Armand Schulthess: il giardino della conoscenza

Informazioni Evento

Luogo
MAI MUSEO
Villa Cattaneo Piazza Libertà 2 26048 , Sospiro, Italia
Date
Dal al
Vernissage
13/12/2013

ore 18

Patrocini

In collaborazione con: Fondazione Ospedaliera di Sospiro Onlus, Pro-Helvetia, Edizioni Sottoscala Bellinzona, Cremona Hotels, Luccini, Antica Corte Pallavicina, Giochi di Luce, Skira editore, Strada del Gusto Cremona, FantiGrafica.

Editori
SKIRA
Uffici stampa
STUDIO LUCIA CRESPI
Generi
arte contemporanea, inaugurazione, collettiva
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L’ allestimento della mostra intende superare, pur nella citazione fedele, il contesto storico, ma soprattutto geografico e naturalistico in cui Armand Schulthess ha raccolto così tenacemente e in piena solitudine i “pezzi” del suo mondo.

Comunicato stampa

E’ in fase di realizzazione, presso Villa Cattaneo a Sospiro, il progetto di un Museo d’Arte Irregolare, unico nel suo genere. Il progetto nasce dall'impegno di alcuni studiosi e professionisti diretti dalla storica dell’arte contemporanea Bianca Tosatti.
L’Arte Irregolare, Art Brut o Outsider Art è quel filone artistico contemporaneo legato alla psichiatria e al disagio mentale, o più semplicemente è il processo creativo di artisti che si esprimono nei termini dell'immediatezza, della spontaneità, dell'urgenza creativa, del dramma interiore, al di là dei canoni artistici tradizionali, delle regole del mercato, delle convenzioni accademiche, dei condizionamenti sociali, “oltre la ragione”. L’arte irregolare sta ottenendo grande successo in tutta Europa: manca in Italia un museo che possa raccogliere queste importanti testimonianze artistiche.

Il territorio di Cremona ha la possibilità di riqualificare e restaurare uno spazio architettonico di notevole importanza e qualità estetica, in un luogo nuovo, diverso, operante e pulsante. Il museo accoglierà opere di artisti che sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei europei e italiani, ma anche opere contemporanee di artisti “nuovi” che creano nei luoghi di cura, nei centri di riabilitazione psichiatrica e neurologica, negli atelier in luoghi protetti condotti. Lo scopo del museo è realizzare uno spazio espositivo e creativo, che valorizzi e conservi opere multiformi e babeliche.
Sarà presente una collezione permanente, aperta e fruibile e saranno realizzate esposizioni temporanee, itineranti verso altre sedi. Lo spazio rimanente verrà suddiviso in officine, piccoli cantieri, che diventeranno luogo di formazione in un continuo “work in progress” del sapere e della sperimentazione creativa. All’interno del museo, ruolo nodale avrà la presenza dell’atelier, cerniera fra il dentro e il fuori, spazio coinvolgente, nel quale la diversità viene aiutata e valorizzata.
Il Cantiere MAI vuole diventare un luogo in cui la differenza è riconosciuta come valore e come arricchimento umano e artistico. Villa Cattaneo vuole diventare un luogo di comunicazione della diversità, uno spazio di accoglienza per studiosi, ricercatori e studenti, un luogo di dinamismo culturale, di cooperazione umana e di partecipazione comunitaria.

“Armand Schulthess: il giardino della conoscenza”
MAImuseo - Villa Cattaneo Sospiro - Cremona
13 Dicembre 2013 - 31 Gennaio 2014

Conferenza stampa: 13 Dicembre 2013 ore 12
 Presentazione dell’iniziativa da parte dei rappresentati istituzionali
 Il museo e la mostra: Bianca Tosatti
Inaugurazione: 13 Dicembre 2013 ore 18.00
Comitato scientifico: Bianca Tosatti, Ingeborg Luescher (artista), Riccardo Carazzetti (direttore del Museo Civico di Locarno), Mara Folini (direttrice del Museo Civico di Ascona) , Sarah Lombardi (direttrice della Collection de l’Art Brut).
In collaborazione con: Fondazione Ospedaliera di Sospiro Onlus, Pro-Helvetia, Edizioni Sottoscala Bellinzona, Cremona Hotels, Luccini, Antica Corte Pallavicina, Giochi di Luce, Skira editore, Strada del Gusto Cremona, FantiGrafica.

