Scoperta in Egitto una città di oltre 7mila anni fa e il suo cimitero. Ecco le immagini

La scoperta, avvenuta nella provincia meridionale di Sohag, stavolta si deve a una missione egiziana, promossa dal Ministero delle Antichità: la città risalirebbe alla prima dinastia

Fondamenta di capanne, alcuni pezzi di strumenti in ferro, ceramica e pietra, e 15 grandi tombe. Se l’Egitto è notoriamente la metà probabilmente più ambìta da spedizioni archeologiche provenienti da tutto il mondo, capita – è questo il caso – che importanti scoperte si debbano a missioni egiziane, promosse dal Ministero delle Antichità: come quella che ha annunciato il ritrovamento di una città perduta e del suo cimitero, entrambi risalenti ad oltre 7mila anni fa. Il rinvenimento, avvenuto nella provincia meridionale di Sohag, risalirebbe alla prima dinastia e potrebbe rappresentare un passo importante nella definizione dell’identità e della parabola di Abidos, tra i più antichi centri urbani dell’antico Egitto.

FIGURE DI RILIEVO
In particolare, i ricercatori hanno scoperto rovine che, sebbene non avvicinabili ad opere monumentali come la Piramide del faraone Cheope, a Giza, presenterebbero comunque dimensioni tali da far pensare all’appartenenza a figure di rilievo. Una tesi che induce gli studiosi a ritenere che, nell’area riportata alla luce, dimorassero anche persone con una elevata posizione sociale e un ruolo sociale di prestigio nella fase di avvio della storia egiziana. “A circa un miglio da dove è stato effettuato il ritrovamento c’è la necropoli con le tombe reali sulla base delle quali si è iniziato ad assegnare nomi identificabili ai re“, ha commentato alla BBC il professor Chris Eyre, egittologo dell’Università di Liverpool.

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Redazione

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