Arthur Duff – Precious Objects
Il progetto, promosso da Studio Oredaria di Roma e Studio la Città di Verona, prevede la proiezione di testi, attraverso l’utilizzo di sistemi laser verdi, visibili dal Canal Grande sulle pareti dello splendido Palazzo Malipiero.
Comunicato stampa
(Venezia, 19 aprile 2013) Parole che orbitano attorno a un asse invisibile, frasi sospese nell'aria sopra un incantevole giardino, tra i frontoni di due palazzi affacciati sul Canal Grande che definiscono, come una quinta invisibile eppure tangibile, l'unione/separazione tra lo spazio pubblico e quello privato che a Venezia racchiude tesori a lungo rimasti inaccessibili ai più. È Precious Objects – Extraordinary Individuals, la nuova installazione site specific dell'artista americano Arthur Duff, che porterà a Palazzo Malipiero Barnabò, nei giorni della vernice della 55. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia (28 maggio – 3 giugno 2013), i suoi inconfondibili laser verdi. Duff, nato a Wiesbaden, in Germania, oggi vive e lavora tra Vicenza e Marghera.
Il progetto, promosso da Studio Oredaria di Roma e da Studio la Città di Verona, nel titolo richiama ai cliché critici tipici della produzione artistica, secondo i quali all'artista è richiesto di essere un individuo straordinario capace di creare oggetti preziosi, e nel contenuto induce lo spettatore a confrontarsi con il concetto e la percezione di spazio.
Duff proietterà sul Palazzo e nell'area del suo magnifico giardino interno i risultati dell'indagine che ha compiuto negli ultimi due mesi: ha chiesto via mail a decine di persone di raccontare nel modo che era loro più congeniale un oggetto prezioso e un individuo straordinario. La parte descrittiva di queste risposte è stata estrapolata e trasformata in scritte laser, montate in un loop senza fine, visuale e concettuale, che si offrirà sempre differente allo sguardo di chi transiterà in barca lungo il Canal Grande.
«L'osservatore potrà sperimentare un senso fisico e palpabile di relazione con l'immagine proiettata, creata da raggi laser verdi. Una penetrazione nel paesaggio urbano veneziano che è in contrasto con la facciata continua che il Canal Grande solitamente offre allo sguardo del visitatore – spiega Arthur Duff – dal momento che il giardino di Palazzo Malipiero crea una dimensione che è al contempo privata e pubblica, essendoci una separazione molto sottile tra i due spazi. Il lavoro quindi sottolinea proprio la membrana che unisce/separa le due dimensioni e vuole evidenziare la distanza tra il privilegio di accedere a uno spazio intimo, e quindi inaccessibile, e l'esaltazione pubblica del privilegio stesso».
Sito web: http://arthurduffvenice.com/
Arthur Duff
Arthur Duff nasce a Wiesbaden (Germania) nel 1973, vive e lavora tra Vicenza e Marghera.
