Kazuki Takamatsu – Even A Doll Can Do It

Informazioni Evento

Luogo
DOROTHY CIRCUS - GALLERY
Via Dei Pettinari 76, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
14/02/2015

ore 19,30

Artisti
Kazuki Takamatsu
Generi
arte contemporanea, personale
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“Even a Doll Can Do It”, serie inedita di dipinti in depth mapping, è composta da 15 tele che mostrano ancora una volta, corpi di donne per metà bambole, sospese nell’abisso tridimensionale che prende vita dalle meticolose sfumature di bianco e nero tratto distintivo dell’Artista.

Comunicato stampa

Roma (14 Febbraio 2015) La Dorothy Circus Gallery è lieta di presentare “Even a Doll Can Do It”, la nuova personale dell'artista giapponese Kazuki Takamatsu, già esposto con grande successo presso la Dorothy Circus Gallery nel 2013 con sua prima mostra personale italiana.
“Even a Doll Can Do It”, serie inedita di dipinti in depth mapping, è composta da 15 tele che mostrano ancora una volta, corpi di donne per metà bambole, sospese nell'abisso tridimensionale che prende vita dalle meticolose sfumature di bianco e nero tratto distintivo dell'Artista.
Takamatsu possiede una sua particolare sensibilità e visione degli stati d'animo delle giovani donne giapponesi, dei loro pensieri e dei loro sentimenti. Questo lo rende capace di dare vita a soggetti femminili che rappresentano allo stesso tempo il potere dello sviluppo tecnologico e il triste monito nel ricordo dei terremoti, degli tsunami e dell'alto tasso di suicidi del Giappone.
Attraverso l'uso degli innumerevoli livelli di trasparenze create dalla tecnica gouache mescolata all'acrilico, l'Artista crea opere dalla presenza dominante, capaci di avvolgere completamente lo spettatore nell'energia di una metaforica danza di enfatizzate contrapposizioni.
La scelta monocromatica di Takamatsu sintetizza simbolicamente il bene e il male e “il margine dove non c'è nè luce nè ombra”. L'Artista attinge tanto alla cultura popolare quanto alle sue antiche radici, vediamo quindi giovani scolarette illuminate ai raggi X che stringono in mano pistole, con il capo vestito di un'aura celestiale.
L'effetto “Ologramma” delle opere di Takamatsu è eseguito interamente a mano, e attraverso la sua meticolosa tecnica pittorica, le sue figure, emerse dall'acqua, sembrano muoversi in un intimo spazio costantemente dominato dal senso di speranza e dalla rinascita della consapevolezza del dolore.
Durante questa attesissima mostra personale, creata appositamente per la sua galleria italiana, Takamatsu sarà presente per incontrare i numerosi fans e collezionisti e per loro firmerà le copie della prima monografia dedicata alla sua arte, curata dalla Dorothy Circus Gallery e pubblicata dalla casa editrice Drago Publishing.
Durante l'inaugurazione, la Dorothy Circus Gallery insieme con la Drago Publishing presenteranno anche “The Doors of Perception”, terzo volume della collana annuale della Dorothy Circus Gallery che ha scelto Takamatsu per la cover. All'interno del volume, le mostre: “Daphne Descends” – Alessia Iannetti, “13 Fortune” - Paolo Guido, “God is Her Deejay” – Sas & Colin Christian, Afarin Sajedi, Francesca R. Di Nunzio, “White Elegy” - Kwon Kyungyup, “Because I'm a Doll” - Kazuki Takamatsu, “Hide & Seek” - Natalie Shau, “Lacrima Aquarium” – group exhibition, and focus on Chris Berens, “The Silent Circus” - Clementine De Chabaneix, “The Trouble with Angels” - Ray Caesar.

Biografia

Il trentaseienne Takamatsu è nato e risiede in Giappone, un paese conosciuto per i suoi paesaggi pittoreschi e per l’alto tasso di suicidi. Un dualismo, questo, che contribuisce a permeare i suoi lavori di meravigliosa tristezza. Ha studiato discipline pittoriche presso il dipartimento di Pittura a olio alla Tohoku University of Art and Designs, conseguendo la laurea nel 2001. Attualmente Takamazu vive e lavora a Sendai, che fu distrutta nel 2011 dal terremoto e dallo tsunami di Tohoku.
La tecnica del depth-mapping di Takamatsu è tanto unica quando faticosamente intricata, fonde disegno classico, aerografo e pittura gouache con la grafica digitale.
Il processo creativo di Takamatsu inizia con lo Shadow/Depth Mapping , una sorta di processo di shadowing proiettivo con cui le ombre vengono aggiunte alla computer grafica 3D utilizzato sia nelle scene pre-renderizzate, sia nel tempo reale e in molte console e giochi per PC.
Gli oggetti monocromatici, dipinti a mano, sono ottenuti mescolando acquerelli con un pigmento bianco coprente attraverso un conduttore ad acqua (gomma arabica). Questo metodo è tradizionalmente indicato come Guazzo, nome proveniente dal termine italiano, letteralmente “fango”. Il Guazzo è ideale per l'illustrazione e per la fotoriproduzione. Poichè la vernice Gouache conferisce la maggior parte della texture e queste superfici contribuiscono a creare un film di vernice perfettamente piatta, i dipinti a Gouache sono in genere realizzati su carta stampata a caldo o tavole lisce.
Il perfetto senso di profondità dato dalle sfumature di cui sono composte le ombre, è ottenuto con un attento studio dei pixel che sono resi visibili dalla luce e della tridimensionalità delle immagini che sembrano acquisire una forma tangibile. In questo modo ogni pixel sull'oggetto ha una sfumatura che è proporzionale alla sua distanza dalla fonte di luce e dall'occhio di chi guarda, così da apparire reale, come un Ologramma ed evocare uno stupefacente senso di profondità.
Dal 2009 Takamatsu collabora con la galleria Tomura di Tokio, con la quale ha preso parte alla Tokio Art Fair e ad Art Asia Miami durante Scope Art Fair. Le sue opere sono state esposte anche al Rias Ark Museum a Kesennuma, Miyagi. Le sue opere hanno riscosso un grandissimo successo di pubblico e di collezionisti nelle prestigiose gallerie statunitensi come RoqLaRue a Seattle e Corey Helford a Los Angeles.
Con la Galleria italiana Dorothy Circus Gallery è alla seconda mostra personale (nel 2013 e nel 2015) ed ha partecipato a “Lacrima Acquarium” (2013), esposizione collettiva istituzionale tenutasi presso il Museo dell’Acquario Romano - Casa dell'Architettura di Roma. Nel 2014 ha conquistato la copertina del popolare magazine americano Hi Fructose.

