Sangue, amore e carne. La fotografia torna a Foligno

L’arte dello scatto è di nuovo protagonista nell’Italia centrale con l’edizione 2016 dell’Umbria World Fest. E a Foligno arrivano i grandi nomi della fotografia.

LEGAMI DI FAMIGLIA
La quarta edizione della kermesse fotografica umbra si tiene in più sedi, con la finalità, spiegano gli organizzatori, di portare il pubblico nelle splendide architetture storiche di Foligno: Palazzo Trinci, il foyer del Teatro Piermarini, lo spazio ZUT!, ex cinema storico della città, e Palazzo Candiotti. L’Umbria Word Fest di quest’anno ha come tema Flesh & Blood, affari di famiglia. Sangue, amore e carne sono simboli dei legami familiari nella storia della società umana, legami che si evolvono, seguendo i cambiamenti dei ruoli sociali, dei valori e le cadute dei tabù. Le mostre dell’Umbria World Fest 2016 aspirano a rappresentare alcuni esempi di famiglie di oggi, con veridicità e spirito critico, “non tutte le famiglie, compito che non esauriremmo in una mostra, ma degli esempi interessanti”, sottolinea il direttore artistico Marco Pinna.

Umbria World Fest 2016 - Marco Pinna illustra la mostra di Alain Laboile

Umbria World Fest 2016 – Marco Pinna illustra la mostra di Alain Laboile

LE MOSTRE
La visita parte da Palazzo Trinci e dalla mostra La famille del francese Alain Laboile, portato al successo dal New York Times. Ha iniziato con il fotografare i propri figli ed è ben presto divenuto famoso: nelle sue fotografie in bianco e nero, che rappresentano i bimbi in esterni e interni, spiccano il senso di libertà, l’ironica bellezza della giovinezza, la mescolanza tra spontaneità e complicità dei soggetti ritratti con il fotografo, lo stretto legame con la natura.
Andrea Stern, invece, figlia di un ebreo tedesco emigrato a New York e divenuto ricco, secondo il tipico stereotipo del sogno americano, racconta la propria famiglia che si riunisce solo in occasione delle feste ebraiche. “Il suo lavoro, “Inheritance”, cioè l’eredità, un termine che simboleggia perfettamente certi valori famigliari, è costituito da foto tipo snapshot a colori realizzate con il flash, ed è rappresentativo dell’alta società newyorkese in cui si calano i suoi famigliari”, spiega Pinna. Compare in un autoritratto la stessa Andrea Stern, al centro dell’inquadratura di una delle fotografie domestiche dall’anima aristocratica, che la ritraggono su un enorme divano damascato, con il figlioletto, mentre fissa l’osservatore con uno sguardo tra il critico e il disturbato.
L’esposizione prosegue con l’opera dell’americana Sara Lewkowikcz, Emilie e Kate, Eddie e Reid, che illustra la storia di due donne, compagne nella vita, le quali, dopo vari tentativi di maternità surrogata, si sono ritrovate a vivere quasi contemporaneamente l’avventura della gravidanza e della maternità. Poi, con Shene e Maggie, ritratto di violenza domestica, la Lewkowikcz ci sorprende, raccontando una storia vera vissuta da vicino come amica della coppia: litigi, violenze, pianti sono fermati dall’obiettivo della fotografa che si era trovata ad assistervi. Nel percorso di vicinanza all’amica, Sara presenta anche un’evoluzione della ragazza, nell’aspetto e nelle istantanee di serenità, dopo aver lasciato i due precedenti compagni e aver trovato finalmente l’amore.

Umbria World Fest 2016 - Sevla di Paolo Pellegrin

Umbria World Fest 2016 – Sevla di Paolo Pellegrin

TRA IMMAGINE E VIDEO
Il pluripremiato fotoreporter dell’agenzia Magnum Paolo Pellegrin racconta in Sevla i forti legami di potere nelle famiglie della comunità Rom di Roma, conosciuta attraverso ripetuti contatti; questa mostra è stata già presentata al Festival Internazionale di Roma 2015, ma esposta in maniera completamente diversa, e curata da Marisa D’Angelo, sua storica collaboratrice.
Poi una famiglia davvero speciale, quella delle fotografie intitolate Gombe Family Album, dedicate agli scimpanzé osservati da Anup Shah e Fiona Rogers e che condividono con gli uomini consuetudini, istinto, gerarchia e dolcezza dello sguardo.
Chiude la visita a Palazzo Trinci la videoinstallazione della marchigiana Nicoletta Cotechini, Uprooted, sulla vita quotidiana di una donna adottata e madre di tre figli, in una condizione che da sradicata l’ha portata a svolgere un nuovo e impegnativo ruolo materno a tempo pieno.

Umbria World Fest 2016 - Lo staff di Picwant

Umbria World Fest 2016 – Lo staff di Picwant

FOTOGRAFI PER UN GIORNO
La kermesse ospita conferenze, lezioni, workshop, proiezioni e concerti, ma anche un’originale rassegna, Ritratti di famiglia di una città – Un album fotografico degli abitanti di Foligno. “Volevamo rendere protagonista anche la città. Le famiglie folignati hanno risposto all’invito fornendo materiale prezioso fino al giorno dell’allestimento”, dice Pinna.
Nel foyer del Teatro Piermarini sono esposti i vincitori del Premio UPF 2015: Gianluca Abblasio, con Io sono Dario, Simone Sapienza, con Somewhere in Somalia there is a little girl called Cardiff, ed Emanuela Colombo con le sue “galline glamour” – una felice definizione che ne ha dato la fotografa Lina Pallotta – ritratte con i colori e le inquadrature della moda in Chickens. Palazzo Candiotti, infine, ospita la raccolta di foto famigliari dell’agenzia Picwant, intermediaria tra le aziende e la gente comune, che le fornisce immagini scattate esclusivamente ricorrendo il cellulare, in ogni istante e da tutto il mondo. I fotografi “per un giorno” possono diventare soci dopo un certo numero di immagini inviate e contribuire al lavoro dell’agenzia con scatti di marchi, località, eventi di cronaca: un salto di qualità e una presa di consapevolezza per chi fotografa su smartphone, un’idea che lega instagramer, citizen journalism, selfie-mania, tecnologia 4.0 e nuova estetica dell’immagine.

Sara Bonfili

www.umbriaworldfest.it

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Sara Bonfili

Sara Bonfili

Sara Bonfili è giornalista pubblicista e PhD in “Filologia e interpretazione del testi letterari e loro tradizioni culturali” all’Università di Macerata, dove è cultore della materia. Lavora come freelance, dedicandosi a temi culturali sul suo blog Travelkeller. È stata addetto…

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