Claude Cahun – Le scommesse sono aperte
Presentazione della prima traduzione italiana del provocatorio pamphlet dell’artista e scrittrice surrealista francese, tra le protagoniste della mostra Dancing with Myself a Punta della Dogana.
Comunicato stampa
Martedì 15 maggio alle 18.30, il Teatrino di Palazzo Grassi, presenta il primo appuntamento del ciclo di eventi dedicati alla mostra Dancing with Myself in corso sino al 16 dicembre a Punta della Dogana, con un focus sulla figura dell’artista francese Claude Cahun (Nantes, 1894 – Saint Helier, 1954), presente nel percorso espositivo con l’opera Autoritratto del 1929 in cui veste i panni di Le diable per la compagnia teatrale dell’artista Pierre Albert Birot.
L’occasione è data dalla presentazione della prima traduzione italiana del provocatorio pamphlet di Claude Cahun risalente al 1934, Le scommesse sono aperte (Les paris sont ouverts, Parigi, 1934), per le Edizioni Wunderkammer, alla presenza di Silvia Mazzucchelli, autrice della prefazione al volume, in dialogo con François Leperlier, dell’IUFM–Université de Rouen, tra i principali esperti dell’opera dell’artista.
Il progetto editoriale è a cura di Lucia Biolchini, la traduzione di Marcello Giulini e la revisione di Marco Dell'Omodarme.
Le scommesse sono aperte è un saggio sulla libertà, che rivendica l’indipendenza della poesia da chi invece cercava in quel particolare momento storico di assoggettarla all’ideologia.
Scrittura e arte erano linguaggi che si intrecciavano armoniosamente nella ricerca di Claude Cahun. Attraverso i suoi testi e le sue fotografie, l’artista raccontava la pluralità del soggetto e il superamento del concetto di genere, inscenando travestimenti androgini o rileggendo le vicende storiche di alcune eroine del passato sotto altri punti di vista. Un’artista lesbica, ebrea e partigiana che affermava con grande consapevolezza, soprattutto considerando il periodo storico, la propria individualità rispetto agli stereotipi di genere e che predicava la fratellanza delle arti stringendo sodalizi con le artiste incontrate lungo il suo cammino, in primis la compagna Suzanne Malherbe.
Le scommesse sono aperte (Les paris sont ouverts, Parigi, 1934)
Edizioni Wunderkammer
Nella mostra Dancing with Myself, la presenza di Claude Cahun testimonia come in epoca modernista l’indagine identitaria, tema dell’esposizione, fosse già in alcuni casi al centro della riflessione artistica. La produzione fotografica dell’artista francese ha come soggetto la sua figura e racconta un “io” dinamico, che rifugge categorizzazioni sociali con significativa precocità, affermando attraverso l’arte la propria emancipazione dai ruoli imposti dalla società.
Il Teatrino di Palazzo Grassi è una piattaforma di dialogo e confronto continuo che sviluppa particolari riflessioni sui contenuti delle mostre attualmente in corso attraverso talk, concerti, laboratori didattici strutturati per fasce d’età e iniziative che coinvolgono istituzioni nazionali e internazionali.
Tutti gli appuntamenti del Teatrino sono comunicati e costantemente aggiornati sul sito di Palazzo Grassi alla voce “Eventi”. www.palazzograssi.it
BIOGRAFIA
CLAUDE CAHUN (1894, Nantes, Francia – 1954, Saint Helier, Jersey)
Claude Cahun (Lucy Schwob) nasce a Nantes in una famiglia borghese di intellettuali ebrei. Nel 1917 adotta lo pesudonimo di Claude Cahun e pubblica testi poetici e articoli, anche sotto nomi diversi. Dal 1922 in poi, fonda un salotto artistico con la compagna Suzanne Malherbe (alias Marcel Moore) a Montparnasse, Parigi. I suoi lavori – testi surrealistici e poetici - vengono pubblicati in molti giornali francesi. Nel 1937 la coppia si trasferisce nell’isola di Jersey nell’arcipelago delle Channel Islands. Durante la Seconda guerra mondiale sono entrambe attive nella Resistenza contro l’occupazione tedesca e vengono anche internate. Claude Cahun muore a Jersey nel 1954. La sua opera più importante, una combinazione di testi e fotomontaggi, è il libro Aveux non avenus (1930).