Arte+Tecnologia=Scuola
Mostra degli elaborati prodotti dalle classi partecipanti ad A scuola di Guggenheim, il progetto rivolto a tutte le scuole della regione e realizzato grazie alla collaborazione con Regione del Veneto, Fondazione Marino Golinelli di Bologna e il social network educativo ThinkTag Smart.
Comunicato stampa
ARTE E TECNOLOGIA INSIEME PER LA MOSTRA DI “A SCUOLA DI GUGGENHEIM”
“L’arte nasce dalla tecnologia. È la forza contraria che bilancia gli effetti dirompenti delle nuove tecnologie nella cultura. L’arte è l’aspetto metaforico di quelle stesse tecnologie che utilizza e critica”.
Derrick de Kerkchove, The Skin of Culture: Investigating
the New Electronic Reality, 1995
Dal 16 all’21 maggio la Collezione Peggy Guggenheim ospita la mostra Arte+Tecnologia=Scuola, frutto dell’annuale progetto rivolto alle scuole di ogni ordine e grado del Veneto, “A scuola di Guggenheim”, che si avvale del sostegno della Regione del Veneto, della preziosa collaborazione, per il terzo anno, con la Fondazione Marino Golinelli di Bologna e per il primo anno con ThinkTag Smart, piattaforma multimediale per l’interazione tra docenti e lo scambio di risorse, materiali, bibliografie, idee e spunti a partire dai percorsi proposti dallo staff della Collezione Peggy Guggenheim.
Dopo l’entusiasmante binomio Arte&Scienza, cui era stata dedicata una mostra nel 2010, prosegue l’approccio alle discipline scientifiche con Arte&Tecnologia. Secondo una recente statistica, quasi la metà della popolazione italiana utilizza regolarmente internet, è divenuto per tanto indispensabile approfondire a scuola tematiche relative alle tecnologie, e allo stesso tempo riflettere sulle scelte culturali, sociali ed etiche che questi temi sollevano e che siamo chiamati ad affrontare quotidianamente. In questo contesto complesso e sfaccettato, l’arte svolge, come spesso accade, un duplice ruolo: da un lato si comporta da cartina tornasole culturale, interpretando uno sguardo critico e manifestando un atteggiamento interlocutorio nei confronti delle tecno-scienze, dall’altro traduce questi fenomeni importandone il linguaggio, dialogando con le nuove tecnologie e mimetizzandosi con esse.
A partire dunque da un percorso formativo creato ad hoc, che spazia dall'architettura alla biotecnologia, dalla bioarte alla robotica, disegni, sculture, dipinti, assemblaggi, frutto della fantasia di centinaia studenti coinvolti, occuperanno la sale della Collezione Peggy Guggenheim, dimostrando come arte e tecnologia non siano poi discipline così distanti tra loro, anzi. La mostra sarà caratterizzata dall'eterogeneità dei lavori scelti, tra cui troverà spazio una grande installazione collettiva che ha visto la partecipazione di studenti provenienti da più scuole. La realizzazione di questa opera è stata possibile grazie al Kit d’artista, che ha offerto la possibilità di creare un elaborato teso a favorire l’approccio degli studenti a tematiche tecnologiche e a processi artistici. Attraverso il kit ogni alunno ha realizzato una personale stella luminosa utilizzando una semplice lampadina, creando così un modulo che andrà a unirsi a quelli degli altri partecipanti in un grande planetario elettrico. Grazie a un’attività manuale e ludica il kit si propone quindi di trattare temi quali la visione, il colore, la luce naturale e artificiale e la loro provenienza, utilizzo, proprietà.
Sperimentato per la prima volta nell’anno scolastico 2003/2004, da sempre sostenuto dalla Regione del Veneto, il programma “A scuola di Guggenheim” ha come principale obiettivo il coinvolgimento di studenti e docenti nella realizzazione di percorsi didattici multidisciplinari che affrontino lo studio delle opere della Collezione Peggy Guggenheim in relazione a temi storici, letterari, scientifici, filosofici inerenti la cultura moderna e contemporanea. Ormai giunto alla sua ottava edizione, il progetto ha contato nel corso dell’anno scolastico 2010/11 la partecipazione di oltre 6.000 studenti, insieme a 400 insegnanti, provenienti da scuole di tutto il territorio regionale.
La mostra Arte+Tecnologia=Scuola è realizzata con il supporto di OTT-ART e grazie a Impianti elettrici Riato.