Nuova opera d’arte per Castel Sant’Elmo: vince il concorso l’artista Paolo Puddu. Che entra nella collezione del museo napoletano

È stato l’artista partenopeo Paolo Puddu, classe 1986, con l’opera Follow the shape a vincere la quinta edizione di Un’Opera per il Castello, il concorso che premia opere site specific per la collezione permanente di Castel Sant’Elmo a Napoli. Quest’anno il tema del bando era Uno sguardo altrove. Relazioni e incontri, dedicato al ruolo dello […]

È stato l’artista partenopeo Paolo Puddu, classe 1986, con l’opera Follow the shape a vincere la quinta edizione di Un’Opera per il Castello, il concorso che premia opere site specific per la collezione permanente di Castel Sant’Elmo a Napoli. Quest’anno il tema del bando era Uno sguardo altrove. Relazioni e incontri, dedicato al ruolo dello spazio espositivo – inteso come fulcro di una rete di ‘connessioni’ – e luogo geograficamente e morfologicamente privilegiato, dal quale osservare e collegare visivamente e idealmente tutti i musei del Polo, fino ai castelli di Baia e di Montesarchio e  alle tre Certose di San Martino, Capri e Padula.
Come previsto dal bando sono stati selezionati anche i 10 finalisti – Ciro Chianese con Radici della terra; Cristina Cusani  con ψευδοραμα (pseudorama); Niccolò De Napoli con Lightness Device; Marco Donisi con N.aif; Flaviano Esposito con Stormi; Gruppo Orizzontale con Quattro di maggio; Stefan Nestoroski con Ciù-Ciù; Marco Pasquale Rossetti con Sans timbre ni marteau; Irene Russo con I blu di Napoli; Virginia Zanetti  con Cerca&Illumina/Search&Light up – le cui biografie andranno a comporre il catalogo che sarà presentato nel corso di un evento espositivo finale con l’opera vincitrice, acquisita dal Polo museale della Campania.

(DE)SCRIVERE IL TERRITORIO
Puddu è riuscito con la sua opera – che fa uso della scrittura braille,  in un trasferimento dell’esperienza da visiva a tattile – a centrare il tema, creando una relazione inedita tra il castello e il territorio circostante: sul corrimano dei camminamenti che circoscrivono la Piazza d’Armi, l’artista ha “tradotto” in braille brevi testi dedicati a Napoli da poeti e scrittori, suggerendo la possibilità di un paesaggio “emozionale”, piuttosto che di una mera descrizione. Così ha convinto la giuria composta da Mariella Utili, Direttore del Polo museale della Campania e Presidente della Giuria; Anna Maria Romano, Direttore di Castel Sant’Elmo e Responsabile del procedimento; Angela Tecce, Direttore del Polo Museale della Calabria; Carolina Italiano, Rappresentante della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane; Giuseppe Gaeta, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli; Renata Caragliano, critica d’arte del quotidiano Repubblica; Massimiliano Tonelli, Direttore Editoriale di Artribune; Luigi Ratclif, Segretario Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani; Monica Coretti, collezionista; Umberto Raucci e Carlo Santamaria, galleristi; Mario Francesco Simeone, storico dell’arte e corrispondente.

www.polomusealecampania.beniculturali.it/

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