Fabio Pulsinelli – Sereno Variabile
A partire da una forte fascinazione verso il quotidiano, verso i comportamenti delle persone comuni, i sogni, i ricordi, le paure, anche quelle piccole, l’artista analizza la vita quotidiana e le modalità attraverso le quali la cultura arriva a modificare la nostra psiche.
Comunicato stampa
Testo critico a cura di Fabio Pulsinelli e Goffredo Bartocci
28 Piazza di Pietra presenta dal 23 gennaio al 28 febbraio 2015 Sereno Variabile | possibili tentativi salvifici e piccole certezze sul domani, una personale di Fabio Pulsinelli.
A partire da una forte fascinazione verso il quotidiano, verso i comportamenti delle persone comuni, i sogni, i ricordi, le paure, anche quelle piccole, l’artista analizza la vita quotidiana e le modalità attraverso le quali la cultura arriva a modificare la nostra psiche.
Il contrastato rapporto fra razionalità e mondo onirico viene risolto e rappresentato attraverso la coesistenza di una fantasia realisticamente orientata ed il mezzo artistico, utilizzato come grimaldello per incidere sulla blindatura culturale del XXI Secolo. Recentemente il sinergismo tra varie scienze umane tra cui psicanalisi e l’emergente psichiatria transculturale ha facilitato il connubio tra arte e scienza che è diventato così il modo più incisivo per intervenire su quelle innumerevoli tradizioni, riti, modi di dire ed usanze che difficilmente possono essere superate.
Il lavoro di Fabio Pulsinelli è il frutto di una durevole osservazione delle silenziose attività di tutti i giorni; è il prodotto di un interesse rivolto alla necessità umana di affidarsi a specifiche ed improbabili credenze, ad oggetti particolari e specifici cui delegare l’incessante bisogno di sentirsi protetti e psicologicamente più stabili. È in tali contesti, infatti, che ci si affida ad entità superiori, arrivando a credere di essere individui anziché consumatori. La ricerca dell’artista tende, quindi, verso quegli spazi personali ed inter-personali che il marketing e le sue strategie non possono o perlomeno non dovrebbero raggiungere.
Tutto questo viene raccontato attraverso le opere stravolgendo sottilmente il vivere e l’agire quotidiano, portandoli dallo stato ordinario a quello straordinario e viceversa, utilizzando i mezzi più semplici dell’immaginazione umana.
L’artista cerca di descrivere i mutamenti dei modi di affrontare le difficoltà del quotidiano da parte dell’uomo. Attraverso i suoi lavori, infatti, vi è un tentativo di raccontare l’adeguarsi del lato più indifeso dell’essere umano alla continua ed incessante evoluzione della società e dei suoi linguaggi.
Le opere esposte regalano possibili certezze sul domani, offrono facili e concrete soluzioni ai piccoli grandi problemi esistenziali in un clima di serenità variabile; parlano dell’uomo comune attraverso un linguaggio sintetico e organizzato (come ad esempio fanno i kit) rendendo evidenti i paradossi di oggi ed invitando l’osservatore a fare un salto da qualcosa di conosciuto a qualcosa di poco esplicito.
I lavori di Fabio Pulsinelli vogliono mostrare, far vedere, spingere ad impattare le innumerevoli realtà che orchestrano la cultura dell’occidente. Il problema non è tanto, o solo, trovare i punti di inciampo della nostra cultura ma riuscire ad evidenziarli, con i mezzi a nostra disposizione.
L’artista propone quindi le proprie creazioni, più che come delle opere finite e risolutive, come “possibili tentativi, forse salvifici forse no”, dei percorsi di concretezza resi onirici e sfumati dall’immaginazione.
Fabio Pulsinelli
Vive e lavora a Roma. Artista e designer si laurea in Industrial design presso l’ISIA di Roma nel 2008. Prosegue gli studi in Olanda in Conceptual design in context presso la Design Academy Eindhoven. Partecipa al progetto artistico “Non qui rita - percorso dei linguaggi” per il complesso dell’ex Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà con l’installazione site-specific Some-one or no-one / Prodotto umano spersonalizzato da struttura manicomiale. Nel 2014 consegue il Master in “Social innovation e Social Business” presso ASVI Social Change.
Attualmente è co-fondatore dello studio NoolLab.altre attività di design con il quale porta avanti progetti di ricerca e consulenza nell’ambito del Social Design e co-fondatore dell’associazione di promozione sociale “Econo)mia:)felicità”.
Cura la rubrica “immagini in psichiatria culturale” per la rivista Psichiatria e Psicoterapia culturale.
Goffredo Bartocci
Psichiatra e psicoanalista in Roma. Fellow dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Ministero Affari Esteri italiano, ha condotto ricerche sul campo a diretto contatto con i popoli bantu del Sudafrica e gli Aborigeni del deserto centrale australiano.
È stato presidente della World Association of Cultural Psichiatry e caporedattore della World Cultural Psychiatry Research Review. Attualmente è direttore responsabile della rivista Psichiatria e Psicoterapia culturale. Fra le sue Pubblicazioni più recenti: Reflexions su spiritualitè, religion et psichiatrie”, in Encyclopédie médico-chirurgicale française (2013), Psicopatologia e pensiero magico (Liguori), Il soffio delle intenzioni – riflessioni in forma di favola sui massimi sistemi, per vivere felicemente con popolazioni aliene (L’Harmattan Italia).