Arte Moderna e Contemporanea
Asta di Arte Moderna e Contemporanea

Informazioni
- Luogo: SOTHEBY'S - PALAZZO SERBELLONI
- Indirizzo: Corso Venezia 16 - Milano - Lombardia
- Quando: dal 22/05/2013 - al 23/05/2013
- Vernissage: 22/05/2013 ore 19
- Generi: asta
Comunicato stampa
In Asta da Sotheby’s
Arte Moderna & Contemporanea
Da Milano opere della Collezione di Lea Vergine
Da Roma opere della Collezione di Maria Teresa Venturini Fendi
Da Napoli opere della Collezione di Libero Grande
- asta a Milano il 22 e 23 Maggio 2013 -
MILANO, Aprile 2013 - Il 22 e 23 Maggio 2013 si terrà da Sotheby’s a Milano l’asta di Arte Moderna & Contemporanea, composta da una selezione di lavori dei più ricercati artisti italiani e internazionali del XX secolo
Da Giorgio Morandi e Giorgio de Chirico, ad Arnaldo Pomodoro, Mario Schifano, Lucio Fontana e Alighiero Boetti fino a Andy Warhol e Kenneth Noland.
In catalogo inoltre un gruppo di opere dalla Collezione della celebre critica d’arte Lea Vergine, curatrice - tra le altre - della fondamentale mostra L’altra metà dell’avanguardia - 1980 e 1981, Milano, Roma e Stoccolma.
Tra le opere del Novecento in catalogo una tela di Morandi di alta qualità: Natura Morta di Giorgio Morandi, datata 1943 e stimata €400.000-600.000; un eccezionale esempio delle prime nature morte dell’artista e del suo sofisticato senso estetico. La tela proviene dalla celebre Collezione Pietro Rollino di Roma: il collezionista fu tra i primissimi a comprendere il genio di Morandi. La tela fu esposta nel 1985 alla GAM di Bologna e poco dopo al Museo Morandi della città. Importante notare l’attestato di libera circolazione di questo dipinto. In asta, dello stesso artista, Fiori (stima €130.000-180.000), olio su tela eseguito nel 1957 e due significativi disegni, Natura Morta (Conchiglie) (val. €28.000-35.000) e Natura Morta (val. €25.000-35.000) eseguiti nel 1932, già nella Collezione Parronchi e nei primi anni Ottanta in mostra a Madrid, Bologna e a Milano, alla Pinacoteca di Brera.
Cavalli antichi (stima €200.000-300.000) di Giorgio de Chirico appartiene ad un nucleo di lavori più maturi che l’artista ha prodotto durante il suo periodo “Barocco” - intorno agli anni ’50 - ispirato e influenzato da Rubens.
Tra le sculture di questo appuntamento di Maggio da Sotheby’s a Milano, sarà in asta La dormiente, bassorilievo in gesso del 1924 (stima €60.000-80.000), parte di una vasta decorazione realizzata da Casorati per il torinese Teatrino privato di Casa Gualino, importante industriale italiano del primo Novecento e grande mecenate.
Degna di nota inoltre la scultura realizzata da Ettore Colla con ferri di recupero, Cerchio magico eseguita nel 1958 (stima €20.000-30.000), già nella Collezione di Topazia Alliata.
Segue, Disco in forma di rosa del deserto, studio I (val. €180.000-250.000), bronzo (ø 65 cm) di Arnaldo Pomodoro realizzato fra il 1993 e 1994. Quest’ opera di Pomodoro si apre allo spettatore che ha il compito di scoprirne il complesso meccanismo interno, in contrasto con la superficie esterna levigata e riflettente.
Oltre ad alcune sculture di Fausto Melotti, segnaliamo il bronzo Nacchera di Luigi Mainolfi, un esemplare unico eseguito nel 1990 e proveniente dalla Collezione di Lea Vergine (val €8.000-12.000).
