Alterazioni Video allo Spazio Oberdan di Milano: un’avventura tra gli spaghetti western e il neorealismo di YouTube

Il Turbo Film è un genere cinematografico improvvisato e partecipato che mantiene le radici nell’arte contemporanea. L’equivalente di una pallonata in faccia, di una banca che brucia o di un bacio inaspettato, magari di un tipo sudato e con la barba. Qui sotto i trailer con qualche domanda agli artisti.

AMBARADAN (Omo Valley – Ethiopia 2014)
Da dove è nata l’idea del film, da quale necessità?
Sull’Omo River si gioca una partita che coinvolge interessi nazionali, lotte interregionali per l’acqua, la vita di popoli antichi come il mondo. Il progetto GIbe III fa parte di un sistema di dighe che stanno rimodellando l’intera economia dell’Etiopia. Abbiamo soggiornato presso la tribù dei Karo, sul fiume Omo, a pochi km dal territorio militare della diga. Tra macchine per realizzare i campi di cotone di H&M e il villaggio Karo, nel disincanto dell’Africa e l’hip hop nelle capanne, un clash culturale ha prodotto il primo videoclip musicale dalla Valle dell’Omo.
Quale l’aneddoto, il ricordo della lavorazione che maggiormente lo caratterizza?
Quando abbiamo usato il drone con i Karo eravamo preoccupati di introdurre una tecnologia “avanzata” nel villaggio. Appena messo in volo i ragazzi della tribù ci hanno subito chiesto se era il modello che si guida con gli occhiali come quelli usati dalla troupe precedente, molto più figo del nostro.

SURFING WITH SATOSHI (Puerto Rico 2013)
Da dove è nata l’idea del film, da quale necessità?
Dopo aver inventato l’algoritmo dei bitcoin Satoshi Nakamoto nel 2009 interrompe ogni contatto con il mondo e sparisce: “Gone for good” il suo ultimo messaggio. Surfing with Satoshi è il viaggio alla ricerca di uno spirito rivoluzionario, avvistato l’ultima volta nella giungla portoricana, in una grotta, a pianificare la fine del mondo così come lo conosciamo.
Quale l’aneddoto, il ricordo della lavorazione che maggiormente lo caratterizza?
L’agente Snyder della polizia locale di San Juan non poteva immaginare che fare accostare il pick-up con la scritta:”MILF HUNTER” sul fianco lo avrebbe catapultato in una turbo performance nella quale trovarsi a recitare la parte dello sbirro.

PER TROPPO AMORE (Sicily 2012)
Da dove è nata l’idea del film, da quale necessità?
L’idea nasce dal voler fare una soap-opera psichedelica ambientata nel Parco Archeologico dell’Incompiuto di Giarre. Un alieno è forzato ad atterrare in Sicilia. Entrato nel corpo di un cane attraversa il paesaggio siciliano per cercare il modo di riparare l’astronave e ripartire. Doppiato dall’antropologo Marc Augè, il viaggiatore extraterrestre riflette sul tempo offrendo uno diverso sguardo e percezione delle opere incompiute in Italia.
Quale l’aneddoto, il ricordo della lavorazione che maggiormente lo caratterizza?
Al consiglio comunale di Giarre, durante la presentazione del Parco dell’Incompiuto:-”Come la dobbiamo chiamare: architetto, dottore,..?- “Maestro, può andare bene Maestro”. – “Ah bene, Alterazioni Video Maestro delle incompiute…”

FReD (Berlin, 2012)
Da dove è nata l’idea del film, da quale necessità?
FRED è stato interamente girato a Berlino, un ritratto ruvido, ironico e sincero del capitale della cultura contemporanea europea. Un misto di musica punk, tipi strani beccati nei bar di periferia, denti d’oro, effetti speciali e suspense. Quando l’arte contemporanea prova a fare Tarantino e non ci riesce.
Quale l’aneddoto, il ricordo della lavorazione che maggiormente lo caratterizza?
L’Italia giocava contro la Germania quella sera per gli europei. Al chiosco di fronte alla tv abbiamo improvvisato una scena con Ragnar Kirtianson simulando un fight tra hooligans. Lui si è rotto due costole quando gli abbiamo lanciato addosso il nano.

HOTEL MILANO (Milan, 2012)
Da dove è nata l’idea del film, da quale necessità?
Milano è una città di desideri, di una sensualità trans. Hotel Milano è un film sulla trasformazione, sul gioco dell’identità, sugli immaginari e desideri che occupano spazi nei giorni in cui si occupava Macao. È la storia di un sogno che diventa realtà: creare il paradiso verticale della cultura e del sesso a Milano.
Quale l’aneddoto, il ricordo della lavorazione che maggiormente lo caratterizza?
Quando Carlo, il ragazzo di Sara, mi ha detto: “…perché tu non sai cosa significa quando devi dire a tuo figlio che la tua fidanzata ha il cazzo” e Io ho risposto: ” No, io non lo so Carlo”.

– Ginevra Bria

Milano // 18 Febbraio 2016 -4 Marzo 2016
Alterazioni Video Spazio Oberdan
Artisti: Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, 
Andrea Masu, Giacomo Porfiri, Matteo Erenbourg
Spazio Oberdan – Sala Alda Merini
Viale Vittorio Veneto 2,
angolo piazza Oberdan
Biglietteria: 02 7740 6302/00
oberdan.cinetecamilano.it/eventi/alterazioni-video-turbo-film/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

Scopri di più