Brumeggiare. Le collezioni dellaSpezia

Informazioni Evento

Luogo
CAMEC - CENTRO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Piazza Cesare Battisti 1, La Spezia, Italia
Date
Dal al

da martedì a domenica, 11.00 – 18.00;
chiuso il lunedì (eccetto Pasquetta), Natale, Capodanno e Ferragosto

Vernissage
28/06/2013

ore 18

Biglietti

Euro 6,50 intero Euro 4,00 ridotto

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Con il progetto e relativa mostra Brumeggiare . Le collezioni dellaSpezia tra arte, storia e territorio , il secondo piano del Centro è dedicato al patrimonio civico con una rilettura inedita del paesaggio e delle trasformazioni della città.

Comunicato stampa

Con il progetto e relativa mostra Brumeggiare . Le collezioni dellaSpezia tra arte, storia e territorio , il secondo piano del Centro è dedicato al patrimonio civico con una rilettura inedita del paesaggio e delle trasformazioni della città. Il ‘ brumeggio’ – che significa letteralmente gettare in mare un miscuglio di avanzi allo scopo di attirare i pesci – è diventato metafora quando il gruppo di lavoro composto da Francesca Cattoi con Diego Ballani, Tristan Boniver e Lara Conte lo ha messo in pratica nell’approccio e nella presentazione delle opere d’arte, fotografie e documenti storici. Ne è nato un allestimento lontano dalla tradizione museale del contemporaneo (cronologico, per movimenti, per temi, etc.) che mette in luce le possibilità linguistiche e rappresentative del patrimonio civico.

Brumeggiare significa gettare in mare un miscuglio di avanzi di cibo e pesce allo scopo di richiamare e trattenere i pesci nella zona di pesca. È un’attività legata alla vita quotidiana del pescatore e richiama un rapporto con il mare che si allontana sia dall'idea di commercio che di turismo, concetti inevitabilmente legati e proiettati sulla città della Spezia.

I pescatori sono presenze costanti dei luoghi dove viviamo, dal Molo Italia agli scogli di Portovenere, Lerici o delle Cinque Terre e conoscono l'importanza del brumeggio. È una semplice attività che favorisce un risultato positivo attraverso l'utilizzo di prodotti di scarto, spesso persino maleodoranti, che viene scelta come metafora del percorso espositivo studiato per presentare le opere di arte moderna e contemporanea delle Raccolte Civiche della Spezia. Non si vuole alludere a uno svilimento delle opere e degli oggetti selezionati, ma sottolineare il loro utilizzo quali esche per suscitare emozioni, pensieri, dibattiti sul rapporto tra la realtà e le immagini, considerate come documenti storici. Un modo per riportare al centro di una esposizione d’arte contemporanea non l’arte stessa, ma il contesto che la genera e che la permea.

“Brumeggiare” evoca un'immagine quotidiana, un vissuto che ci appartiene, un'azione legata alle così dette attività “basse” per metterle in cortocircuito con la cultura ritenuta “alta”. I gesti semplici si rispecchiano nelle immagini quotidiane della città, attraverso le quali si è tracciato un percorso per riflettere sulla storia economica, ambientale, artistica della Spezia e della sua provincia.

Si ottiene anche la possibilità di esporre in modo permanente presso il Centro per l'Arte Contemporanea della Spezia una significativa selezione delle collezioni civiche di arte moderna e contemporanea, così da completare l’offerta culturale della città, dall’archeologia al Castello San Giorgio all’arte antica, medievale e moderna del Museo ‘Amedeo Lia’.

Così, affondando le proprie mani nel patrimonio artistico spezzino, si è cercato di affrontare questa appassionante esperienza con un approccio lontano dalla tradizione museale del contemporaneo (allestimenti cronologici, per movimenti, per temi, etc), per mettere a punto una metodologia che unisca analisi iconografica e stilistica con una rispondenza di temi e contenuti che lega un’immagine all’altra senza soluzione di continuità. Ne è risultato un percorso circolare e lineare che crea una narrazione quasi filmica nelle sale del secondo piano del CAMeC.

Insieme a Diego Ballani, Tristan Boniver e Lara Conte abbiamo analizzato le possibilità linguistiche e rappresentative delle collezioni e ne abbiamo individuato i punti salienti, restituendo, con uno sguardo inedito, un orizzonte geografico che ha condizionato lo sviluppo economico, architettonico e artistico della città.

È subito stato evidente che fondamentale per questo percorso è la presenza delle opere e della figura di Agostino Fossati, riconosciuto come uno dei principali “ideatori” dell'immagine che gli spezzini hanno della città e del suo golfo, tanto da meritarsi un posto d’onore nel grande affresco che accoglie i frequentatori del neonato centro commerciale “Le Terrazze”.

Fossati ha costruito, dipinto dopo dipinto, un ritratto cittadino che dura dalla metà dell'Ottocento e che ci accompagna ancora adesso, tra la vocazione commerciale, militare e turistica del nostro territorio. La sua eredità è stata raccolta da Rodolfo Zancolli, Giuseppe Ciavolino e Sergio Fregoso, presenti in mostra con alcune fotografie che documentano l’evoluzione della città.

Le opere di Agostino Fossati, provenienti principalmente dalle collezioni civiche, vengono esposte insieme a quelle di arte contemporanea (Raccolta del Premio del Golfo, della Collezione Giorgio Cozzani, della Collezione Ferruccio Battolini), alle fotografie dell' Archivi Documentazione Fotografica e Multimediale “Sergio Fregoso”, ad oggetti provenienti da collezioni private, a tracce sonore ed altro materiale raccolto durante i mesi di ricerca per il progetto espositivo.

Una narrazione critica che svela il destino paesaggistico e storico della città attraverso suggestivi accostamenti che riattivano le opere d’arte delle collezioni per usarle come strumenti per un’analisi complessa dell’oggi.

Questo nell’ottica di costruire una nuova identità per il CAMeC quale fulcro di sperimentazioni culturali e laboratorio di idee per il presente e il futuro della nostra città, quali punti di partenza per traiettorie concentriche che, sviluppandosi attorno a questo primo nucleo, ci connettano alle tendenze attuali dell’arte e della cultura contemporanea.