Capriccio Romano
Attraverso differenti istallazioni che occuperanno la sala delle mostre dell’Accademia l’emblematico Tempietto del Bramante si presenta come una reinterpretazione, costruita a partire da frammenti e capricciosi giochi di prospettive, di diverse architetture e spazi romani.
Comunicato stampa
Capriccio Romano, è un’esposizione commissionata da Alex Susanna, direttore aggiunto dell’ Istituto Ramón Llull e che nasce dalla collaborazione artistica tra l’architetta italiana Benedetta Tagliabue, responsabile dello studio Miralles Tagliabue EMBT di Barcellona, e l’ artista catalano Jacint Todó che già in precedenza avevano lavorato diverse volte insieme. Proprio per questo l’esposizione che verrà ospitata dall’Accademia di Spagna a Roma si propone come un nuovo dialogo tra le opere di entrambi. Attraverso differenti istallazioni che occuperanno la sala delle mostre dell’Accademia l’emblematico Tempietto del Bramante si presenta come una reinterpretazione, costruita a partire da frammenti e capricciosi giochi di prospettive, di diverse architetture e spazi romani. Tra gli spazi romani che saranno rappresentati come in un libro Pop-up a scala umana si contano diversi luoghi emblematici della città eterna: i mercati Traianei, i Fori Imperiali, La Scala Regia del Vaticano, o la prospettiva del Borromini a Palazzo Spada tra gli altri. Un’esposizione che riunisce cioè in pochi metri autentici capricci architettonici di Roma guidati dal Tempietto di Bramante , primo monumento paradigmatico del Rinascimento.
Attraverso questi collages fotografici tridimensionali di Tagliabue insieme con i dipinti di Todó si raggiunge la fusione tra il plastico e l’architettonico, che da come risultato una nuova visione dello spazio architettonico e del paesaggio contenuti nello spazio espositivo.