Jeff Koons, Cindy Sherman e Chuck Close si schierano per Hillary. Ultimissime dall’Election Day USA

Sono moltissimi gli artisti che si sono schierati dalla parte della candidata democratica. Che ha sempre di contro sostenuto il mondo dell’arte e della cultura, sia quando era First Lady che Senatore

Scatta il fotofinish per l’election day americano. Nel frattempo sono tantissimi gli artisti che continuano a schierarsi a favore di Hillary Clinton, l’aspirante presidente che ha scatenato una mobilitazione di massa in suo favore da parte del mondo dell’arte. Mentre, come commenta Carey Dunne sul blog Hyperallergic, il candidato repubblicano, il magnate Donald Trump, non è stato oggetto di endorsement da nessun artista importante e riconosciuto. Pochi giorni fa avevamo raccontato della campagna in animazione costruita da Jenny Holzer pro Hillary, e meno recentemente dell’asta di raccolta fondi da Larry Gagosian per l’ex Segretario di Stato. Nel frattempo vi avevamo raccontato della valanga di gadget contro-Trump che il mondo del design ha partorito per sensibilizzare i più giovani. Il mondo del design conta inoltre Michael Bierut di Pentagram che ha realizzato il logo per la campagna e una serie di fantastiche spillette con Paula Scher.

JENNY, JEFF E GLI ALTRI
Sono moltissimi gli artisti che si sono esposti a favore di Hillary, da Carrie Mae Weems, il cui video che potete cliccare qui è un chiaro endorsement alla candidata democratica, a Laura Parnes, con il video I’m with her, fino a Deborah Kass. Si sono schierati anche Chuck Close, Barbara Kruger e Cindy Sherman. Favorevole a Hillary, in una intervista a Monopol anche Jeff Koons ha recentemente dichiarato che la Clinton è una candidata perfetta, che ha sempre sostenuto il mondo dell’arte e una persona brillante. Effettivamente, ricorda la Dunne, Hillary Clinton ha vinto nel 1999 il premio The Americans for the Arts’ National Arts Award per il ruolo svolto mentre era First Lady. Ha peraltro inaugurato il Save America’s Treasures, un programma federale per preservare i monumenti e gli edifici con valore storico, le opere d’arte, i documenti e così via. Ha lavorato per l’apertura del Museo di Storia e Cultura Afroamericana, e quello dedicato alla Storia delle Donne, nonché del Museo Nazionale della Comunità Latina in America (la comunità latinoamericana sostiene infatti fortemente la candidata). Questo curriculum le ha valso il grande sostegno che il mondo della cultura le sta adesso ritornando. E che a Donald Trump questa notte mancherà.

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Redazione

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