi i pedoni hanno rispetto ai guidatori. Diversi approcci alla rappresentazione spaziale intendono suggerire metaforicamente differenti punti di vista che informano l’interazione umana in ogni momento e in tutti gli spazi.” [CC]
Colin Darke (Arts Council of Northern Ireland Fellow, gennaio-giugno 2012) si è laureato presso il Goldsmiths’ College di Londra nel 1980 e ha conseguito il dottorato nel 2010 all’Università dell’Ulster, Belfast. Ha tenuto molte mostre, partecipando fra l’altro a Manifesta 3 (2000), alla Biennale di Venezia (2003), la Biennale di Busan (2004), e a God and Goods (Villa Manin, Codroipo, 2008).
“Colin Darke cerca di affrontare la storia attraverso la dialettica, e negli ultimi anni ha sviluppato un particolare interesse per l’opera di Gustave Courbet e di Bertolt Brecht. La sua scelta di media si modifica con l’evoluzione delle idee, e attualmente lavora con il montaggio digitale.” [CD]
George Egerton-Warburton (Australia Council Resident Artist, gennaio-marzo 2012) si è laureato presso la Curtin University nel 2009. Nel 2011 ha tenuto una mostra personale, Country Grammar, al TCB a Melbourne, e la performance The Stalactite Love Review nell’ambito del Perth International Arts Festival. Fra le sue collettive recenti, Post project, a cura di Hannah Matthews e Caterina Riva come parte di Power to the people, ACCA, Melbourne; High and Lofty, the ecclesiastical banner project, a cura di David Capra, Parramatta Artist Studios, Sydney; e PRE MIX, a cura di Daniel Bourke e Chiara Wohlnick, Galleria, Perth.
"La pratica di Egerton-Warburton è il risultato di un’indagine sulla nozione filosofica di buona vita e autonomia. Usando un’illecita analogia col laboratorio, reti di strutture, animali, personaggi, conversazioni precedentemente non correlati, vengono realizzati nel corso di ‘case studies’ che coinvolgono incontri precari e reazioni a catena. Problemi, domande, e proposte derivanti dai ‘case studies’ sono presentati in vari formati che possono essere generalmente riassunti sotto la definizione di ‘scultura informata dai vocabolari dell’auto-realizzazione’.”[GEW]
Nicholas Hatfull (Sainsbury Scholar in Painting and Sculpture, ottobre 2011-settembre 2012) si è laureato alle Royal Academy Schools nel giugno 2011. Ha tenuto recentemente una personale, Il Bagno, presso Peles Empire, Londra. Fra le sue collettive recenti, Egocentric Space Lines, parte del programma Brief Habits curato da Shama Khanna presso E:vent Gallery; The Call (FCO-CLJ-LTN), Peles Empire, Cluj, Romania; Drawing 2011, The Drawing Room, Londra; e Newspeak-British Art Now, Saatchi Gallery, Londra. La sua performance musicale Hallo Bagno Hallo Sommelier è stata presentata per la prima volta nel giugno 2011.
“Ricercando l’ineffabile in una bottiglia di acqua minerale, i motivi di Nicholas Hatfull parlano di mangiar fuori, di sogni e di rifiuti quotidiani. Numeri d’informazione per consumatori e dettagli del contenuto minerale sono messi insieme a forme illeggibilmente stilizzate, opache. Nei dipinti, stampe, sculture e performance di Hatfull, gli stati e le tonalità sono instabili: l’acqua gassata potrebbe diventare sangue, ciò che è espressivo potrebbe inaridirsi.” [NH].
David Lock (Abbey Scholar in Painting, ottobre 2011-giugno 2012) ha conseguito il MA in Fine Art presso il Goldsmiths’ College di Londra nel 2001 dopo il BA (Hons) in Fine Art presso l’Università di Reading nel 1999. Dopo la laurea ha fatto parte per diversi anni della Candoco Dance Company come danzatore, prima di riprendere la sua pratica artistica nel 2005. Le sue opere sono state esposte in Gran Bretagna e all’estero. Dopo una personale da Fred, Londra, nel 2007, Lock ne ha tenuta un’altra alla Zoo Art Fair, Londra, come vincitore del Premio acquisto John Jones ‘Art on Paper’ in collaborazione con Zoo Art Fair. Commissioni recenti includono la progettazione della scenografia per la ventesima stagione di Candoco, Turning 20, in collaborazione con la Trisha Brown Dance Company.
