Basel week. Le mostre da non perdere

Una cittadina tutto sommato contenuta e non troppo vivace, al di là delle occasioni fieristiche. Ma con un rapporto abitanti/musei che fa strabuzzare gli occhi. Ecco cosa vedere a Basilea durante la settimana di Art Basel. E badate: è una selezione.

ARTE NEI SOBBORGHI
Come ogni anno, anche Art Basel 2015 è una fiera stancante. Allora iniziamo questa carrellata con qualche piccolo détour da Basilea.
Nella zona residenziale di Riehen c’è la celeberrima Fondazione Beyeler disegnata da Renzo Piano. In questi mesi ospita una grande retrospettiva di Marlene Dumas, la più ampia mai organizzata in Europa. Pittura pura, dunque, con il richiamo fresco alla memoria della sua partecipazione all’ultima Biennale di Venezia. L’occasione migliore per visitare la mostra è durante l’affascinante Nocturne di venerdì 19 (ma badate, è strettamente su invito). E se ancora non l’avete vista, sempre alla Fondazione Beyeler c’è ancora la rassegna su Paul Gauguin, con cinquanta capolavori provenienti da musei e collezioni private di mezzo mondo. (Piccolo inciso: letteralmente appiccicato alla fondazione c’è il Kunstraum. D’accordo, siete attirati da mostre-monstre, ma fatelo almeno per spirito di patria: nella tripla personale Nietzsche, Cyclists and Mushrooms c’è anche Meris Angioletti.)
A sud della città c’è invece lo Schaulager. E quest’anno, per la prima volta dopo trent’anni, si potrà vedere parte della sterminata collezione della Emanuel Hoffmann Foundation. E si parla di capolavori che partono dalla Burning Giraffe di Salvador Dalí fino agli artisti che allo Schaulager sono indissolubilmente legati, come Robert Grober e Katharina Fritsch. Da notare il megacatalogo che accompagna l’esposizione.
E infine una bella scappata in Germania, al Vitra Design Museum. Dove ritroviamo Okwui Enwezor, direttore della Biennale di Venezia da poco inaugurata, a tirar le fila della mostra Making Africa. A Continent of Contemporary Design.

Alexander Gutke , 1-2-3-4, 2010, Courtesy Galerija Gregor Podnar, Berlin/ Ljubljana

Alexander Gutke , 1-2-3-4, 2010, Courtesy Galerija Gregor Podnar, Berlin/ Ljubljana

CHICCHE DA NON PERDERE
Mercoledì 17 giugno, Fabian Marti inaugura G.I.F.T. all’Institut Kunst. E inizia così – anzi, ricomincia – l’avventura del suo TwoHOTEL (evidente l’omaggio a Boetti), all’interno del quale avverrà lo scambio fra un’opera dello stesso Marti e quella di un numero ancora imprecisato di artisti “ospiti”. Tutte i lavori saranno poi esposti sul tetto dello stesso temporary hotel.
Se siete dei completisti, visiterete sicuramente The Solo Project. E allora perché non fare una capatina anche alla Kunsthaus Baselland, che dista sì e no a 300 metri dall’arena che ospita la fiera? Vi troverete una retrospettiva filmica dello svedese Alexander Gutke, il wall piece lungo 36 metri di Katharina Hinsberg e i cumuli di terra di Lara Almarcegui provenienti da vari scavi effettuati nella zona di Basilea (ricordate il Padiglione spagnolo alla Biennale del 2011?).
L’avete mancato a Zagabria (dov’è stato fondato nel 2006), e poi nelle sue tappe a Berlino, Cape Town, San Francisco, Singapore, Londra e Parigi? Allora è tempo che visitiate il Museum of Broken Relationships, ospitato in questa espressione svizzera dall’Historisches Museum (noi ve ne abbiamo parlato in un reportage dalla Croazia).
Trovate il tempo per una passeggiata nella città vecchia. Nella piazza della cattedrale c’è il Museum der Kulturen, la cui visita vale di per sé (la sezione dedicata al Carnevale di Basilea è a dir poco sconvolgente); e poi c’è la quarta edizione di Hermès Editeur: quest’anno a reinterpretare la sciarpa di seta è stato chiamato Julio Le Parc, che a sua volta ha ripensato cromaticamente il suo La Longue Marche del 1974-75. E la risposta alla domanda è sì: si possono acquistare.

