Campus di fotografia all’Asinara. Formazione gratis per 30 studenti grazie Fondazione di Sardegna

Prima edizione di The Photo Solstice, la scuola di fotografia promossa dalla Fondazione di Sardegna che, a partire dal giorno più lungo dell'anno, per 4 giorni, farà confrontare 30 studenti con 10 relatori d’eccezione nell’isola ex carcere

Da diverso tempo è uno dei soggetti istituzionali più attivi nell’investire e sostenere la crescita culturale dell’isola. Stiamo parlando della Fondazione di Sardegna che tre anni fa ha ideato AR/S – Arte Condivisa in Sardegna: un progetto ambizioso, curato, con l’intenzione di far scoprire al pubblico le collezioni, private e pubbliche, dell’isola; di aprire alla fruizione collettiva i tesori custoditi tra abitazioni, depositi, uffici e sedi istituzionali, che si concedono solitamente allo sguardo di pochi. Ora, quella piattaforma progettuale si amplia, grazie alla decisione di investire ancora di più nel processo di condivisione: dal 21 e fino al 24 giugno The Photo Solstice #1– questo il nome dell’iniziativa al suo debutto – darà inizio a un’esperienza formativa inedita, dedicata alla fotografia, che coinvolgerà una composita comunità di appassionati, artisti e operatori nella cornice del Parco Nazionale dell’Asinara, fino al 1999 carcere di massima sicurezza dove sono stati detenuti i mafiosi Totò Riina, Leoluca Bagarella e Raffaele Cutolo.

IL CORSO

A partire dal giorno più lungo dell’anno, e nel corso di quattro giornate, 30 studenti selezionati dall’organizzazione, che potranno partecipare gratuitamente grazie alla Convenzione sottoscritta dalla Fondazione di Sardegna e dall’Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, condivideranno il campus con dieci relatori d’eccezione. Tutti i partecipanti si insedieranno, infatti, in alloggi e spazi di studio diffusi all’interno di una riserva naturale incontaminata con lo scopo di confrontarsi ad ampio spettro sui temi portanti della fotografia e dintorni. Tra i relatori – con nomi prestigiosi del mondo della cultura, della fotografia e del giornalismo a livello internazionale, come ad esempio Lorenza Bravetta, ex direttrice di Camera a Torino poi Consigliere dell’ex Ministro Dario Franceschini per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale presso il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo – anche il fotografo e Direttore dell’IIC di Londra Marco Delogu che proprio all’Asinara ha dedicato il suo ultimo progetto fotografico, attualmente esposto presso il Museo Civico Palazzo Fabroni di Pistoia e la Fondazione di Sardegna che ha deciso di prorogare la mostra sul territorio regionale, trasferendola a Sassari fino alla fine di agosto.

IL LUOGO

Ho scelto di lavorare sull’Asinara per via della sua storia e della sua geografia”, raccontava Delogu in occasione dell’inaugurazione della mostra. “Da bambino l’isola mi veniva narrata come una specie di inferno, e da ragazzo mi colpivano i racconti di un amico di famiglia, avvocato, che difendeva Renato Curcio e Raffaele Cutolo e andava a incontrarli sull’isola. Più tardi, a partire dal 1997, lavorando a Rebibbia per i ritratti di ‘Cattività’, avevo incontrato una serie di detenuti che erano stati all’Asinara, e dalle loro voci avevo ascoltato la storia delle rivolte di Fornelli. Non sono andato in Sardegna per moltissimi anni e per il mio ‘ritorno’ fotografico ho scelto un’isola che non conoscevo, così piena di ricordi dolorosi a contrasto con il grandissimo senso di bellezza e libertà che ora si prova”.

Claudia Giraud

http://www.thephotosolstice.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più