Charles Saatchi divorzia da Nigella Lawson. E vende i capolavori di grandi dimensioni della sua collezione: in asta da Christie’s nei giorni della Frieze week

Lui assicura che i proventi andranno interamente ai programmi della Saatchi Gallery, per i progetti educativi e per supportare l’ingresso gratuito alla collezione. Eppure sono in molti a pensare che la decisione non sia del tutto estranea al clamoroso – e prevedibilmente esosissimo – divorzio dalla superstar del food writing Nigella Lawson, che si sta […]

Lui assicura che i proventi andranno interamente ai programmi della Saatchi Gallery, per i progetti educativi e per supportare l’ingresso gratuito alla collezione. Eppure sono in molti a pensare che la decisione non sia del tutto estranea al clamoroso – e prevedibilmente esosissimo – divorzio dalla superstar del food writing Nigella Lawson, che si sta consumando in questi giorni, dopo 10 anni di burrascoso rapporto.
Una ragione forte ci deve comunque essere, se il megacollezionista e mecenate inglese Charles Saatchi decide di privarsi di una cinquantina delle opere più importanti – quelle di grandi dimensioni – della sua raccolta. Il prossimo 17 ottobre infatti, nel pieno della Frieze week di Londra, sarà Christie’s a battere all’asta capolavori di Tracey Emin, David Altmejd, Berlinde de Bruyckere, Karla Black e molti degli artisti più vicini al guru del contemporaneo. C’è da immaginare che comunque Nigella presterà attenzione ai risultati…

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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