Secondi pensieri. Svenja Deininger a Milano

Federica Schiavo Gallery, Milano ‒ fino al 31 gennaio 2018. La pittrice viennese inscena, negli spazi di Federica Schiavo, un nuovo teatro composto da ritratti di paesaggi pensati. I dipinti alle pareti riservano alla sua personale dal titolo “Second Sentence” una palette di colori che si scioglie e si addensa senza uniformità, creando uno stato di quiete apparente e prospettive.

Quando dipinge, Svenja Deininger (Vienna, 1974) riquadra forme e ombre di paesaggi che restano familiari, incomprensibilmente definibili, sempre riconoscibili, creando un codice pittorico che varia al variare dei livelli geometrici dissolti, mossi secondo gradi intuibili. Ma, a ogni nuova personale, Deininger recupera un sentire visivo che aggiudica, come in Second Sentence, l’infinita non-linearità dello spazio attraverso la vittoria su un’astrazione che non trascura mai la geometria.
I toni tenui, rosati e terrei della personale milanese assolvono la fluidità delle forme, valorizzandone un movimento oscuro che si protrae da un dipinto all’altro. A mano a mano che le porzioni di spazio ritratte abbandonano il senso della rappresentazione, ci appaiono come un mondo dominato dall’armonia, ma attraversabile dallo sguardo solo con lo sguardo socchiuso, con le mani tese in avanti, in cerca della realtà, della fisicità delle cose.

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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