È morto Abbas Kiarostami. Il celebre regista iraniano scompare a Parigi a 76 anni

Regista, ma anche fotografo, pittore, illustratore. Aveva testimoniato la rivoluzione del 1979: dopo la vittoria di Ahmadinejad aveva pressochè abbandonato la patria

È un’estate drammatica per il mondo del cinema mondiale. Appena due giorni dopo giunta la notizia della scomparsa del grande regista Michael Cimino, celebre per aver diretto Il cacciatore, vincitore di 5 Premi Oscar fra cui quello per il miglior film e la miglior regia, ora arriva quella della scomparsa di Abbas Kiarostami, morto a Parigi, dove, malato da mesi, si trovava per un intervento. Una scomparsa che colpisce forse ancor di più, visto che l’iraniano era conosciuto come regista, ma non mancavano sue escursioni trasversali come fotografo, pittore, illustratore. Nato a Tehran nel 1940, aveva vissuto in prima persona la rivoluzione del 1979, raccontando con le sue prime prove in ambito cinematografico le profonde trasformazioni subite dal suo paese: già Mossafer, il suo primo film girato nel 1974, raccontava le sofferenze di un bambino desideroso di procurarsi un biglietto per seguire le gesta della sua squadra di calcio.

PALMA D’ORO A CANNES NEL 1997
Dopo gli esordi con cortometraggi ispirati al cinema neorealista italiano, si era dedicato con passione ai documentari, spesso a sfondo didattico. Autore nel complesso di oltre 40 pellicole, dopo l’elezione alla presidenza iraniana del conservatore Mahmoud Ahmadinejad aveva deciso di realizzare i suoi film all’estero. La consacrazione avvenne nel 1997, con la vittoria della Palma d’oro a Cannes per il miglior film con Il sapore della ciliegia, mentre nel 2005 aveva diretto un episodio di Tickets assieme ad Ermanno Olmi e Ken Loach. Nel 2004 era stato insignito del prestigioso Praemium Imperiale giapponese, per la sezione Teatro/Cinema. Ricca, si accennava, anche la sua attività artistica in senso lato: in Italia lo aveva gratificato di una mostra nel 2003 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, con fotografie e video esposti in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e la scuola Holden. Si ricordano diverse altre sue mostre personali di fotografia, come quella tenuta nel 2008 a Milano, alla galleria Rossana Ciocca, o quella del 2010 alla Galleria Il Gabbiano di Roma.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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