Biennale di Venezia – Padiglione Italia Torino

Informazioni Evento

Luogo
TORINO ESPOSIZIONI
Via Francesco Petrarca, 39b, Torino, Italia
Date
Dal al

dal lunedì alla domenica: dalle ore 10 alle ore 18

Vernissage
17/12/2011

ore 19.30

Biglietti

ingresso libero

Curatori
Vittorio Sgarbi
Uffici stampa
B52
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Il percorso del Padiglione Italia della Biennale di Venezia si concluderà a Torino presso la Sala Nervi del Palazzo delle Esposizioni.

Comunicato stampa

Biennale di Venezia- Padiglione Italia, Torino
17 dicembre 2011 – 30 gennaio 2012
Sala Nervi, Palazzo delle Esposizioni
Corso Massimo D’Azeglio 15/b

Inaugurazione sabato 17 dicembre 2011, ore 19:30

Conferenza “L'arte non è cosa nostra” con l'On. Prof. Vittorio Sgarbi domenica 18 dicembre 2011, ore 11:30

Saranno i 12mila metri quadrati della Sala Nervi di Torino Esposizioni ad ospitare la 54° Edizione della Biennale di Venezia – Padiglione Italia, curata da Vittorio Sgarbi, nell’ultimo capitolo di quest’edizione dedicata al 150° dell’Unità d’Italia e che lo stesso Sgarbi definisce come “la chiusura di un cerchio aperto”. Con Torino, infatti, si conclude la prima parte di un virtuale censimento degli artisti iniziato da Sgarbi a Venezia e proseguito durante le Biennali Regionali e che proseguirà in futuro.
Il numero degli artisti che parteciperanno alla kermesse torinese sono in divenire, quelli certi per il momento si attestano intorno ai 600, ma il numero esatto si conoscerà alle ore 19:30 del 17 dicembre, al momento dell’inaugurazione.
Tra le presenze già accertate si possono però citare il fotografo Giordano Morganti, gli scultori Brunivo Buttarelli e Ruben Esposito, il ceramista Roberto Giannotti, la fumettista Barbara Zucchi, l’artista intermediale (pittrice e musicista) Carina Aprile, le installazioni interattive di Vincenzo Marsiglia e le pitture di Claudio Magrassi, di Max Marra, di Michele Giannattasio e di Franco Tarantini. Fra gli artisti torinesi emergono Enrico Colombotto Rosso, Angelo Barile e Xel. Al loro fianco anche alcuni nomi noti non legati solo al mondo dell’arte come Dario Ballantini, il comico di Striscia la Notizia, il musicista Andy, già Bluvertigo e il cantautore Ivan Cattaneo.
Trait d’union tra Venezia e Torino sarà il parmense Enrico Robusti, che presenterà nel capoluogo piemontese un insolito Gianni Agnelli.
“Concedere agli artisti la dignità della propria esistenza”, questo è il leitmotiv sgarbiano che per la sua Biennale ha scelto di dare spazio a chi, pur meritandoselo, rimane troppo spesso nell’ombra e a chi, per mancanza di spazio, non è potuto essere a Venezia. Dunque una rivoluzione contro le ipocrisie e contro il sistema, durante la quale, come afferma il Direttore Artistico Giorgia Cassini, “il vangelo del laissez-faire nel poliedrico mondo dell’arte è stato finalmente scoperchiato”.
Per la Capitale dell’Arte Contemporanea, dunque, è stata riservata “il massimo delle iniziative”, come afferma l’Assessore alla Cultura di Torino, Maurizio Braccialarghe, parlando della Biennale torinese, che fino al 30 gennaio sarà visitabile gratuitamente dal pubblico. Iniziativa che secondo il Coordinatore Generale, Giorgio Grasso, porta la democrazia nel mondo dell’arte permettendo “a tutti di vedere tanto”.
Padiglione Italia riproporrà a Torino, dopo Venezia, Padiglione Tibet, “il padiglione per il Paese che non c’è”. “Ogni padiglione nazionale, spiega il curatore Ruggero Maggi, è per sua stessa natura un grande contenitore d’arte… mentre Padiglione Tibet è già Arte nella sua concezione”. Un progetto parallelo alla Biennale, che il curatore spera sia una goccia che contribuirà “a far traboccare il vaso colmo di indifferenza che, per ragioni inesplicabili, si è creato intorno alla tragedia di questo meraviglioso paese dalle metafisiche vette.”