“Il desiderio e la sua costruzione sono un’area di indagine centrale per la pratica artistica di David Lock. Utilizzando collage e pittura, il suo interesse risiede nell’idea del frammento e del ricombinare il corpo-a-pezzi mediato, al fine di rivelare nozioni di differenza. L’approccio collagistico rappresenta per Lock un senso di contingenza – una dinamica in costante slittamento del corpo in movimento. Per quanto riguarda i suoi ritratti Misfit, che uniscono frammenti di una precedente identità goffamente incernierati assieme, essi cercano di interrogare sia la bellezza che l’imperfezione, pur conservando una sensibilità che è al tempo stesso vulnerabile e perturbante.” [DL]
Duarte Natário dos Santos (Rome Scholar in Landscape Architecture, gennaio-marzo 2012) ha studiato alla Università di Porto e alla Nuova Università di Lisbona. È architetto paesaggista con esperienza sia in Portogallo che in Italia. Dal 2010, Duarte ha lavorato presso studi di architettura di paesaggio a Porto e Milano, e ha anche lavorato come freelance in Portogallo. Nel 2011 ha iniziato un Master in Urbanistica Sostenibile all’Università di Lisbona.
“Parco Centocelle è un parco archeologico nel sud-est di Roma. Il lavoro di Duarte Natário consiste in una proposta per la riqualificazione del Parco Centocelle come parco agricolo e urbano. Le esigenze di sostenibilità richiedono nuovi approcci nell’architettura del paesaggio. Basandosi sull’idea delle concessioni urbane e dei giardini comunitari, il nuovo Parco servirà gli abitanti di Centocelle e dintorni. Ci sono numerosi vantaggi nelle pratiche agricole urbane, se si pone l’accento sul ruolo che esse potrebbero svolgere per l’economia domestica e la qualità della nutrizione, oltre a numerosi benefici sociali e ambientali. Nel momento in cui le Nazioni Unite ritengono che la promozione dell’agricoltura urbana sia la pianificazione urbanistica più importante del XXI secolo, l’Italia e Roma dovrebbero essere in grado di conciliare lo sviluppo urbano socio-economico con il loro potenziale agricolo. La ricerca e di progetto di Duarte Natário gli hanno permesso di approfondire questo argomento.” [DN]
Felix Schwimmer (Québec Architecture Resident, gennaio-marzo 2012) ha studiato all’Università di Montréal e alla Bartlett School of Architecture (UCL) di Londra. Ha uno studio con sedi a Montréal e L’Aquila. In precedenza ha maturato esperienze in vari studi di architettura, tra cui, in particolare, l’Office for Metropolitan Architecture. È stato docente ospite e critico presso l’Università di Montreal, McGill University, University of Greenwich, e Bartlett School of Architecture. Nel 2011 ha co-fondato il collettivo architettura EAT (Exploring Architectural Territories) che agisce come un ‘think tank’ praticando il potenziale di progetti sperimentali. Ha avuto premi per la sua attività di progettista e attualmente è fra i candidati a partecipare a Migrating Landscapes per il Padiglione Canadese alla Biennale Architettura 2012.
