Sono i Frigoriferi Milanesi il nuovo polo per l’arte in città. E si accaparrano anche il progetto speciale di Monitor, Spazio A e P420 a Milano

Milano è in boom. Spazi che aprono, spazi temporanei, gallerie che si trasferiscono in occasione di miart in città. Ve ne abbiamo parlato in tutte le salse, raccontandovi di Current, di Raucci e Santamaria, di amt gallery che da Bratislava apre una succursale in Lombardia, di Studio La Città di Verona e di Norberto Ruggeri. […]

Milano è in boom. Spazi che aprono, spazi temporanei, gallerie che si trasferiscono in occasione di miart in città. Ve ne abbiamo parlato in tutte le salse, raccontandovi di Current, di Raucci e Santamaria, di amt gallery che da Bratislava apre una succursale in Lombardia, di Studio La Città di Verona e di Norberto Ruggeri. Poi vi abbiamo anche raccontato del nuovo FM Centro per l’arte contemporanea di Open Care, la società del Gruppo Bastogi per l’art advisory che il 7 aprile aprirà con una mostra intitolata L’inarchiviabile/The Unarchivable, curata dal direttore Marco Scotini in collaborazione con Lorenzo Paini, riconfermando l’interesse per la città nella scena dell’arte negli anni ’70. Quanto invece riportiamo ora è una sintesi tra le due notizie, poiché avviene che in occasione di miart tre gallerie, provenienti da aree geografiche di Italia differenti si uniscono per promuovere un unico progetto. Ai Frigoriferi Milanesi, all’interno di FM.

IL PROGETTO CORALE
Sono Monitor di Roma, P420 di Bologna e Spazio A di Pistoia, che dal 2013 ha due sedi, di cui una dedicata alla sperimentazione. Del terzetto, solo la prima non partecipa anche a miart, mentre la seconda ha appena inaugurato in occasione di Artefiera uno spazio quasi museale di cui non si accontenta e con le colleghe capitoline e toscane si accinge ad approdare a Milano. Lo spazio che insieme andranno ad occupare a Milano è di circa 800 mq con una mostra intitolata CORALE che inaugurerà in concomitanza con lo il polo di Bastogi e che presenterà un confronto tra artisti provenienti da diverse generazioni ed aree geografiche.
Gli artisti presentati saranno Eric Bainbridge, Franco Guerzoni, Benedikt Hipp, Nicola Samorì, Claudio Verna per Monitor; Luca Bertolo, Esther Klas, Chiara Camoni, Piotr Lakomy, Giulia Cenciper SpazioA; Riccardo Baruzzi, Irma Blank, Paolo Icaro, Franco Vaccari, Alessandra Spranzi per P420.
Con questo progetto, che sembrerebbe posizionare Open Care come nuovo Polo per l’arte contemporanea a Milano, si riconferma inoltre anche la volontà collaborativa di una gallerista come Paola Capata nel cercare nuovi formati per nuovi progetti in rete. Non a caso, mentre si prepara a sbarcare a Milano, la titolare di Monitor sta cofirmando a Zagarolo la fiera Granpalazzo con Federica Schiavo, Ilaria Gianni e Delfo Durante, cercando nuovi modi di fare galleria e che inaugurerà a fine maggio.

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Redazione

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