Il sarcofago di Spitzmaus. Geniale Wes Anderson a Milano

Il progetto di Wes Anderson e della compagna Juman Malouf è sbarcato alla Fondazione Prada di Milano. Una raccolta di 537 oggetti che danno un nuovo significato all’idea di catalogazione.

Quando un regista visionario del calibro di Wes Anderson (I Tenenbaum, Grand Budapest Hotel, Isle of Dogs) e un’illustratrice come la sua compagna Juman Malouf si mettono a lavorare sulla collezione di due musei come il Kunsthistorisches e il Naturhistorisches di Vienna, non può che derivarne un’operazione geniale e curiosa come Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori. Non si pensi a una tranquilla passeggiata tra opere e oggetti, piazzati come in un polveroso museo del secolo scorso, si tratta piuttosto di un viaggio assai impegnativo, in cui la guida è una piccola brochure di carta sulla quale con attenzione è possibile seguire il percorso, che diviene una sorta di caccia al tesoro.
È un incontro perfettamente orchestrato tra l’immaginario dei due artisti e le migliaia di oggetti dei quali si sono trovati a disporre, per selezionarne 537. Definire Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori una mostra è quantomeno limitativo, si tratta piuttosto di un viaggio non strettamente cronologico, che tocca molti periodi e molte realtà culturali.

Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori. Exhibition view at Fondazione Prada, Milano 2019. Photo Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Prada

Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori. Exhibition view at Fondazione Prada, Milano 2019. Photo Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Prada

OPERE E RIMANDI

Il sarcofago di Spitzmaus è una scatola di legno egizia del IV secolo a.C. che contiene la mummia di un toporagno. Un oggetto se non altro curioso, posto a confronto con sculture romane, opere pittoriche di arte greco-romana, dipinti rinascimentali. Su di essi veglia il ritratto di Rubens di una delle più grandi collezioniste di tutti i tempi, Isabella d’Este.
È una grande Wunderkammer, collocata nel Podium della Fondazione Prada, una sorta di ready made espositivo. La raccolta era già stata proposta, infatti, al Kunsthistorisches Museum di Vienna un anno fa con gli stessi curatori, Mario Mainetti e Jasper Sharp.
Il richiamo, inoltre, è a un altro Kunsthistorisches Museum, quello del Castello di Ambras a Innsbruck, in Austria, che viene considerato come il museo più antico del mondo. È stato, infatti, progettato nel 1570 da un architetto italiano, Giovanni Battista Guarienti, per ospitare le collezioni dell’Arciduca Ferdinando II di Asburgo e di sua moglie. Il modello erano le grandi corte italiane.

Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori. Exhibition view at Fondazione Prada, Milano 2019. Photo Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Prada

Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori. Exhibition view at Fondazione Prada, Milano 2019. Photo Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Prada

RACCOLTA E CATALOGAZIONE

Qui si crea una sorta di gioco di rimandi in cui i concetti di raccolta e catalogazione sono stati interpretati liberamente dai due ideatori del progetto. È una proposta che non può essere consumata in tempi brevi, forse meriterebbe più visite, non solo per cogliere la portata degli oggetti, tra i quali c’ è anche un bellissimo ritratto dell’Elettore di Sassonia di un Tiziano maturo, datato alla metà del XVI secolo, ma anche il senso stesso dell’operazione, che testimonia un intelligente superamento dei linguaggi dell’arte, in cui il concetto di narrazione ha sicuramente un ruolo predominante.

Angela Madesani

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Angela Madesani

Angela Madesani

Storica dell’arte e curatrice indipendente, è autrice, fra le altre cose, del volume “Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia”, di “Storia della fotografia” per i tipi di Bruno Mondadori e di “Le intelligenze dell’arte”…

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