“La ricerca attuale di Felix Schwimmer riguarda l’implicazione dell’antropocentrismo nel concetto di spazio nelle città contemporanee. Foto di ambienti esistenti, selezionati per rivelare idee sociologiche, sono accoppiati con oggetti immaginari e giustapposti insieme in una composizione-palinsesto. Nella sua esplorazione di un prossimo futuro distopico, Schwimmer delinea un programma che rivela un ordine sociopolitico e modi di produzione alternativi. Questo lavoro esamina la convinzione che il potenziale dell’architettura vada oltre la costruzione di edifici, in quanto il processo creativo dell’architettura prevede la realizzazione di disegni, modelli, testi che insieme creano un’epistemologia dello spazio.” [FS]
Covadonga Valdes (Abbey Fellow in Painting, gennaio-marzo 2012) ha conseguito il BA (Hons) Fine Art in Painting al Chelsea College of Art di Londra nel 1992, e il Master presso la Slade School dell’University College di Londra nel 1994. Recentemente ha esposto in mostre a cura di Edward Lucie-Smith al Torrance Art Museum e alla Garboushian Gallery, California. Ha esposto inoltre alla Charlie Smith Gallery, Londra; Gooden Gallery, Londra; Galería Mada Primavesi, Madrid; Galería Angulo, Oviedo, Spagna; Carter Presents, Londra; Galleria Marabini, Bologna; Waterhouse & Dodd, Londra; BP Portrait Award 2007, National Portrait Gallery, Londra, e John Moores 23 e 24, Walker Art Gallery, Liverpool Museum.
“Durante il suo soggiorno a Roma, Valdes si sta concentrando esclusivamente su un esame dei Capricci (dipinti e incisioni) di artisti italiani dei secoli XVII e XVIII. Giustapponendo le sue esperienze di altri paesaggi europei con le vedute italiane, compone una composizione credibile in un nuovo disposizione, con la tensione tra presenza e assenza, e vedute temperate dallo stato d’animo e dalla pennellata.” [CV]
I don't know how a rock feels is the second exhibition for 2011-12 of the BSR Fine Arts Programme, directed by Jacopo Benci. The exhibition, supported in part by the Edwin Abbey Trust, the Arts Council Northern Ireland, the Australia Council for the Arts, Conseil des Arts et Lettres du Québec, Creative Scotland, the Linbury Trust, the National Art School Sydney, presents new works by the current residents, architects Duarte Natário dos Santos, Felix Schwimmer and artists Angela Catlin, Charles Cooper, Colin Darke, George Egerton-Warburton, Nicholas Hatfull, David Lock, Covadonga Valdes. For further information please contact Celia Yang and Anna Prosvetova, Fine Arts Interns, at [email protected]
Angela Catlin (Creative Scotland Document Fellow, January-March 2012) lives and works in Glasgow, Scotland. From 1988 to 2006 she worked as a photographer for The Herald newspaper in Glasgow. During this time she won several photo-journalism awards. Since 2006 Angela has worked as a free-lance photographer specializing in humanitarian and social issues. She has worked in Northern Ireland, Syria, Lebanon, Israel, Gaza, Rwanda, Russia, Cambodia, Indonesia, Colombia, Guatemala, Somalia, Haiti. She has published Natural Light, a book containing 49 portraits of Scottish authors. An exhibition of the same name opened at the Edinburgh Book Festival and toured Scotland. Her exhibition Life after Iraq has been touring the UK since 2008. In 2009 she was commissioned to travel to Israel to document the work that was going on to try and bridge the political, religious and cultural divide between Jews and Arabs. An exhibition of her pictures from this trip has been touring Scotland since then – see http://www.eicsp.org/photo-gallery In 2010-11 she was commissioned to work with Medical Foundation Scotland who work with victims of torture, mostly asylum seekers. An exhibition resulted, and a book is now underway. www.angelacatlin.com [AC]
Charles Cooper (National Art School Sydney Resident in Drawing, January-March 2012) has exhibited extensively in Australia since 1974, also the Monaco Grand Prix International 1976, Works for Shelves, Kettle’s Yard, Cambridge 1987, and commercially in New York since 1998. Exhibitions of his work toured public galleries in regional NSW and Victoria 1988-90 and 2010. Commissions, awards include an Australia Council CEAD grant 1996, a public art design for Ryde City Council Sydney, 1998, and the Art Gallery of New South Wales Trustees’ Watercolour Prize, 1998. Residencies at Penrith Regional Gallery NSW, 2004, Australian National University School of Art ACT, 2005, and Cité Internationale des Arts, Paris, 2006. Has work in many institutional collections in Australia. M.A. (Visual Arts) City Art Institute, Sydney, 1987. Since 1993 has taught drawing, painting and postgraduate studies at Sydney College of the Arts (Sydney University), College of Fine Arts (University of NSW) and National Art School, Sydney. He is represented by Annandale Galleries, Sydney.
