Simon Starling – Red Green Blue Loom Music

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA FRANCO NOERO
Via Mottalciata 10b, Torino, Italia
Date
Dal al

Lunedì e Sabato: 15.00 – 19.00
Martedì – Venerdì: 11.00 – 19.00
Le visite si effettuano durante l’orario di apertura o su appuntamento.

Vernissage
20/01/2016

ore 18

Artisti
Simon Starling
Uffici stampa
EMANUELA BERNASCONE
Generi
arte contemporanea, personale
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Il lavoro di Starling, come i suoi precedenti progetti, mantiene uno stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata usando filtri e prospettive di volta in volta diversi.

Comunicato stampa

Si tratta della quinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga (1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita dall'artista per lo spazio di via Mottalciata.
Anche in questo caso il progetto intrattiene uno stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione, nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione.
Fondamentale è stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media (video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale.