Giochi Giocattoli Giocatori

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE HERMANN GEIGER
piazza Guerrazzi 32, Cecina, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 16 alle 20

Vernissage
08/12/2012

ore 17

Biglietti

ingresso libero

Uffici stampa
ILOGO
Generi
documentaria
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Un percorso espositivo sulla storia del gioco e dei giocattoli di tutte le epoche: dalle ruzzole alle playstation con molti pezzi rari.

Comunicato stampa

Soldatini, robot spaziali, giochi da tavolo, macchinine, trenini ma anche giocattoli di latta, ruzzole, Lego, Meccano fino ad arrivare ai sofisticati giochi dei nostri giorni come le playstation e videogames. Una grande raccolta di centinaia di pezzi, alcuni d’epoca, che vogliono raccontare la storia del gioco e del giocattolo. Un viaggio nell’infanzia di ciascuno di noi per ricordare come siamo cresciuti ma anche come è cambiato il gioco e il modo di giocare attraverso i secoli. E’ questa la mostra “Giochi, Giocattoli, Giocatori” che sarà inaugurata sabato 8 dicembre alle ore 17 organizzata dalla Fondazione Culturale Hermann Geiger nella sua sede espositiva in Piazza Guerrazzi 32 a Cecina (Li). Curata dal direttore artistico della Fondazione Geiger Alessandro Schiavetti, rimarrà aperta fino al 27 gennaio 2013 ad ingresso libero. Un evento dedicato a grandi e piccini con un percorso espositivo che attraversa la storia del gioco e del giocattolo durante la sua evoluzione nel tempo fino ai nostri giorni con particolare attenzione alla seconda metà del Novecento, il suo momento più ricco e significativo. Sappiamo che i bambini dell’antichità giocavano in maniera del tutto simile ai nostri, con giocattoli e divertimenti che sono rimasti gli stessi fino a oggi. Le trottole, i giochi di gruppo, i soldatini. Tutti passatempi che sono risultati presenti già moltissimi anni fa. Giochi antichi come la ruzzola e il bowling, per passare ai vari tipi di costruzioni, fino al Lego e al Meccano, hanno percorso integri fino ad oggi un cammino che li ha fatti attraversare intere epoche. La mostra comprende otto settori differenti come modellismo, giochi di costruzioni, giochi antichi, giochi di logica e società, i giochi degli anni Settanta e Ottanta e il mondo del videogioco, i grandi giochi da salotto e quelli per gli spazi aperti. Saranno esposti bellissimi giocattoli di un passato recente e lontano, provenienti da tutta Italia, da musei e da diverse collezioni private. Tra i pezzi in mostra nella sezione modellismo ci sono due plastici perfettamente funzionanti, uno dedicato ai treni e l’altro alle auto Polistil, mentre sono da vedere anche le perfette ricostruzioni di alcuni episodi tratti dalle battaglie della Seconda Guerra Mondiale realizzati da Ugo Giberti. Tra gli altri pezzi rari e curiosità si possono citare la scatola d’origine francese “Quiz elettrica” dei primi del ‘900, chiamata anche “Monsieur Electrique”, vero progenitore del Sapientino e le automobiline in latta di costruzione tedesca. Tra le costruzioni una gigantesca metallica gru della Meccano di oltre un metro e il primo castello ufficiale della Lego uscito sul mercato nel 1978. Nello spazio dedicato alle bambole si sono due Barbie del 1961 e una rara una bambola giapponese in feltro e stoffa del 1700. Nella sezione giochi da tavolo si possono invece ammirare 7 antichissime litografie e xilografie originali con riproduzioni del gioco dell’oca del 1598 e del 1640, riproduzioni uniche in Italia. “Un vero e proprio tuffo nella fantasia – spiega il curatore Alessandro Schiavetti – dove il gioco è fonte di gioia, di crescita e di sviluppo. È il migliore degli stimoli per qualsiasi tipo di attività. Recenti studi hanno dimostrato che il gioco aumenta il benessere e le capacità creative di ogni uomo. Invece oggi si gioca sempre meno e si gioca sempre peggio, e questo vale sia per gli adulti che per i bambini, per questo motivo abbiamo deciso di realizzare questa mostra con l’obiettivo di far conoscere il vero valore del gioco”. La mostra è arricchita da pannelli informativi e multimediali sulla storia del gioco che propongono a bambini e adulti interessanti spunti per “divertirsi” nel modo più corretto.