“A recurring motif is the thin skin of paint on roadways, often in palimpsests, which signifies the sacrosanct if tenuous priority in certain places of pedestrian over driver. Varied approaches to spatial representation aim metaphorically to suggest diverse points of view that inform human interaction at all times and in all spaces.” [CC]
Colin Darke (Arts Council of Northern Ireland Fellow, January-June 2012) graduated from London’s Goldsmiths College in 1980 and completed his PhD in 2010 with the University of Ulster in Belfast. He has exhibited widely, with shows including Manifesta 3 (2000), the Venice Biennale (2003), the Busan Biennale (2004) and God and Goods (Villa Manin, Codroipo, 2008).
“Colin Darke attempts to address history through the dialectic and in recent years has developed particular interest in the work of Gustave Courbet and Bertolt Brecht. His choice of media changes with the evolution of ideas, currently working with digital montage.” [CD]
George Egerton-Warburton (Australia Council Resident Artist, January-March 2012) graduated from Curtin University in 2009. In 2011 he presented a solo exhibition, Country Grammar, at TCB in Melbourne, and a performance The Stalactite Love Review as part of Perth International Arts Festival. Recent group exhibitions include Post project, curated by Hannah Matthews and Caterina Riva as part of Power to the people, ACCA, Melbourne; High and Lofty, the ecclesiastical banner project, curated by David Capra, Parramatta Artist Studios, Sydney; and PRE MIX, curated by Daniel Bourke and Clare Wohlnick, Galleria, Perth.
“Egerton-Warburton’s practice is the result of an investigation into the philosophical notion of the good life and autonomy. Using an illicit laboratory analogy, networks of previously unrelated structures, animals, personalities, and conversations are realised during case studies that involve precarious encounters and chain reactions. Issues, questions, and proposals stemming from case studies are presented in various formats that fit loosely under the phrase: "sculpture informed by the vocabularies of self-actualisation.” [GEW]
Nicholas Hatfull (Sainsbury Scholar in Painting and Sculpture, October 2011-September 2012) graduated from the Royal Academy Schools in June 2011. He recently presented a solo exhibition, Il Bagno, at Peles Empire in London. Recent group exhibitions include Egocentric Space Lines, part of the Brief Habits programme curated by Shama Khanna at E:vent gallery; The Call (FCO-CLJ-LTN), Peles Empire, Cluj, Romania; Drawing 2011, The Drawing Room; and Newspeak-British Art Now, The Saatchi Gallery. His music performance, Hallo Bagno Hallo Sommelier, was given its first outing in June.
“Searching for the ineffable in a mineral water bottle, Nicholas Hatfull's motifs speak of dining out, dreams and everyday waste. Consumer enquiry numbers and details of mineral content are arranged with illegibly stylised, opaque forms. In his paintings, prints, sculptures and performances, states and tones are unstable; carbonated water might become blood, the expressive may run dry.” [NH]
David Lock (Abbey Scholar in Painting, October 2011-June 2012) graduated from Goldsmiths’ College, London with an MA in Fine Art in 2001, following a BA (hons) in Fine Art from University of Reading in 1999. Upon graduation he joined Candoco Dance Company as a dancer for several years, before returning to his fine art practice in 2005. He has exhibited his work both nationally and internationally. Following a solo show at Fred, London in 2007, Lock had a solo show at Zoo Art Fair, London, as a Prizewinner for the John Jones ‘Art on Paper’ acquisition award in conjunction with Zoo Art Fair, London. Recent commissions include designing a stage set for Candoco’s 20th anniversary season Turning 20, in association with Trisha Brown Dance Company.
