Conversazioni di luce
La mostra nasce dalla collaborazione con il Civico Archivio Fotografico di Milano e con gli eredi dei fotografi.
Comunicato stampa
Dal 18 gennaio all’8 febbraio 2019 la Fondazione Adolfo Pini presenta CONVERSAZIONI DI LUCE. Fotografie di Mario Castagneri, Mario Crimella, Dino Zani, a cura di Valeria Barbieri. In mostra i ritratti di Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Giacomo Puccini, Tamara De Lempicka e altri grandi autori, allestiti nella galleria al piano terra della Fondazione. L’esposizione a cura di Valeria Barbieri è il secondo progetto vincitore, dopo quello di Luca Staccioli, della Borsa di Studio Progetto Inedito 2018 a cura di Dalia Gallico. La Borsa è destinata a studenti delle accademie e delle università milanesi e a neolaureati under 35 e ha l’obiettivo di sostenere progetti inediti a vocazione multidisciplinare.
La mostra nasce dalla collaborazione con il Civico Archivio Fotografico di Milano e con gli eredi dei fotografi. Suggestivo il fatto che nel 1920, Mario Castagneri, Mario Crimella e Dino Zani aprirono lo studio “Crimella-Castagneri-Zani” proprio in corso Garibaldi 2 a Milano, oggi sede della Fondazione Adolfo Pini e allora casa della famiglia Bongiovanni Radice. Attraverso questo progetto, a distanza di cento anni, le prove d’autore di questi tre fotografi milanesi tornano nel luogo in cui sono state concepite e realizzate, con il fine di riscoprire l’intreccio di connessioni e influenze che hanno coinvolto i tre professionisti nel mondo artistico milanese tra le due Guerre. Tra le frequentazioni dello Studio, uno tra i più affermati nell’ambito della fotografia artistica milanese di quel periodo, spiccano quelle con i pittori dell’Accademia di Belle Arti di Brera e con gli artisti del Secondo Futurismo come Filippo Tommaso Marinetti e Fortunato Depero.
Crimella, Castagneri e Zani sono “artisti fra gli artisti”, maestri del ritratto, abili interpreti di una sensibilità tutta in divenire. Partecipano alla Prima e Seconda Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza, su invito di Guido Marangoni. Nel 1922 sono protagonisti di una fusione societaria che porta alla nascita di S.F.R.A.I. (Studi fotografici riuniti artistico-industriali).
Oltre alle fotografie d’autore, in mostra sarà allestita una stanza dedicata all’opera site-specific dell’artista Alan Maglio che, su invito della curatrice, ha creato attraverso il medium fotografico dei panorami visuali in cui i personaggi di un secolo fa vivono e si animano nei luoghi dell’oggi, a fare da sfondo saranno gli stessi locali della Fondazione Adolfo Pini.
Le Borse di Studio si inseriscono nell’ambito delle attività che vedono la Fondazione Adolfo Pini impegnata nella missione di sostegno e valorizzazione dei giovani talenti nelle diverse discipline culturali. Per statuto infatti la Fondazione sostiene le nuove generazioni attive in tutte le arti: istituisce premi, borse di studio, offerte formative e altre iniziative.