Stefano Cerio – Chinese Fun

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE VOLUME!
Via Di San Francesco Di Sales 86, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
23/09/2015

ore 19

Artisti
Stefano Cerio
Generi
fotografia, personale
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Le stanze dell’ex vetreria di Trastevere ospitano Chinese Fun, un progetto che il fotografo ha realizzato in Cina nel 2013, scegliendo di raccontare il paese attraverso luoghi di divertimento di massa, nell’attimo in cui non c’è traccia della figura umana.

Comunicato stampa

La Fondazione VOLUME! dal 23 settembre 2015 presenta nel suo spazio di via San Francesco di Sales, un lavoro fotografico di Stefano Cerio.
Le stanze dell’ex vetreria di Trastevere ospitano Chinese Fun, un progetto che il fotografo ha realizzato in Cina nel 2013, scegliendo di raccontare il paese attraverso luoghi di divertimento di massa, nell’attimo in cui non c’è traccia della figura umana. Spazi defunzionalizzati, nati per accogliere migliaia di persone, ma svuotati di senso perché ritratti nella loro essenza surreale, dando vita ad immagini che attivano immediatamente la sfera del ricordo e del desiderio. Attraverso l’uso del banco ottico, poi, Stefano Cerio si riappropria di una lentezza ormai perduta, e lontana dall’idea usuale che si ha dei parchi di divertimenti, aggiungendo un ulteriore elemento straniante, che amplifica la sensazione di sospensione tra reale e immaginario.
Quello di Cerio è uno sguardo sulla modernità, trattata come natura morta, in cui le costruzioni fuori misura, coloratissime e rese ancora più imponenti dalla frontalità del punto di vista, diventano emblema del vuoto che caratterizza il presente.
La mostra si arricchisce di un ulteriore contrasto grazie alla presenza del video che offre una visuale sulla realtà quotidiana della metropoli: immagini, suoni e geometrie generate da un flusso continuo di migliaia di persone.
VOLUME! si modella per la prima volta per accogliere un progetto fotografico, attraverso dialoghi architettonici e giochi di luce trasforma le immagini in epifanie, da scoprire in un percorso che si snoda attraverso le sue stanze.
La mostra è accompagnata da un libro fotografico edito da Hatje Cantz.