La saggezza dell’acqua. Omar Galliani a Venezia

Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia – fino al 3 dicembre 2019. Gli oli su tela di Omar Galliani evocano l’elemento acquatico e i richiami ai grandi maestri dell’arte.

La chiave di lettura della mostra che il maestro del disegno Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954) presenta alla Bevilacqua La Masa ‒ la prima in assoluto di soli oli su tela composti tra il 1981 e il 2019 ‒ si trova nel suo sottotitolo: La Mètis dell’acqua. Dove la “saggezza” e l’”astuzia” dell’elemento liquido, capace di trasformarsi e di adattarsi, ora scorrendo ora addensandosi, talvolta sublimandosi, appare come un evidente omaggio a Venezia e all’acqua che l’ha creata e nella quale risiede la sua forza e la sua fragilità. Nelle opere che la curatrice Eleonora Frattarolo ha selezionato per la mostra ‒ il cui allestimento espositivo scarno intende esaltare l’abilità esecutiva dell’artista ‒ forza e fragilità si avvicendano, si succedono e si sostanziano ora nella componente storico-mitologica e nella citazione colta, ora nella simbologia orientale e nell’atmosfera visionaria e onirica che le ammanta indistintamente tutte.

Omar Galliani, Cavaliere dell'ellissi, 1986, olio su tela, cm 270x178

Omar Galliani, Cavaliere dell’ellissi, 1986, olio su tela, cm 270×178

LE OPERE

Omar Galliani è un artista di riconosciuta fama mondiale, ma se pure non conoscessimo nulla della sua nutrita biografia ‒ si è formato  all’Accademia di Belle Arti di Bologna, è docente all’Accademia di Brera, ha ottenuto importanti riconoscimenti critici e realizzato mostre in tutto il mondo ‒ basterebbero le sue opere a raccontarcelo e a farcelo apprezzare per quel suo “tratto” distintivo, che è piuttosto un graffio a punta di grafite, o per la pennellata ampia che si assottiglia fino a mutare nello “sfumato” di leonardesca memoria o in un trompe l’oeil di raffinata ambivalenza.
Rievocazioni rinascimentali, come nelle opere Il destino del nome e il Pescatore di perle, o romantiche e preraffaellite, come nelle atmosfere di In Viaggio, piccoli oli che sono “appunti” di un recente viaggio in Islanda, o in Chlorophelia raffinatissima citazione millaisiana. Ma è nel ritratto femminile Attraverso, splendida tela sanguigna, che da sola meriterebbe una visita, che Omar Galliani riesce pienamente a realizzare, in chiave contemporanea naturalmente, il monito vinciano: “Farai le figure in tale atto il quale sia sufficiente a dimostrare quel che la figura ha nell’animo; altrimenti la tua arte non sarà laudabile”.

Adriana Scalise

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Adriana Scalise

Adriana Scalise

Adriana Scalise lavora presso l'Archivio della Biennale di Venezia, laureata in Lingue Orientali (Arabo) e in Conservazione dei Beni Culturali (Storia dell'Arte) da oltre dieci anni nutre interesse nei confronti della Fotografia nelle sue varie declinazioni (storia, estetica e pratica…

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