Perché questa mostra?
Armand Schulthess 1901 – 1972.
L’artista svizzero Armand Schulthess, vissuto in una famiglia adottiva, lavorò in diversi settori: dal commercio di abbigliamento intimo femminile agli uffici amministrativi del cantone bernese. Nel 1951 si trasferì nella sua proprietà nel Canton Ticino, accumulata attraverso piccoli acquisti nel corso degli anni, nei pressi di Monte Verità.
Da quel momento si dedicherà instancabilmente all’ allestimento, nei boschi di sua proprietà, di una mappatura proteiforme del sapere, nel tentativo di poter riunire intorno a sé un vasta campionatura del mondo, in una sorta di enciclopedia aperta. Assemblaggi di targhe metalliche con iscrizioni multilingue erano appese, inchiodate, legate agli alberi insieme a materiali effimeri e occasionali.
La sua casa accoglieva una biblioteca, stipata all’inverosimile, di libri autoprodotti confezionati attraverso collage di riviste, iscrizioni e disegni.

Tutto questo venne distrutto alla sua morte dal rogo organizzato dagli eredi: un filmato girato dal regista Hans-Ulrich Schlumpf è testimone dell’ empio gesto.
Harald Szeemann, noto curatore indipendente di varie edizioni di Documenta a Kassel e della Biennale di Venezia, il cui sterminato fondo archivistico è stato recentemente acquisito dal Paul Getty Museum, ideò, tra il 1978 e l’80, l’allestimento di una mostra – Le Mammelle della Verità – che celebrava la lunga stagione di Monte Verità: l ’esperienza culturale che dalla fine del XIX secolo aveva raccolto attorno a sé intellettuali europei secondo ideali anarchici e filosofie naturalistiche in netto contrasto con gli accadimenti politici e sociali che si profilavano nel XX secolo. Anche Armand Schulthess fece parte, a suo modo, del mondo di Monte Verità e per questo, oltre che per una affinità sottile con lo stesso Szeemann e con Ingeborg Luescher, l’artista che per prima l’aveva scoperto e studiato, una sezione della mostra fu dedicata a lui. Gli oggetti superstiti, scampati al rogo igienico, vennero infatti allestiti in Casa Anatta, una delle residenze storiche del complesso di Monte Verità.
La stessa selezione di opere, con l’aggiunta di alcuni libri conservati alla Collection de l’Art Brut di Losanna, saranno quindi ora allestite nella sala della Rotonda di Villa Cattaneo per inaugurare il MAImuseo e per celebrare due menti, quella di Schulthess e quella di Szeemann, a loro modo diversamente enciclopediche.

Allestimento: Architetto Pier Vincenzo Rinaldi
L’ allestimento della mostra intende superare, pur nella citazione fedele, il contesto storico, ma soprattutto geografico e naturalistico in cui Armand Schulthess ha raccolto così tenacemente e in piena solitudine i "pezzi" del suo mondo. Il concreto paesaggio di questa valle ticinese, continuamente minacciato dalle frane e dalle intemperie, il carattere scosceso e aspro dei terrazzamenti, la casa Schulthess di Auressio, i labirintici percorsi tutto intorno alla tenuta e gli oggetti che ne hanno fatto indissolubilmente parte: tutto questo si consolida e si stabilizza nello spazio rigorosamente mentale della Rotonda della Villa Cattaneo, attrezzato sinesteticamente con proiezioni luminose, pannellature neutre, video e teche di cristallo a protezione della fragilit‡ delle opere. Al centro della Rotonda è prevista una stanza pensata dall’architetto come il cuore luminoso della mostra, dove l’ossessione raggiunge il suo culmine. Le placche di latta recuperate da barattoli di conserve e da bidoni, utilizzate come tabelle informative e successivamente cucite in verticale e in orizzontale; i cartigli collegati in lunghe serie; i rotoli di fogli scritti a macchina da inserire fra i sassi e negli incavi dei tronchi saranno esposti nel modo più museale possibile, cercando di realizzare un equilibrio formale e visivo tra spazi occupati e non. Questa distanza dai visitatori, crea un intervallo di riflessione visiva e di pensiero: gli oggetti in mostra sono scampati al disastro, sono reperti sopravvissuti di un insieme che non esiste più.

