Haec Est Civitas Mea

Informazioni Evento

Luogo
COMPLESSO DEL VITTORIANO
Via Di San Pietro In Carcere , Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
02/03/2018

ore 17,30 su invito

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Opere di giovani artisti dell’Accademia I.S. Glazunov di Mosca.

Comunicato stampa

Il 3 marzo 2018 il Polo Museale del Lazio accoglie nel Monumento a Vittorio Emanuele II, il cosiddetto Vittoriano, la mostra Haec Est Civitas Mea”. La mostra – che si svolge nel contesto del progetto culturale internazionale “Stagioni Russe – è composta da opere dei diplomati dell’Accademia russa di pittura, scultura e architettura “I.S. Glazunov”.
Il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, è l’istituto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo responsabile della gestione di 43 musei e luoghi di cultura a Roma e nel Lazio, compreso appunto il Vittoriano. Il Vittoriano, diretto da Gabriella Musto, negli ultimi tre anni ha organizzato, promosso oppure accolto iniziative di alto valore istituzionale, culturale, umanitario o diplomatico.
Gli organizzatori della mostra sono il Governo della Federazione Russa, il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, il Centro dei festival cinematografici e dei programmi internazionali, l’Accademia russa di pittura, scultura e architettura “I.S. Glazunov”, la Fondazione Internazionale Accademia Arco e il Centro Studi sulle Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
L’Italia e gli artisti italiani hanno avuto tradizionalmente un ruolo di primo piano nella storia della Russia, attraverso un mutuo e proficuo rapporto di scambi. Nel XVIII secolo la fondazione dell’Accademia in Russia accentuò i debiti per la teoria e la prassi di ascendenza classica e rinascimentale. Nel XIX secolo i migliori diplomati dell’Imperiale Accademia di Belle Arti, come stabilito dall’Imperatore in persona, venivano mandati in Italia per un lungo soggiorno, nel corso del quale godevano il privilegio di viaggiare e creare, studiando i sublimi modelli dell’arte dall’antichità ai tempi moderni. L’Italia divenne così luogo di pellegrinaggio dei pittori russi, consolidando nei secoli i nostri legami culturali.
La mostra “Heac Est Civitas Mea. Opere di giovani artisti dell'AccademiaI.S. Glazunovdi Mosca”, rappresenta una nuova, interessante occasione per illustrare questo fenomeno di lunga durata. La mostra ripercorre la storia dell'Accademia di Mosca, fiore all'occhiello della didattica e formazione della scuola russa. I meccanismi della narrazione sono le opere, tutte di artisti che si formarono appunto nell’Accademia di Mosca. In queste opere, per la prima volta in Italia, il realismo contemporaneo e la tradizione russa vengono a fondersi, regalando allo spettatore un suggestivo racconto per immagini della secolare cultura pittorica moscovita.
“Roma e l’Italia – dichiara Edith Gabrielli – hanno avuto e in parte hanno un ruolo importante nella storia della cultura e dell’arte. Questa mostra è una dimostrazione del peso e della vitalità, dell’efficacia di questo ruolo. Sotto la gestione del Polo Museale del Lazio, il Vittoriano conferma la sua capacità di saper coniugare in termini originali e moderni quel che resta il suo mandato principale, la rappresentazione dell’identità nazionale italiana, nei valori originari di Libertà e Unità”.