Rome (February 14t 2015) Dorothy Circus Gallery is pleased to present “Even a Doll Can Do It” a brand new body of work by Japanese artist Kazuki Takamatsu who had is first successful solo show with Dorothy Circus Gallery on 2013.
“Even a Doll Can Do it” new series features fiftheen Takamatsu's powerful depth mapping paintings, once again half dolls female bodies are floating in a private universe coming out from black and white color declinations.
The artist has his precise understanding and own sensitivity concerning the Japanese young girl's mood, thoughts and feelings, bringing to life young subjects who carrie both power of Japanese thecnological development and sad aweareness of earthquake and tsunami and Japan’s high suicide rate.
Using countless transparent layers of gouache and acrylics he creates works that have a dominating presence, able to fully immerge the viewers in the energy found in a methaphorical dance of emphasized juxtapositions.
Takamatsu's monochromatic palette underlines the good and the evil and the “distance where there is no light and shadow”.
The artist merges popular culture with his cultural roots which we see in his teasing Xray lighted school girls showing up guns while wearing an “heavenly aura” upon their heads.
Takamatsu holograph-like effect is executed entirely by hand, and by the methicolous thecnique his water emerged figures seem to move into an intimate room constantly populated by the rebirth of hope and rebirth of sorrow.
During the long awaited and much attended second solo with this italian Gallery, Takamatsu, who is in attendance from Japan, will present and sign his first monograph book and limited edition curated by Dorothy Circus Gallery and published by the italian Publisher Drago.
At the opening the Gallery together with the publisher will take the chance to present as well the 3rd volume of the Dorothy Circus Gallery trilogy featuring a beautiful Kazuki Takamatsu cover and the listed exhibitions inside: “Daphne Descends” – Alessia Iannetti, “13th Fortune” - Paolo Guido, “God is Her Deejay” – Sas & Colin Christian, Afarin Sajedi, Francesca R. Di Nunzio, “White Elegy” - Kwon Kyungyup, “Because I'm a Doll” - Kazuki Takamatsu, “Hide & Seek” - Natalie Shau, “Lacrima Aquarium” – group exhibition, and focus on Chris Berens, “The Silent Circus” - Clementine de Chabaneix, “The Trouble with Angels” - Ray Caesar.

About The Artist

Thirty-six-year-old Kazuki Takamatsu was born in Japan, a country known as much for its picturesque landscapes as for its high rate of suicide, a duality that contributes to the beautiful sadness that permeates his work.
He attended the Department of Oil Painting at Tohoku University of Art & Design and graduated in 2001.
Takamatsu currently lives and works in Sendai, which was devastated by the Tohoku earthquake and tsunami back in 2011.
The event can still be felt in Takamatsu’s work which mixes memories of sorrow with a deep sense of hope and spiritual positiveness in a spiral of emotions.
Takamatsu’s depth-mapping technique is as unique as it is painstakingly intricate, the artist mixes traditional and modern techniques by fusing classic drawing, airbrush and gouache painting with computer graphics.
Takamatsu's creative process begins with Shadow/Deapth mapping, a sort of projective shadowing process by which shadows are added to 3D computer graphics used both in pre-rendered scenes, in realtime and many console and high-end PC games.
Hand painted monochromed based objects are obtained using the method of mixing watercolor pigment with an opaque white pigment in a watercolor vehicle (made with gum arabic). It is traditionally referred to Gouache, a name coming from the Italian Guazzo, litterally meaning mud. Gouache is ideal for illustration and photoreproduction.
Since the Gouache paint imparts most of the texture and these surfaces help to create a perfectly flat paint film on, Gouache paintings are typically done on hot pressed papers or smooth art boards.
Takamatsu holograph-like effect is executed entirely by hand, using a methicolous thecnique in which every pixel on the object is a shade of gray that is proportional to its distance from the object looking at it.
The match of these two techniques give a real sense of surrealism and astonishing depth.
Since 2009 Takamatsu collaborates with the Tokyo-based Gallery Tomura, with whom he took part at Tokyo Art Fair and Art Asia Miami during Scope Art Fair. His art was also exhibited at Rias Ark Museum in Kesennuma – Miyagi. Takamatsu had also extremely successful solo and group exhibitions in USA-based established art galleries such as RoqLaRue in Seattle and Corey Helford in Los Angeles. With the Italy-based Dorothy Circus Gallery he’s having the second solo exhibition (2013 and 2015) and he was featured in the institutional exhibition “Lacrima Acquarium” (2013) which took place at the Acquarium Museum - Casa dell'Architettura in Rome. On 2014 he conquered the Cover of the Hi Fructose magazine.