Ugo La Pietra. Intervista con l’artista randomico

Difficile incasellare la figura di Ugo La Pietra all’interno di una categoria lavorativa. La Pietra è un ricercatore instancabile, un osservatore sopraffino con un’acutissima capacità di cogliere le incoerenze della realtà ed esplicitarle non attraverso una sterile critica, bensì esplodendole. Tutta la sua produzione, dagli Anni Sessanta a oggi, ha attraversato un’incredibile varietà di tecniche creative, nonché esplorato tematiche che spaziano dall’individuo alla città, fuori da un ordine precostituito e con una programmazione rispondente, per dirlo con le parole di Gillo Dorfles, a un “effetto randomico”. La tecnica è ancillare all’idea, o meglio alla messa in crisi del consolidato che la ricerca vuole mettere in luce. Lo abbiamo intervistato in occasione della mostra antologica “Progetto Disequilibrante”, curata da di Angela Rui alla Triennale di Milano e inaugurata questa sera, 25 novembre.