Prestiti: le opere presenti sono, per la maggior parte, di proprietà di Ingeborg Luescher e della Collection de L’Art Brut di Losanna.
Per occasione verrà editato, a cura delle Edizioni Sottoscala di Bellinzona un libro su Armand Schulthess: l’editore - curatore è Luca Mengoni che, con sensibilità di artista, ha seguito il progetto facilitandolo in ogni suo aspetto; l’ampio repertorio illustrativo si riferisce alle fotografie scattate dallo scultore Hans Bruderlin in occasione di una delle prime spedizioni conoscitive al giardino della conoscenza della valle Onsernone; i testi sono in italiano, inglese e francese e gli autori sono Bianca Tosatti, Riccardo Carazzetti e lo stesso Luca Mengoni.

Convegno: Parallelamente all’inaugurazione della mostra, il museo inaugurerà la sua
attività con un convegno in cui ci si interrogherà sull’opportunità di chiudere e conservare le opere nate libere in un museo.

Collateralità:

Installazione sulla piazza di Sospiro
Atelier dell’Errore
E’ il tentativo di trasformare in un primo contenuto del Museo una piazza genericamente ridotta all’ordinarietà e alla mera funzionalità di passaggio, di attraversamento.
Mettere anima ad un percorso che come tanti della nostra quotidianità sta scivolando lentamente e irrimediabilmente nel non luogo e nella sua conseguente invisibilità.
Questo il senso politico della nostra proposta.
Atelier dell’Errore ha già da qualche anno sperimentato con successo la propria predisposizione ai progetti site specific.
Progetti che prendono spunto dalla storia dei luoghi, dalla loro architettura, dalla loro utilità sociale confrontandosi con la cosiddetta contemporaneità.
Su tutti vogliamo ricordare:
 l’installazione per il reparto di Medicina Nucleare e Radioterapia presso la Clinica Gavazzeni a Bergamo, con curatela di Bianca Tosatti (Ottobre 2010)
 l’installazione site specific per il Festival di RAI Radio 3 ai Magazzini del Sale di Cervia (aprile 2012)
 l’installazione site specific per la Sala del Cervo Fossile al Museo di Scienze Naturali di Bergamo settembre 2012
 l’installazione site specific nella prestigiosa Chiesa di San Stae a Venezia, sede esterna del padiglione svizzero per la Biennale di Arti Visive di Venezia.

Catalogo del Museo
Guide Skira

MAImuseo
Villa Cattaneo – Ala Ponzone di Sospiro
a cura di Alessandra Mantovani e Vanda Franceschetti

La grandiosità e la bellezza dell’Arte Irregolare, la creatività e l'espressività nate nel contesto del disagio psichico trovano una nuova sede espositiva d’eccezione, il MAImuseo di Villa Cattaneo – Ala Ponzone a Sospiro.
L’acronimo MAI racchiude le iniziali di Arte Irregolare, una definizione elastica e flessibile che allude all’incostanza, alla variabilità, alla difformità, all’estraneità, alla differenza… ma, allo stesso tempo, la negazione mai sostiene che, di fatto, non si tratta soltanto di un Museo; non, almeno, nell’accezione tradizionale e comunemente attribuita alla parola, perché il grande contenitore di Villa Cattaneo è un cantiere perenne.
Un cantiere dove si sviluppa l’officina creativa dell’atelier “Manica Lunga”, volto a valorizzare il lavoro artistico e umano dei pazienti con problemi di disagio mentale e psichico, e allo stesso svolge le tradizionali funzioni di analisi critica, tutela e conservazione, catalogazione e studio, promozione, didattica e divulgazione delle opere, accolte e raccolte dal circuito nazionale e internazionale.
Questa “Guida” introduce alle officine creative del MAImuseo conducendo il lettore attraverso le stanze che racchiudono questa poliedrica realtà: Villa Cattaneo, essa stessa officina di restauro per il recupero degli ambienti neoclassici che la caratterizzano e che i diversi usi hanno in parte trasformato.
Villa Cattaneo-Ala Ponzone è una residenza borghese di fine Settecento, dalla caratteristica struttura a U, in cui si susseguono sale affrescate, la cappella, la “rotonda”, uno scalone e ambienti dalla ricca decorazione che obbedisce ai canoni della nuova stagione neoclassica.
“Questo è un luogo da abitare tutti insieme, un luogo da raggiungere e da cui partire, un luogo di “passo”, come ci insegna il Po”, presso la cui riva si adagia Villa Cattaneo e trovano ospitalità le officine creative del MAImuseo.

2013, 15 x 21 cm
96 pagine, 80 colori, brossura
ISBN 978-88-572-2269-1