When I remember Giacomo Balla di Mario Schifano, (stima €120.000-180.000), smalto su carta applicato su tela, fa parte di un gruppo di opere eseguite dall’artista nel 1964 – nel suo periodo newyorkese - influenzate da Balla e rappresenta un gruppo di uomini in cammino, focalizzato sul movimento delle gambe.
Concetto Spaziale, Attesa (1968) di Lucio Fontana (stima €450.000-550.000) la tela rossa solcata da un unico potente taglio centrale, è lavoro altamente rappresentativo dell’arte dell’artista italiano, icona internazionale. Di Fontana sarà anche in asta, da una serie di nove tele poligonali intitolate I Quanta, una tela dorata Concetto Spaziale, I Quanta, eseguita nel 1959 e stimata €250.000-350.000.
Di grande impatto, Tre operai e una prostituta di Renato Guttuso, una grande tela (200x279cm), riflette l’impegno morale e critico del pittore che in quest’opera riunisce due soggetti a lui molto cari: i lavoratori e il nudo di donna; il grande dipinto che è stato esposto a Venezia a Palazzo Grassi nel 1982, è stimato €130.000-180.000.
L’Arte Povera è esemplificata in catalogo con svariate e importanti opere, tra le quali una ricca serie di lavori di Alighiero Boetti (ad esempio Dama del 1968, val. €80.000-120.000). Di Boetti, Tutto (stima €350.000-450.000) proveniente da un’importante Collezione Privata italiana, appartiene alla rara serie di arazzi, eseguiti tra il 1988 e 1989. L’idea della rappresentazione dell’universo attraverso la più ampia gamma possibile delle sue manifestazione tangibili (forme astratte o figurative) è stata fondamentale in tutta la sua opera, ma trova una sua sintesi proprio in questa serie. Tutto fu acquistato a fine anni Ottanta e da allora è nella stessa collezione privata.
Maledetti privilegi (1979) di Alighiero Boetti, un dittico in biro su carta, sarà in asta con una stima di €100.000-150.000. Sulla parte sinistra dell’opera l’ alfabeto nasconde un messaggio segreto in corrispondenza delle virgole: maledetti privilegi.
Tra le altre opere poveriste in asta, Traliccio del 1960 di Giuseppe Uncini (stima €100.000-150.000), Scultura per purificare le parole di Gilberto Zorio, terracotta e ferro, 1979, valutata €60.000-80.000.
In catalogo, inoltre un gruppo di circa 20 opere provenienti dalla Collezione romana di Maria Teresa Venturini Fendi e scelte grazie ai consigli e all’amicizia di Plinio De Martiis, celebre gallerista e conoscitore italiano; tra queste, il Castellani del 1995, Superficie blu (stima €90.000-120.000), un metro per un metro di acrilico su tela estroflessa, acquistato dalla collezionista nel 1998 da Plinio De Martiis e il Mario Schifano del 1963, già presso la Galleria La Tartaruga, poi nella collezione privata di Plinio De Martiis e da lui acquistata nel 1988 (Grande Angolo, un’orizzontale smalto su tela valutato €100.000-150.000).
Dalla Collezione napoletana di Libero Grande, al quale Sotheby’s Londra ha dedicato un’asta nel 2004, il numero 051 di Merda d’artista. Si tratta di una scatoletta di latta e carta stampata di Piero Manzoni stimata €60.000-80.000, opera realizzata qualche anno dopo l’Achrome del 1958-59 dello stesso artista (val €280.000-350.000). Segue dello stesso artista Achrome, cotone idrofilo a riquadri eseguito nel 1960 circa e stimato €100.000-150.000.
Fra le opere di artisti stranieri in asta segnaliamo il grande Torso del 1977 di Andy Warhol già Leo Castelli Gallery di New York e Sperone, Roma ed esposto al MOMA a New York nel 1989. L’acrilico su tela reca in catalogo una valutazione di €180.000-250.000.
