La Triennale di Milano omaggia la fotografia del grande Giovanni Gastel con una doppia mostra

“The people I like” e “I gioielli della fantasia” sono le mostre realizzate in collaborazione con MAXXI di Roma e Museo della Fotografia Contemporanea, a quasi un anno dalla scomparsa del fotografo italiano, visitabili fino al 13 marzo 2022. Qui alcune immagini del percorso espositivo.

Lo scorso marzo moriva uno dei più grandi fotografi di moda e ritrattisti della scena contemporanea italiana: Giovanni Gastel (Milano, 1955 – 2021), portato via dal Covid a soli 65 anni. A quasi un anno dalla morte, la Triennale Milano omaggia la sua opera attraverso una doppia mostra, visitabile dal 1 dicembre 2021 al 22 maggio 2022: The people I likein collaborazione con il MAXXI, e I gioielli della fantasia, in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea. La prima, a cura di Uberto Frigerio con allestimento di Lissoni Associati, presenta oltre 200 ritratti, raccontando l’universo artistico e umano a cui il noto fotografo ha dato vita attraverso la sua carriera quarantennale. Giovanni Gastel ha infatti ritratto, con la fotografia, i più grandi del suo tempo, dal cinema alla moda, dall’arte al design, dallo spettacolo alla politica internazionale: in mostra i volti di Barack Obama, Marco PannellaForattiniEttore SottsassGermano Celant, Mimmo JodiceFiorello, ZuccheroTiziano Ferro, Vasco Rossi, Roberto Bolle, Bebe Vio, Bianca Balti, Luciana LittizzettoFranca SozzaniMiriam Leone, Monica Bellucci, Mara Venier, Carolina Crescentini e tanti altri. Un “ritratto collettivo di anime” che consacra il genere del ritratto fotografico a opera d’arte, in cui la rappresentazione del volto è concepita come punto di partenza di un’indagine umana e psicologica che svela la persona dietro al personaggio. Quasi tutte le fotografie sono in grande formato, la maggior parte in bianco e nero, mentre nella parte finale del percorso trovano spazio 80 immagini della serie dei colli neri, considerati ritratti “ai margini della spiritualità dell’anima”.

DUE MOSTRE DI GIOVANNI GASTEL ALLA TRIENNNALE DI MILANO

La seconda mostra, I gioielli della fantasia, è realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea – MUFOCO, con sede a Cinisello Balsamo e presenta uno dei primi lavori che ha dato a Giovanni Gastel la notorietà internazionale. Si tratta di un percorso composto da 20 immagini, parte di un più ampio progetto commissionato all’autore da Daniel Swarowsky Corporation nel 1991 per l’omonimo libro, tradotto in quattro lingue, e la mostra di gioielli del XX secolo. In questo corpus di opere, donato da Lanfranco Colombo a Regione Lombardia e conservato al Museo di Fotografia Contemporanea, Gastel ha dato vita a una reinterpretazione fantastica e immaginaria dei gioielli dando prova al tempo stesso di una straordinaria vena creativa: una serie fotografica in cui convivono i temi centrali della sua ricerca artistica, come il dialogo sincretico tra il mondo degli oggetti e quello della figura umana, l’ironia, il corpo e la maschera, il travestimento e la metamorfosi. “Giovanni Gastel è stato un sofisticato ritrattista del mondo. Non solo visi, ma corpi, mode, gioielli, tessuti, ambienti. Con un sorriso, faceva sembrare facile il gesto infallibile e preciso di un grande fotografo”, racconta Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano. “Il suo lavoro si è intrecciato più e più volte con i percorsi di Triennale, cui aveva regalato idee, progetti e ispirazioni. Con queste due mostre la nostra istituzione rende il primo doveroso omaggio a questo genio generoso e scanzonato che Milano e l’arte hanno perso, troppo presto”.

– Giulia Ronchi

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

Scopri di più