Materia e sospensione. Remo Salvadori a Forlì

Chiesa di San Giacomo, Forlì – fino al 18 settembre 2016. Remo Salvadori porta in Emilia Romagna un assaggio della sua arte, fatta di materia e sospensione. Creando un dialogo con Piero della Francesca, protagonista della rassegna appena conclusa negli attigui spazi dei Musei San Domenico.

DAL RINASCIMENTO A OGGI
L’identità dell’arte italiana attuale è rintracciabile in un legame con il Rinascimento, non tanto per via di rimandi diretti o citazioni, ma come inevitabile sopravvivenza di una dimensione neoplatonica e geometrizzante, metafisica, una linea che attraversa tutto il Novecento e arriva ad alcune delle ricerche odierne”: Cristina Ambrosini e Davide Ferri, attenti curatori della mostra Nel punto immobile del mondo rotante di Remo Salvadori allestita nei monumentali spazi della Chiesa di San Giacomo a Forlì, suggeriscono una possibile connessione con l’esposizione Piero della Francesca – Indagine su un mito – allestita negli attigui Musei San Domenico e terminata da pochi giorni, registrando l’affluenza complessiva di oltre 115mila visitatori.

L’ARTE DELLA PERFORMANCE
Remo Salvadori (Cerreto Guidi, 1947) è emerso nel panorama dell’arte a cavallo tra gli Anni Settanta e Ottanta, periodo nel quale ha sviluppato un linguaggio legato alla scultura, all’installazione e a interventi site-specific: “Mesi fa l’artista ci ha consegnato un piccolo “Continuo Infinito Presente”, un anello da tenere in valigia mentre si svolgevano i pensieri sul progetto, e durante gli incontri con le persone coinvolte”, spiegano i curatori, “certamente un modo diretto di fare intendere che l’opera è tramite, indice, un centro energetico: è solo esponendosi alla vita che definisce la sua presenza nel mondo”.
In occasione dell’inaugurazione della personale forlivese, di fronte alla chiesa di San Giacomo si è svolta una performance durante la quale è stata realizzata, alla presenza dell’artista, Continuo Infinito Presente: si è trattato della costruzione di un anello in acciaio a partire da una corda. “Questa opera ha trovato una collocazione all’interno della chiesa, al centro del transetto, in risonanza con “Nel momento”, che ci invita ad alzare lo sguardo. Si tratta di un grande elemento scultoreo che nasce dall’incontro tra due metalli diversi: una lastra di piombo, tagliata e piegata dall’artista a formare un pattern di quadrati di due diverse grandezze, e un foglio di rame delle stesse dimensioni. La loro sovrapposizione produce una vibrazione, un ritmo e un’armonia: rapporti tra pieni e vuoti, buio e luce”.

Remo Salvadori, Alfabeto, 1995-2016 - Chiesa di San Giacomo, Forlì 2016

Remo Salvadori, Alfabeto, 1995-2016 – Chiesa di San Giacomo, Forlì 2016

FUORI DAL QUOTIDIANO
Nelle due cappelle laterali, nell’abside e nella navata sono collocati altri lavori, tra i quali Lente liquida, un recipiente cilindrico, in vetro, colmo di acqua fino al bordo, “volume capace di rivelare la sua doppia natura, solida e liquida, e di offrire l’esperienza di un cambio di stato” e Alfabeto, composto da sette elementi realizzati con altrettanti diversi metalli “accostati a formare una grammatica primaria del lavoro di Salvadori”.
Il nucleo e il principale motivo di interesse di queste opere stanno nella possibilità di trattenere lo sguardo del fruitore, in un momento in cui esso si è fatto più vertiginoso e mobile che mai: le immagini proposte da Salvadori restano sospese – laddove la nostra percezione è abituata a un moto perpetuo – acquisendo un andamento extra-quotidiano, finanche spettrale.
Non c’è spettacolarità, in queste mute opere: se è vero, come ricorda Guy Debord, che “lo spettacolo non è un insieme di immagini ma un rapporto sociale fra individui, mediato dalle immagini”, il principale merito dell’esposizione forlivese è il costituire una rigorosa, finanche algida, interrogazione all’esperienza del soggetto guardante, una messa in discussione dei rapporti di potere che essa implica.

Michele Pascarella

Forlì // fino al 18 settembre 2016
Remo Salvadori – Nel punto immobile del mondo rotante
a cura di Davide Ferri e Cristina Ambrosini
CHIESA DI SAN GIACOMO
Piazza Guido Da Montefeltro 2
www.comune.forli.fc.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/54661/remo-salvadori-nel-punto-immobile-del-mondo-rotante/

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Michele Pascarella

Michele Pascarella

Dal 1992 si occupa di teatro contemporaneo e tecniche di narrazione sotto la guida di noti maestri ravennati. Dal 2010 è studioso di arti performative, interessandosi in particolare delle rivoluzioni del Novecento e delle contaminazioni fra le diverse pratiche artistiche.

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