Empatia Creativa. I progetti di Mario Cucinella Architects a Milano

Ultimi giorni per assistere all’iniziativa pubblica con cui lo studio Mario Cucinella Architects, in partnership con la Triennale, ha scelto di raccontare le storie di cinque progetti che cambieranno il volto di Milano.

CINQUE CANTIERI. CINQUE COMMITTENTI
In occasione della presentazione alla stampa della mostra Empatia Creativa Milano città metropolitana: cinque cantieri di Mario Cucinella Architects, Andrea Cancellato – direttore generale della Triennale di Milano – rifletteva sulla forte accelerazione dei processi di trasformazione in atto nel capoluogo lombardo. Un’analisi– al centro anche di un editoriale di Artribune – nella quale il contributo dello studio guidato da Mario Cucinella si pone come presenza imprescindibile. Con cinque progetti in progress in città, a diversi livelli di avanzamento, l’architetto – cui nei giorni scorsi è stata conferita la Cattedra di Eccellenza Adalberto Libera – e il suo team stanno incidendo sull’aspetto che Milano ha scelto di darsi per il prossimo futuro. Frutto – nella maggior parte dei casi – di concorso pubblico, gli interventi presentati in mostra riguardano le due sedi aziendali che ridefiniranno l’area di Porta Nuova – il nuovo Centro Direzionale Gruppo Unipol e la sede COIMA, quest’ultima attesa per il 2017 –, due ospedali – la Città della Salute e della Ricerca a Sesto San Giovanni, vincitore della gara di project finance, il cui masterplan porta la firma di Renzo Piano Building Workshop, e il Nuovo Polo Chirurgico e delle Urgenze per l’Ospedale San Raffaele; e l’ipogeo Museo per l’Arte, realizzato all’interno di un palazzo privato, in Corso Venezia, su incarico della Fondazione Luigi Rovati.
Introdotta dallo stesso architetto in una recente intervista ad Artribune, l’“empatia creativa” esplicitata nel titolo diviene l’attributo che permea ciascuna delle storie dei cinque progetti, riflettendosi anche nell’allestimento.

Mario Cucinella Architects - Empatia Creativa - exhibition view at La Triennale di Milano, 2016 - photo © Francesco Paolucci

Mario Cucinella Architects – Empatia Creativa – exhibition view at La Triennale di Milano, 2016 – photo © Francesco Paolucci

REALTÀ VIRTUALE E UNA FORESTA INDOOR
Con un linguaggio accessibile, tenendosi equamente a distanza dal rischio di incappare nella ripetizione seriale quanto dall’eccesso di settorialismo, l’allestimento documenta lo scenario di ciascun intervento architettonico. A prendere per primi la parola, in una sezione specifica, sono i cinque committenti: sollecitati da Paola Pierotti, in una serie di brevi video gli intervistati illustrano obiettivi e aspettative, introducendo il visitatore ai macro temi della mostra. La salute, la cultura, lo spazio per il lavoro, la sostenibilità nella città metropolitana sono infatti i punti focali della rassegna e si uniscono al desiderio di dare vita a opere che si possano qualificare come “belle”, poiché “La bellezza è parte della cura”.
Quanti dovessero pensare a un evento celebrativo, saranno costretti a rivedere tale previsione; gli addetti del settore, spinti dalla voglia di conoscere a fondo qualità tecnologiche o parametri dimensionali, individueranno le risposte ai loro quesiti. Tra i rami di una serie di alberi, eccezionalmente collocati al centro dello spazio espositivo e interpretabili come metafora della sostenibilità –fondamento di Mario Cucinella Architects – sono stati collocati alcuni dispositivi che, attraverso la realtà virtuale, rendono possibile conoscere da vicino i cinque edifici. Dalla sede COIMA – circa 2000 mq – racchiusa tra due “fogli di corteccia” che sembrano in grado di aprirsi, ai 22 piani – progettati in BIM – della torre Unipol, coronata da una serra-giardino panoramica, fino ai 5 giardini, distinti dal punto di vista botanico e cromatico, che intervalleranno i padiglioni della Città della Salute, chiunque potrà “testare” i risultati attesi mediante una visione diretta.

Mario Cucinella Architects - Empatia Creativa - exhibition view at La Triennale di Milano, 2016 - photo © Francesco Paolucci

Mario Cucinella Architects – Empatia Creativa – exhibition view at La Triennale di Milano, 2016 – photo © Francesco Paolucci

DAI TALK AL LIBRO
Introdotto da un testo a cura di Luca Molinari, il volume Mario Cucinella Architects. Creative Empathy è stato presentato in occasione dell’opening della mostra. Edito da Skira Editore, nelle sue 336 pagine restituisce il quadro dei 15 anni di attività dello studio, con un’ampia trattazione dei cinque progetti al centro dell’esposizione milanese. A emergere, oltre all’attività su scala internazionale e alla più recente esperienza della SOS School of Sustainability, è l’aspirazione verso ciò che Molinari definisce in termini di “umanità dei luoghi”, da concretizzare attraverso “un ideale di sostenibilità che non può essere unicamente tecnica e performativa, ma che è soprattutto responsabile e sociale”.
Come scrive lo stesso Cucinella, il cui contributo si lega a quello di professionisti ed esperti che da anni cooperano con MCA, “invece delle illusioni, dovremmo rincorrere i nostri sogni di una città più vivibile, senza auto e con un efficiente trasporto pubblico che ci aiuterà a socializzare meglio e a vedere le nostre città come il vero luogo delle relazioni e della gioia di stare insieme, negli edifici che dovranno sforzarsi di essere sempre contemporanei ma più empatici, meno estranei”.
Empatia Creativa è associata a un programma di talk aperto alla cittadinanza: sabato 17 dicembre Ferruccio De Bortoli modererà l’incontro sull’ospedale del futuro.

Valentina Silvestrini

Milano // fino al 18 dicembre 2016
Empatia Creativa Milano città metropolitana: cinque cantieri di Mario Cucinella Architects
LA TRIENNALE
Viale Alemagna 6
02 724341
[email protected]
www.triennale.org
www.mcarchitects.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/58257/mario-cucinella-architects-empatia-creativa/

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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