Viaggio nelle biennali del mondo dalla Cina alla Corea del Sud, passando per Biarritz. Il calendario dell’estate

Dalla Cina, alla Corea, per tornare in Europa: itinerario scelto delle Biennali estive. Da grandi contenitori, ad appuntamenti fortemente caratterizzati da temi impegnati. Ecco come cambia (ancora) lo scenario delle kermesse internazionali...

Nuove biennali aprono nel mondo. Si arricchisce ulteriormente il calendario, e con esso le fatiche degli art-trotter, delle manifestazioni ricorrenti a carattere internazionale. Ogni paese vuole la sua mostra, in un panorama sempre più congestionato di appuntamenti che avevano conosciuto, dopo la sbornia degli anni ’90, una temporanea decadenza del format nei primi anni zero. Fino ad oggi: in un mondo, infatti, sempre più delimitato da frontiere, chiuso, saturo, globale (si può ancora dire così?), la “biennale” torna alla ribalta – tuttavia – con caratteristiche inedite e differenti dal grande contenitore che era due decenni fa e con una miriade di nuovi appuntamenti. In Cina, ad esempio, inaugura a settembre la prima biennale del MoCA Yinchaun, curata da Bose Krishnamachari, un esperto del settore, tanto da aver co-fondato l’appuntamento analogo di Kochi-Muziris. Sotto il titolo For an Image, Faster Than Light saranno in mostra artisti quali Ai Wei Wei, Anish Kapoor, Santiago Sierra, Robert Montgomery, Ivan Navarro tra gli altri.

TRA FRANCIA E PAESI BASCHI
Ad agosto tocca invece a La Littorale. Non è una prima edizione questa per la biennale che si tiene ad Anglet, a pochi chilometri dalla splendida Biarritz, dislocata in vari paesi della costa, come dice il nome stesso. Siamo alla sesta edizione  diretta quest’anno da Paul Ardenne, scrittore e storico dell’arte.
Il tema della frontiera e degli spazi sociali e politici che si rispecchiano nei luoghi geografici ritorna anche in questo progetto, che aprirà il 26 agosto e si terrà fino a novembre, esponendo opere monumentali in location emblematiche come La Barre, il parco ecologico di Izadia, la banchina e gli spazi verdi e La Chambre D’Amour. Gli artisti, scelti da una giuria internazionale sono: Art nOmad, Conrad Bakker, Benedetto Bufalino, Shaun Gladwell,  Joanna Malinovska – CT Jasper, Andrea Mastrovito, Robert Montgomery, Rachel Labastie, Fabrice Langlade, Lucy & Jorge Orta, Laurent Perbos, Kemal Tufan.

Okin Collective, Operation-For Something Black and Hot (still), 2012. Video

Okin Collective, Operation-For Something Black and Hot (still), 2012. Video

LE STORICHE, IN COREA
E mentre nuovi, affascinanti appuntamenti aprono all’orizzonte, le “storiche” sono in vena di annunci. La Biennale di Gwangju in Corea del Sud rivela infatti i nomi degli artisti che parteciperanno alla undicesima edizione a cura quest’anno di Binna Choi, Margarida Mendes, Michelle Wong, Maria Lind e Azar Mahmoudian. Anche qui si inaugura a settembre e il tema è ecologico, The Eight Climate (What Does Art Do?), con un invito agli artisti a prendere coscienza e a far sentire la propria voce.

Santa Nastro

www.gwangjubiennale.org
http://www.lalittorale.anglet.fr/
www.moca-yinchuan.com

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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