La Collezione di Lea Vergine
Le opere dalla Collezione Lea Vergine parlano del suo forte interesse e impegno dedicato nel promuovere giovani artiste donne attive nel dopoguerra, segnatamente dagli anni ’70: ad esempio; Dadamaino, Ketty La Rocca, Lucia Di Luciano. Di Dadamaino, Alfabeto della mente, opera realizzata nel 1979 e composta da dodici fogli, in asta con una stima di €15.000-20.000. Si inseriscono nel contesto storico, opere degli stessi anni di Jorrit Tornquist, Turi Simeti, Gianfranco Baruchello.
In catalogo inoltre un gruppo di opere dalla Collezione della celebre critica d’arte Lea Vergine, curatrice - tra le altre - della fondamentale mostra L’altra metà dell’avanguardia - 1980 e 1981, Milano, Roma e Stoccolma.
Tra le opere del Novecento in catalogo una tela di Morandi di alta qualità: Natura Morta di Giorgio Morandi, datata 1943 e stimata €400.000-600.000; un eccezionale esempio delle prime nature morte dell’artista e del suo sofisticato senso estetico. La tela proviene dalla celebre Collezione Pietro Rollino di Roma: il collezionista fu tra i primissimi a comprendere il genio di Morandi. La tela fu esposta nel 1985 alla GAM di Bologna e poco dopo al Museo Morandi della città. Importante notare l’attestato di libera circolazione di questo dipinto. In asta, dello stesso artista, Fiori (stima €130.000-180.000), olio su tela eseguito nel 1957 e due significativi disegni, Natura Morta (Conchiglie) (val. €28.000-35.000) e Natura Morta (val. €25.000-35.000) eseguiti nel 1932, già nella Collezione Parronchi e nei primi anni Ottanta in mostra a Madrid, Bologna e a Milano, alla Pinacoteca di Brera.
Cavalli antichi (stima €200.000-300.000) di Giorgio de Chirico appartiene ad un nucleo di lavori più maturi che l’artista ha prodotto durante il suo periodo “Barocco” - intorno agli anni ’50 - ispirato e influenzato da Rubens.
Tra le sculture di questo appuntamento di Maggio da Sotheby’s a Milano, sarà in asta La dormiente, bassorilievo in gesso del 1924 (stima €60.000-80.000), parte di una vasta decorazione realizzata da Casorati per il torinese Teatrino privato di Casa Gualino, importante industriale italiano del primo Novecento e grande mecenate.
Degna di nota inoltre la scultura realizzata da Ettore Colla con ferri di recupero, Cerchio magico eseguita nel 1958 (stima €20.000-30.000), già nella Collezione di Topazia Alliata.
Segue, Disco in forma di rosa del deserto, studio I (val. €180.000-250.000), bronzo (ø 65 cm) di Arnaldo Pomodoro realizzato fra il 1993 e 1994. Quest’ opera di Pomodoro si apre allo spettatore che ha il compito di scoprirne il complesso meccanismo interno, in contrasto con la superficie esterna levigata e riflettente.
Oltre ad alcune sculture di Fausto Melotti, segnaliamo il bronzo Nacchera di Luigi Mainolfi, un esemplare unico eseguito nel 1990 e proveniente dalla Collezione di Lea Vergine (val €8.000-12.000).
When I remember Giacomo Balla di Mario Schifano, (stima €120.000-180.000), smalto su carta applicato su tela, fa parte di un gruppo di opere eseguite dall’artista nel 1964 – nel suo periodo newyorkese - influenzate da Balla e rappresenta un gruppo di uomini in cammino, focalizzato sul movimento delle gambe.
Concetto Spaziale, Attesa (1968) di Lucio Fontana (stima €450.000-550.000) la tela rossa solcata da un unico potente taglio centrale, è lavoro altamente rappresentativo dell’arte dell’artista italiano, icona internazionale. Di Fontana sarà anche in asta, da una serie di nove tele poligonali intitolate I Quanta, una tela dorata Concetto Spaziale, I Quanta, eseguita nel 1959 e stimata €250.000-350.000.
