Performance, architettura e spazi urbani. Tra le officine in disuso e le imprese del Villaggio Artigiano di Modena Ovest arriva l’ottava edizione del Festival Periferico. In programma anche una lecture di Heiner Goebbles

Otto performances site specific, incontri, lecture, installazioni e azioni sceniche, video e suggestioni sonore con artisti da tutta Europa: organizzato e curato dall’Associazione Amigdala, Periferico, Futuro Antenato prende vita dal 27 al 29 maggio a OvestLab, lo spazio destinato alla riflessione tra cittadini, residenti e operatori economici nato con l’obiettivo di maturare ipotesi di riuso […]

Otto performances site specific, incontri, lecture, installazioni e azioni sceniche, video e suggestioni sonore con artisti da tutta Europa: organizzato e curato dall’Associazione Amigdala, Periferico, Futuro Antenato prende vita dal 27 al 29 maggio a OvestLab, lo spazio destinato alla riflessione tra cittadini, residenti e operatori economici nato con l’obiettivo di maturare ipotesi di riuso e riqualificazione del quadrante ovest di Modena.
Il Festival, che si propone, secondo le parole dei curatori Federica Rocchi, Gabriele dalla Barba, Meike Clarelli, Sara Garagliani e Davide Cristiani come “una riflessione sul rapporto tra caduta e creazione, tra l’estinguersi e il destino futuro di quei luoghi in cui il vissuto si mescola ancora alle cose, e continua a domandare d’esserci”, si articolerà in una pluralità di luoghi: officine, strade, binari dismessi.

ARTE ARTIGIANATO E RIFLESSIONE FILOSOFICA
Futuro Antenato pone al centro la stretta relazione tra arte e artigianato, ma anche “domande sul legame tra memoria e cambiamento, attraverso l’estinzione di un modo di produzione economico che è anche trasformazione antropologica di un territorio”.
In programma atti performativi e di pensiero di Márcia Lança, Kaja Lorenci e Ivan Mijačević, Lucilla Galeazzi, Antonio Panzuto, Collettivo Jennifer Rosa, Amigdala, Giannalberto De Filippis e Michal Mualem, Maurizio Lupinelli, Beatrice Schiros, Andrea Ponso. E Landscape plays in urban spaces, una lecture di Heiner Goebbels (artista poliedrico, direttore artistico della Ruhrtriennale dal 2012 al 2014 e vincitore del premio Franco Quadri 2015) sulla ”estetica dell’assenza” nelle arti performative contemporanee: una buona occasione per attraversare alcune sue esperienze realizzate in dialogo con il patrimonio industriale non solo tedesco.

-Michele Pascarella

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Michele Pascarella

Michele Pascarella

Dal 1992 si occupa di teatro contemporaneo e tecniche di narrazione sotto la guida di noti maestri ravennati. Dal 2010 è studioso di arti performative, interessandosi in particolare delle rivoluzioni del Novecento e delle contaminazioni fra le diverse pratiche artistiche.

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