“Desire and its construction is an enquiry central to David Lock’s artistic practice. Utilising collage and painting, his interest lies in the idea of the fragment and recombining the mediated body-in-pieces to expose notions of difference. A collagist approach represents for Lock a sense of contingency – a constantly shifting dynamic of the body in flux. In regard to his ‘misfit’ portraits, which combine fragments of a prior identity hinged awkwardly together, they seek to question both beauty and the imperfect, whilst retaining a sensitivity, that is both vulnerable and uncanny.” [DL]
Duarte Natário dos Santos (Rome Scholar in Landscape Architecture, January-March 2012) studied at Porto University and at New University of Lisbon. He is a landscape architect with experience of practice in both Portugal and Italy. Since 2010, Duarte has worked at landscape architecture studios in Porto and Milan, and also developing freelance work in Portugal. In 2011 he started a master's degree in Sustainable Urbanism in Lisbon University.
“Parco Centocelle is an archaeological park in the southeast of Rome. Duarte’s work consists on a proposal for the requalification of Parco Centocelle into an agricultural and urban park. Sustainable demands ask for new approaches in the landscape architecture. Capitalizing on the idea of urban allotment and community gardens, the new Park will serve the people of Centocelle and its surroundings. There are numerous benefits of urban farming practices, with emphasis on the role they could play in the household economy and the quality of nutrition as well as numerous social and environmental benefits. At a time when the UN considers the promotion of urban agriculture as the most important urban planning of the 21st century, Italy and Rome should be able to conciliate the urban socio-economic development with their agricultural potential. Duarte’s research and project allowed him to develop on this subject.” [DN]
Felix Schwimmer (Québec Architecture Resident, January-March 2012) studied at Montréal University and The Bartlett (UCL) in London. He has a practice with offices in Montreal and L’Aquila. Previously he gained experience in diverse architectural firms working most noticeably for the Office for Metropolitan Architecture. He was guest lecturer and critic in University of Montreal, McGill University, University of Greenwich and The Bartlett school of architecture. In 2011 he co-founded the architecture collective E.A.T. (Exploring Erchitectural Territories) that acts as a think tank practicing the potential of experimental projects. He is an award-winning designer and is now shortlisted to participate in the Migrating Landscapes for the Canadian pavilion at the 2012 Venice Biennale of architecture.
“Felix Schwimmer’s actual research is interested in the implication of anthropocentrism on the concept of space in contemporary cities. Photos of existing environments selected to reveal sociological ideas are coupled with imaginary artifacts and juxtaposed together as a palimpsest composition. In his exploration of a dystopian near future he lays a program that reveals alternative socio-political order and modes of production. This work considers a belief that architecture’s potential goes beyond the construction of buildings as architecture’s creative process involves the making of drawings, models, texts that all together create an epistemology of space.” [FS]
Covadonga Valdes (Abbey Fellow in Painting, January-March 2012) graduated in 1992 with a BA (Hons) in Fine Art Painting at Chelsea College of Art, London, and in 1994 completed her MA at the Slade University College, London. She recently exhibited in curated shows by Edward Lucie-Smith at Torrance Art Museum and Garboushian Gallery, California. Other exhibitions include: Charlie Smith Gallery, London; Gooden Gallery, London; Galeria Mada Primavesi, Madrid; Galeria Angulo, Oviedo, Spain; Carter Presents, London; Marabini Gallery, Bologna; Waterhouse & Dodd, London; The BP Portrait Award 2007 at The National Portrait Gallery, London, and John Moores 23 and 24, The Walker Art Gallery, Liverpool Museum.
“While in Rome, Valdes is being focusing exclusively on an examination of the ‘Capricci’ paintings and etchings by the Italian artists of the 17th and 18th centuries. Juxtaposing her experiences of other European landscapes with the Italian views, she draws together a believable composition in a new arrangement, with the tension between presence and absence, views tempered by mood and brushwork.” [CV]