Alberto Dilillo – Retrò Visioni
Trenta fotografie, scattate nel cimitero d’auto storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento.
Comunicato stampa
Il Museo Nazionale dell'Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” è lieto di ospitare - da giovedì 26 marzo a domenica 17 maggio 2015 - la mostra RETRÒVISIONI. Fotografie di Alberto Dilillo.
Trentuno fotografie, scattate nel cimitero d’auto storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. RETRÒVISIONI è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, aforismi e citazioni, una vera e propria Spoon River dell’auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle vetture d’epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l’usura del tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra gli scheletri di dinosauri estinti. RETRÒVISIONI significa anche guardare, oggi, ciò che è rimasto delle auto d’epoca e del loro fascino retrò. Ma anche, scrutare attraverso lo specchietto retrovisore perché quell’immagine della strada fatta sia stimolo e spunto per la strada ancora da fare.
È come se, ormai, non servisse più tanto sapere di quale oggetto in disfacimento si tratti, giacché completamente sprofondato nell’oblio ma, piuttosto, sentire quali riflessioni o emozioni possano affiorare (Dilillo).
E alla considerazione estetica si accompagna una riflessione etica: oggetti da collezione, di grande valore e custoditi con cura per anni, diventano ben presto nient’altro che rifiuti, oggetti dimenticati.
Quale metamorfosi attende, allora, tutte quelle cose che l’uomo dissemina, gettandole, dopo averle così tanto immaginate, realizzate, desiderate e possedute? Del resto quelli erano solo oggetti usati, ormai privati di quelle cure, anche smaniose, che li conservavano (Dilillo).
Grazie alla collaborazione con Corrado Lopresto, che ha messo a disposizione del Museo alcuni pezzi unici della sua meravigliosa collezione, la mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che racconta l’operazione di restauro di un’auto d’epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati, vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose.
ALBERTO DILILLO. Responsabile del Centro Stile Lancia, Alberto Dilillo è un creativo a tuttotondo: laureato in architettura, ha poi frequentato una scuola d’arte in architettura della carrozzeria ed è diventato designer. Tra i progetti che gli hanno garantito visibilità internazionale ci sono la concept Lancia Fulvia Coupé del 2003, la Ypsilon dello stesso anno, la Fiat Bravo del 2007, la Ypsilon del 2011.
Il MAUTO è un’eccellenza della Città di Torino, è simbolo e custode della creatività artigiana e industriale legata al mondo dell’automobile, che qui è nata e si è sviluppata. Il suo percorso espositivo racconta la storia di questa creatività dalle origini fino ai giorni nostri, spiegando in che modo epoche e contesti socio-culturali differenti ne hanno limitato o stimolato lo sviluppo. Ma è soprattutto un luogo che vuole aprire i suoi spazi a ogni forma di estro creativo e di espressione artistica: negli spazi dedicati alle mostre temporanee, il museo lavora per accogliere non solo esposizioni di vetture ma anche e soprattutto giovani creativi, artisti non necessariamente legati al mondo dell’automobile o che di questo mondo possano dare un’immagine diversa, alternativa, innovativa.
I PROGETTI DI RESTAURO DEL MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE. A partire dalla collaborazione con il Centro di Conservazione e Restauro della Venaria Reale per progettare e fare ricerca congiunta nell’ambito della conservazione di materiali complessi e polimaterici, il Mauto intende portar avanti i progetti di restauro delle proprie vetture anche coinvolgendo operativamente professionisti del settore delle auto d’epoca, artigiani ed esperti che affiancheranno giovani allievi: per promuovere un passaggio intergenerazionale delle competenze, far conoscere e valorizzare l’immenso bacino di talenti, l’estro creativo, l’artigianalità e le capacità imprenditoriali esistenti a Torino e in Piemonte.
INCONTRO. In origine fu la collezione di Carlo Biscaretti di Ruffia. Nel tempo si è trasformato in uno dei musei a carattere tecnico-scientifico più importanti al mondo. Oggi il Mauto, con il progetto di realizzare al suo interno una Scuola di Restauro, intende valorizzare le professionalità artigiane perché riportino le componenti usurate di alcune vetture al loro antico splendore. O sostenere giovani artisti che le reinterpretino completamente. Oggetti preziosi e rarità. Ma anche oggetti senza valore che raccontano storie appassionanti e curiose. Oggetti da collezione, qualunque essa sia. Ma cosa ci rende collezionisti? Da cosa nasce quell’incontenibile desiderio di accumulare? Contestualmente alla mostra, il Mauto intende organizzare - in data ancora da definire - un incontro per dibattere sui temi del collezionismo e del restauro, approfondendo gli aspetti più antropologici e psicologici della materia.
ACI STORICO. RETRÒVISIONI è sostenuta da ACI Storico, il Club dei collezionisti di auto storiche nato all’interno del Club degli automobilisti che da sempre si riconoscono nell’Automobile Club d’Italia. ACI Storico è la casa degli appassionati che si entusiasmano di fronte alla bellezza e alla perfezione di veicoli senza tempo, che ieri come oggi trasmettono il fascino della perfezione in termini di design, eleganza, prestazioni e sportività. E’ infatti la passione che accomuna i soci di ACI Storico, quella stessa passione che tramandano alle future generazioni i pezzi impolverati ed abbandonati, ma pur sempre affascinanti, immortalati da Alberto Dilillo nelle fotografie esposte in un’eccellenza come il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. Una componente peculiare e fondante di ACI Storico è la grande cultura dell’automobilismo storico in tutte le sue sfaccettature, quella che consente ai collezionisti più preparati di individuare anche tra mille catorci le auto degne di ogni sforzo - non soltanto economico - finalizzato al recupero, alla tutela e alla promozione del grande patrimonio automobilistico che contraddistingue il nostro Paese nel mondo. Come i figli che proiettano le nostre ambizioni nel futuro, le auto che testimoniano il nostro passato sono pezzi di cuore di tutti gli italiani: un cuore al quale ACI garantisce da 110 anni un fiume continuo di emozioni.