Mostre personali/Solo shows (selezionate/selected)
2012
From a good absorber to a good emitter, installazione site-specific, Museo di Castelvecchio, Verona Villa Pisani Bonetti, a cura di/curated by Francesca Pola, Bagnolo di Lonigo, Vicenza
Sintax Parallax, OREDARIA Arti Contemporanee, Roma
2011
ROPE, MACRO, Museo d'Arte Contemporanea di Roma
2009
In Hiding, Studio La Città, Verona Love Letters for MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Roma
2008
Borrowing You, Castefranco Veneto
2002
Space, a cura di/curated by L. M. Barbero, Galleria Arte Contemporanea, Milano
2001
Stern-um, a cura di/curated by L. M. Barbero, Museè Whanki, Seoul 2000
Mostre collettive /Group shows (selezionate/selected)
2012
Somewhere parallel, Associazione Culturale Ars Now Seragiotto, Padova Bocconi Art Gallery, Università Luigi Bocconi, Milano
2011
Temi e variazioni. Scrittura e Spazio, Peggy Guggenhein Collection, Venezia Bocconi Art Gallery, Università Luigi Bocconi, Milano Anteprima, OREDARIA Arti Contemporanee, Roma
2010
Nota Bene, BirchLibralato Gallery, Toronto No Fear Beyond This Point, Galica Arte Contemporanea, Milano
2009
Transparency, Arthur Duff, Jenny Holzer, Julian Opie, Jaume Plensa, Stephan Reusse, Ulla Rauter, Public Art in Prague during the EU presidency, Prague
2007
La parola nell’arte. Ricerche d’avanguradia nel ‘900. Dal Futurismo ad oggi attraverso le Collezioni del Mart, MART - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto
2003
Il Palazzo Delle Libertà, Centro d’arte contemporanea Le Papesse, Siena
2000
Prix Whanki Exibition, London – Venice – Seoul, a cura di/curated by L. M. Barbero Vincitore Primo Premio Biennial Museè Whanki, Seoul
1999
Biennale Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Roma 1999 - Sarajevo 2001
Produzione Resistente, Fabbricato in Italia, a cura di/curated by A. Grazzi, L. M. Barbero, C. Seganfreddo, L’Officina e Palazzo Carminati, Museo Virgigliano, Mantova
1998
Emergenza nuove immagini under 28, LAMeC Laboratorio per l’arte moderna e contemporanea, Basilica Palladiana, Vicenza
1997 81° Mostra Collettiva Bevilacqua La Masa, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Vincitore Premio Cassa di Risparmio di Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia
Cv completo su www.arthurduffvenice.com
Studio la Città
Studio la Città, fondata a Verona nel 1969, ha iniziato la sua attività con le mostre di Lucio Fontana, Piero Dorazio, Mario Schifano, Gianni Colombo.
Accanto a coloro che oggi sono considerati i classici contemporanei come Ettore Spalletti, Giulio Paolini, Alberto Garutti, Pierpaolo Calzolari, Gabriele Basilico, Lawrence Carroll, Herbert Hamak, John McCracken, la galleria presenta inoltre un programma incentrato sulla giovane arte internazionale esponendo opere di artisti quali Victor Alimpiev, Eelco Brand, Nick Cave, Arthur Duff, Anna Galtarossa, Jacob Hashimoto, David Lindberg, Hiroyuki Masuyama, Roberto Pugliese, Mikhael Subotzky, Hema Upadhyay e molti altri.
L’ampia sede espositiva di Lungadige Galtarossa, ristrutturata nel 2007, offre l’opportunità di organizzare non soltanto importanti mostre, ma anche eventi culturali che mettono in relazione l’arte contemporanea con diverse forme di espressione creativa quali la musica, la letteratura, il teatro e la danza.
www.studiolacitta.it
Studio Oredaria
Studio Oredaria si affianca alla Galleria Oredaria Arti Contemporanee di Roma, con l’intento di realizzare progetti artistici e culturali sul territorio nazionale con partner diversi siano essi Imprese o Istituzioni culturali.
L’esperienza di Oredaria Arti Contemporanee - galleria che ha aperto a Roma nel 2003 lavorando con artisti affermati tra i quali Maurizio Mochetti, Michelangelo Pistoletto, Ettore Spalletti, Gilberto Zorio, e artisti di generazioni successive come Stefano Cagol, Arthur Duff, Christiane Löhr, Emily Speed, Esther Stocker, Aeneas Wilder - offre un contributo a Studio Oredaria che opera come Società organizzatrice di eventi artistici e culturali, curandone la progettazione, la consulenza, la comunicazione e il fundraising e selezionando artisti, temi di interesse, opportunità pubbliche.
L’obiettivo principale è di ampliare il pubblico interessato all’arte contemporanea “uscendo” dagli spazi della galleria e muovendosi sul territorio consapevoli che l’arte è potenziale di innovazione nella società contemporanea.
www.oredaria.it