Pronto a Londra il Design Museum. Ecco le immagini della nuova sede a Kensington

Uno straordinario trasloco da 83 milioni di sterline durato quasi 10 anni. L'edificio restaurato da OMA assieme ad Allies and Morrison e John Pawson

A meno di sei mesi dall’apertura al pubblico della Switch House, acclamato ampliamento della Tate Modern a firma degli svizzeri Herzog & de Meuron, Londra si prepara a un’altra inaugurazione d’eccezione. Nell’iconico ex Commonwealth Institute fra l’elegante High Street Kensington e Holland Park, sono in corso gli ultimi ritocchi per il grand opening il prossimo 24 novembre del New Design Museum. Tre volte più grande della precedente sede, il modesto ex magazzino di banane a sud del Tamigi, la nuova location dalla spettacolare copertura parabolica fa dell’istituzione fondata da Sir Terence Conran nel 1989 il più grande museo al mondo dedicato esclusivamente al design. “Lo spostamento del Design Museum a Kensignton rappresenta il più importante momento della mia carriera”, ha dichiarato emozionato Conran nel suo discorso alla stampa di questa mattina, “è un sogno che si realizza dopo una lunga attesa. Questa nuova sede permette a tutti i nostri desideri di diventare realtà: è uno spazio di prestigio di livello mondiale, per una celebrazione critica del design e dell’architettura. Una cattedrale del Design”.

TRASLOCO DURATO QUASI 10 ANNI
Uno straordinario trasloco da 83 milioni di sterline durato quasi 10 anni, che il direttore Deyan Sudjic ha coordinato coinvolgendo un team di fuoriclasse internazionali. Il gioiello modernista si trova infatti al centro di un nuovo complesso residenziale progettato da OMA. Lo stesso studio olandese, in partnership con i locali Allies and Morrison, ha quindi curato il delicato restauro della notevole struttura in cemento armato e l’attento ripristino dell’involucro vetrato. Il compito di rimodellare gli interni è stato invece affidato al britannico John Pawson, al suo primo edificio pubblico. Organizzati attorno a un grande vuoto centrale, e serviti da ampie rampe a gradoni, i tre livelli espositivi a doppia altezza sono rivestiti con superfici continue in chiaro legno di quercia. Un repertorio di elementi e materiali raffinato ma monotono, con cui il maestro del Minimalismo, nel tentativo di non rubare la scena alle opere esposte, offusca a tratti la potenza scultorea della struttura anni ‘60.

TRAGUARDO DI 650MILA VISITATORI
Se il nuovo contenitore non convince appieno, il programma inaugurale si conferma invece all’altezza dell’ambizioso traguardo di 650mila visitatori che il museo promette di raggiungere già nel primo anno. Accoglie il pubblico la mostra inaugurale Fear & Love – reactions to a complex world, in cui attraverso 11 acute installazioni il chief-curator Justin McGuirk offre prova di come il buon design sappia affrontare le grandi questioni aperte del mondo contemporaneo. Al livello superiore, ultimi preparativi per Designer Maker User, mostra permanente e gratuita dove troverà finalmente la sua attesa vetrina anche la vastissima collezione del museo. A introdurre il racconto di oltre 1000 oggetti dal punto di vista del designer del produttore e dell’utente, il Crowdsourced Wall, griglia a parete che lungo i suoi 6 metri espone una selezione di pezzi scelti online dai visitatori. Una coinvolgente operazione social, per il museo più seguito al mondo su Twitter. Scendendo nel basement ritroviamo l’ormai tradizionale esposizione dei candidati al Designs of the Year, manifestazione che dal 1999 ogni anno premia l’innovazione nei più diversi campi della creatività. Sulle mostre torneremo nei prossimi giorni, intanto ecco nella nostra immancabile gallery, le immagini in anteprima dalla press preview di oggi.

Marta Atzeni

designmuseum.org

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Marta Atzeni

Marta Atzeni

Interessata alle intersezioni fra l'architettura e le arti, si è laureata in Architettura presso l’Università degli Studi Roma Tre con una tesi teorica sui contemporanei sviluppi delle collaborazioni fra artisti e architetti. Collabora con l’AIAC nell’organizzazione di eventi, mostre e…

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