Diana Vreeland After Diana Vreeland

Informazioni Evento

Luogo
IUAV - PALAZZO BADOER
Salizada San Polo 2468, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
10/03/2012

ore 9

Generi
incontro - conferenza

Il convegno, dedicato alla discussa disciplina del fashion curating e alle sue recenti evoluzioni, prevede la partecipazione dei nomi più importanti nel panorama internazionale dei musei della moda e della cura delle mostre di mode. Il convegno utilizza come punto di partenza Diana Vreeland, che dopo la fine del suo rapporto con “Vogue” diventa special consultant del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York e cura alcune mostre fondamentali per la definizione del fashion curating.

Comunicato stampa

Università Iuav di Venezia
Dipartimento per la ricerca
Unità di ricerca “Il progetto nella moda”

London College of Fashion (University of the Arts London)

in collaborazione con
Centre for Fashion Studies (Stockholm University)

DIANA VREELAND AFTER DIANA VREELAND
La disciplina della moda fra museo e fashion curating

convegno internazionale
Venezia, Ca' Badoer, Aula Tafuri
10 marzo 2012

L’Università Iuav di Venezia e il London College of Fashion (University of the Arts London) organizzano un convegno internazionale con la collaborazione del Centre for Fashion Studies (Stockholm University) il 10 marzo 2012, in occasione della mostra Diana Vreeland After Diana Vreeland curata da Judith Clark e Maria Luisa Frisa che inaugura il 9 marzo 2012 nelle sale del Museo Fortuny e che resterà aperta fino al 25 giugno 2012. Il convegno, dedicato alla discussa disciplina del fashion curating e alle sue recenti evoluzioni, prevede la partecipazione dei nomi più importanti nel panorama internazionale dei musei della moda e della cura delle mostre di mode. Il convegno utilizza come punto di partenza Diana Vreeland ,che dopo la fine del suo rapporto con “Vogue” diventa special consultant del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York e cura alcune mostre fondamentali per la definizione del fashion curating, per stimolare una serie di riflessioni su questa disciplina, intesa non solo come rapporto fra moda, allestimenti e musei, ma anche come attitudine nel costruire e dirigere una rivista.

I keynote speakers saranno Harold Koda ed Akiko Fukai, che introdurranno la figura di Vreeland partendo dalla loro esperienza personale e saranno lo strumento per ritmare le sessioni del convegno, dedicate a temi già contenuti in nuce nell’attività di Vreeland al Met fra il 1972 e il 1989:
_ il display della moda;
_ la definizione di mostra di moda e il rapporto fra fashion curating ed exhibition making;
_ il rapporto fra fashion curator e fashion editor.

Il convegno sarà organizzato attorno a tre nuclei principali: la controversa legacy di Diana Vreeland rispetto al display della moda; i musei della moda oggi e la loro programmazione espositiva; le nuove prospettive di ricerca accademica nell’ambito del fashion curating.

PROGRAMMA DEL CONVEGNO

9.00 saluti istituzionali
Amerigo Restucci (Rettore Università Iuav di Venezia)
Alberto Ferlenga (Direttore della Scuola di Dottorato dell’Università Iuav di Venezia)
Frances Corner (Head of College at the London College of Fashion)

9.30 keynote speaker
Harold Koda: The Allure of History: Diana Vreeland and The Costume Institute

break 10.30-10.50

10.50-12.10
ESPORRE LA MODA NEL MUSEO: LA CONTROVERSA EREDITÀ DI DIANA VREELAND
chair Anna Mattirolo
10.50-11.30 Judith Clark e Maria Luisa Frisa
11.30-11.50 Alexandra Palmer
11.50-12.10 Amy de la Haye

12.10-12.40
Stefano Tonchi in conversazione con Mario Lupano: Between fashion curating and fashion editing

12.40-13.10
Benedetta Barzini: sotto il regno di DV

----------------------------------------------

14.00 keynote speaker
Akiko Fukai: Diana Vreeland and The Kyoto Costume Institute: Renewing Inspiration

14.40-16.20
LA MODA AL MUSEO
chair Marco De Michelis
14.40-15.00 Laurent Cotta
15.00-15.20 Kaat Debo
15.20-15.40 Miren Arzalluz
15.40-16.00 Gloria Bianchino
16.00-16.20 Raffaella Sgubin

break 16.20-16.40

16.40-17.10
Becky Conekin: “I suggest that she is refreshing and that you use her”: DV and models

17.10-18.40 panel
FASHION CURATION & ACADEMIA: NEW INSIGHTS
chair
Louise Wallenberg con Marco Pecorari
participants
Francesca Granata
Gabriele Monti
Johannes Reponen
Marie Riegels Melchior
Jenna Rossi-Camus
Annamari Vänskä

18.40
chiusura del symposium
Judith Clark, Maria Luisa Frisa, Mario Lupano, Louise Wallenberg

Miren Arzalluz (Cristóbal Balenciaga Foundation)

Benedetta Barzini (Politecnico di Milano, NABA)

Gloria Bianchino (Università degli studi di Parma; Direttore CSAC)

Judith Clark (London College of Fashion)

Becky Conekin (Yale University)

Frances Corner (Head of College, London College of Fashion)

Laurent Cotta (Musée Galliera, Paris)

Amy de la Haye (London College of Fashion)

Marco De Michelis (Università Iuav di Venezia; Direttore Fondazione Antonio Ratti)

Kaat Debo (Director, MoMu Antwerp Fashion Museum)

Alberto Ferlenga (Università Iuav di Venezia)

Maria Luisa Frisa (Università IUAV di Venezia)

Akiko Fukai (Director and Chief Curator, The Kyoto Costume Institute)

Francesca Granata (Parsons the New School for Design; editor of the journal “Fashion Projects_fashionprojects.org”)

Harold Koda (Curator in Charge, The Costume Institute, Metropolitan Museum of Art, New York)

Mario Lupano (Università Iuav di Venezia)

Anna Mattirolo (Direttore MAXXI Arte, Roma)

Gabriele Monti (Università IUAV di Venezia)

Alexandra Palmer (Senior Curator Textiles & Costume, Royal Ontario Museum, Toronto)

Marco Pecorari (Centre for Fashion Studies, Stockholm University)

Johannes Reponen (Editor of “Address – journal for fashion writing and criticism”)

Amerigo Restucci (Università Iuav di Venezia)

Marie Riegels Melchior (Designmuseum Danmark)

Jenna Rossi-Camus (Curator and Desginer)

Raffaella Sgubin (Sovrintendente Musei Provinciali di Gorizia)

Stefano Tonchi (Editor-in-Chief, “W” magazine)

Annamari Vänskä (Centre for Fashion Studies, Stockholm University)

Louise Wallenberg (Director, Centre for Fashion Studies, Stockholm University)