Fight specific Isola
La pubblicazione ripercorre la lunga storia del quartiere Isola di Milano ed il processo organico e spontaneo alla base degli undici anni di lavoro di Isola Art Center. Attraverso testi e numerose immagini, il libro racconta la storia di una trasformazione urbana e artistica.
Comunicato stampa
PARTECIPANO AL DIBATTITO
publishers:
Chiara Figone, Archive Books, Berlin
Paolo Caffoni, Archive Books, Berlin
authors:
Charles Esche, director Van Abbemuseum , Eindhoven, NL
Maddalena Fragnito & Angelo Castucci, Isola Art Center, Milan
Steve Piccolo, Isola Art Center, Milan
Marco Scotini
Mariette Schiltz, Isola Art Center, Milan
Bert Theis, Isola Art Center, Milan
curators:
Camilla Pin, Isola Art Center, Milan
artists (special guests):
Grupo Etcètera, Buenos Aires, Argentina
supporting institutions:
Marie Claude Beaud, director Nouveau Musée National de Monaco
Enrico Lunghi, director Mudam, Luxembourg
moderation:
Marco Baravalle, S.a.L.E. Docks, Venice
La pubblicazione ripercorre la lunga storia del quartiere Isola di Milano ed il processo organico e spontaneo alla base degli undici anni di lavoro di Isola Art Center. Attraverso testi e numerose immagini, il libro racconta la storia di una trasformazione urbana e artistica. Gli strumenti ed i concetti inventati dagli artisti strada facendo, fanno di Fight Specific Isola un punto di riferimento sui modi di operare nel contesto urbano contemporaneo. Mediante il racconto di storie, invenzioni e azioni, il lettore può rintracciare una complessa idea di collettività, solidarietà e fight-specificity. L’approfondito sviluppo di tematiche innovative come il dirty cube e il dispersed center, indica infine una possibile risposta alla costante pressione esercitata dalle politiche neoliberiste e dai fenomeni di gentrificazione.
Isola Art Center è una piattaforma aperta di sperimentazione per l’arte contemporanea; ha sede nel quartiere Isola di Milano, ed è alimentata solo da energia, entusiasmo e solidarietà. Confrontandosi da più di un decennio con una situazione urbana incrociata da conflitti e trasformazioni globali, il progetto rimane “no-budget”, precario, ultralocale. Abolendo ogni logica verticale di lavoro, il processo di Isola Art Center coinvolge in modo rizomatico artisti, critici, curatori italiani e internazionali, collettivi di artisti, attivisti, architetti, ricercatori, studenti, gruppi e comitati di abitanti.