Di grande impatto, Tre operai e una prostituta di Renato Guttuso, una grande tela (200x279cm), riflette l’impegno morale e critico del pittore che in quest’opera riunisce due soggetti a lui molto cari: i lavoratori e il nudo di donna; il grande dipinto che è stato esposto a Venezia a Palazzo Grassi nel 1982, è stimato €130.000-180.000.
L’Arte Povera è esemplificata in catalogo con svariate e importanti opere, tra le quali una ricca serie di lavori di Alighiero Boetti (ad esempio Dama del 1968, val. €80.000-120.000). Di Boetti, Tutto (stima €350.000-450.000) proveniente da un’importante Collezione Privata italiana, appartiene alla rara serie di arazzi, eseguiti tra il 1988 e 1989. L’idea della rappresentazione dell’universo attraverso la più ampia gamma possibile delle sue manifestazione tangibili (forme astratte o figurative) è stata fondamentale in tutta la sua opera, ma trova una sua sintesi proprio in questa serie. Tutto fu acquistato a fine anni Ottanta e da allora è nella stessa collezione privata.
Maledetti privilegi (1979) di Alighiero Boetti, un dittico in biro su carta, sarà in asta con una stima di €100.000-150.000. Sulla parte sinistra dell’opera l’ alfabeto nasconde un messaggio segreto in corrispondenza delle virgole: maledetti privilegi.
Tra le altre opere poveriste in asta, Traliccio del 1960 di Giuseppe Uncini (stima €100.000-150.000), Scultura per purificare le parole di Gilberto Zorio, terracotta e ferro, 1979, valutata €60.000-80.000.
In catalogo, inoltre un gruppo di circa 20 opere provenienti dalla Collezione romana di Maria Teresa Venturini Fendi e scelte grazie ai consigli e all’amicizia di Plinio De Martiis, celebre gallerista e conoscitore italiano; tra queste, il Castellani del 1995, Superficie blu (stima €90.000-120.000), un metro per un metro di acrilico su tela estroflessa, acquistato dalla collezionista nel 1998 da Plinio De Martiis e il Mario Schifano del 1963, già presso la Galleria La Tartaruga, poi nella collezione privata di Plinio De Martiis e da lui acquistata nel 1988 (Grande Angolo, un’orizzontale smalto su tela valutato €100.000-150.000).
Dalla Collezione napoletana di Libero Grande, al quale Sotheby’s Londra ha dedicato un’asta nel 2004, il numero 051 di Merda d’artista. Si tratta di una scatoletta di latta e carta stampata di Piero Manzoni stimata €60.000-80.000, opera realizzata qualche anno dopo l’Achrome del 1958-59 dello stesso artista (val €280.000-350.000). Segue dello stesso artista Achrome, cotone idrofilo a riquadri eseguito nel 1960 circa e stimato €100.000-150.000.
Fra le opere di artisti stranieri in asta segnaliamo il grande Torso del 1977 di Andy Warhol già Leo Castelli Gallery di New York e Sperone, Roma ed esposto al MOMA a New York nel 1989. L’acrilico su tela reca in catalogo una valutazione di €180.000-250.000.
La Collezione di Lea Vergine
Le opere dalla Collezione Lea Vergine parlano del suo forte interesse e impegno dedicato nel promuovere giovani artiste donne attive nel dopoguerra, segnatamente dagli anni ’70: ad esempio; Dadamaino, Ketty La Rocca, Lucia Di Luciano. Di Dadamaino, Alfabeto della mente, opera realizzata nel 1979 e composta da dodici fogli, in asta con una stima di €15.000-20.000. Si inseriscono nel contesto storico, opere degli stessi anni di Jorrit Tornquist, Turi Simeti, Gianfranco Baruchello.