Krištof Kintera al Museum Tinguely

Krištof Kintera al Museum Tinguely

I MUSEI MUST HAVE
Come vi raccontavamo l’anno scorso, il Kunstmuseum si sta rifacendo il trucco, quindi fino alla primavera del 2016 resta chiuso. A ospitare le sue temporanee c’è però il Museum für Gegenwartskunst, che propone Dipinti e disegni di un gigante come Frank Stella, di cui il museo ha un patrimonio particolarmente cospicuo. Nella stessa sede, anche la prima personale museale di Martin Boyce – e pare incredibile, visto che l’artista classe 1967 ha già vinto il Turner Prize nel 2011, dopo aver partecipato alla Biennale di Venezia nel 2009. (Per la cronaca, l’altra istituzione con lavori in corso era la HeK – House of Electronics Arts, che da ottobre 2014 ha infatti una nuova sede, sempre a breve distanza dallo Schaulager. La mostra in corso fra l’altro pare assai interessante ed è intitolata Poetics and Politics of Data.)
Chissà se il Museo Tinguely riuscirà a tenersi lo scettro? L’anno scorso lo avevamo infatti premiato per aver ospitato la miglior mostra allestita durante Art Basel, quella di Kristof Kintera. Nel 2015 ci riprova con Haroon Mirza, il quale ha impaginato una mostra altamente collaborativa – e fra gli artisti presenti ci sono pure gli italiani Mattia Bosco, Francesca Fornasari e Gaia Fugazza, fianco a fianco con calibri come Jeremy Deller e Anish Kapoor.
Altro passaggio obbligato è la Kunsthalle, dove però spesso si incoccia in mostre certo non facili – e, trattandosi di una settimana in cui l’occhio non è stanco ma devastato, ecco non è la scelta più azzeccata. In ogni caso, nel 2015 bisognerà fare i conti con le personali di Anicka Yi e Vincent Fecteau, i cui rispettivi titoli – che potete leggere nelle schede qui sotto – non fanno ben sperare…

Marco Enrico Giacomelli

Riehen // fino al 6 settembre 2015
Marlene Dumas – The Image as Burden
Riehen // fino al 28 giugno 2015
Paul Gauguin
FONDATION BEYELER
Baselstrasse 101
www.fondationbeyeler.ch

Riehen // fino al 28 giugno 2015
Nietzsche, Cyclists and Mushrooms
KUNSTRAUM RIEHEN
Baselstrasse 71
www.kunstraumriehen.ch

Münchenstein // fino al 31 gennaio 2016
Future Present
SCHAULAGER
Ruchfeldstrasse 19
www.schaulager.org

Weil am Rhein // fino al 13 settembre 2015
VITRA DESIGN MUSEUM
Charles-Eames-Strasse 2
www.design-museum.de
www.makingafrica.net

Basel // fino al 7 giugno 2015
Fabian Marti – G.I.F.T.
INSTITUT KUNST
Freilager-Platz 1 
www.institut-kunst.ch

Basel // fino al 12 luglio 2015
Alexander Gutke
Katharina Hinsberg
Lara Almarcegui
KUNSTHAUS BASELLAND
St. Jakob-Strasse 170
www.kunsthausbaselland.ch

Basel // fino al 30 agosto 2015
Museum of Broken Relationships
HISTORISCHES MUSEUM
Steinenberg 4
www.hmb.ch
www.brokenships.com

Basel // fino al 28 giugno 2015
Hermès Editeur – Julio Le Parc
MUSEUM DER KULTUREN
Muensterplatz 20
www.mkb.ch

Basel // fino al 30 agosto 2015
Frank Stella – Paintings & Drawings
Basel // fino al 16 agosto 2015
Martin Boyce
MUSEUM FÜR GEGENWARTSKUNST
St. Alban-Rheinweg 60
www.kunstmuseumbasel.ch

Münchenstein // fino al 30 agosto 2015
Poetics and Politics of Data
HEK – HOUSE OF ELECTRONICS ARTS
Freilager-Platz 9
www.hek.ch

Basel // fino al 6 settembre 2015
Haroon Mirza – hrm199 Ltd.
MUSEUM TINGUELY
Paul Sacher-Anlage 2
www.tinguely.ch

Basel // fino al 16 agosto 2015
Anicka Yi – 7,070,430K of Digital Spirit
Basel // fino al 23 agosto 2015
Vincent Fecteau – You Have Did the Right Thing When You Put Theat Skylight In
KUNSTHALLE BASEL
Steinenberg 7
www.kunsthallebasel.ch

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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