Dal Museo Maxxi di Roma al Grand Palais di Parigi, il serpente di Huang Yong Ping è protagonista di Monumenta 2016. Ecco il trailer della mostra

“Il progetto di Huang Yong è veramente “imperiale”. Amplificando la figura maestosa di un serpente che viaggia intorno al mondo, includendo il Maxxi nel suo tragitto, questo progetto ci risveglia con il suo potere epico e sublime. Ci mette in guardia in questo periodo di globalizzazione, con la sua essenza neoimperialista”. A parlare è Hou […]

“Il progetto di Huang Yong è veramente “imperiale”. Amplificando la figura maestosa di un serpente che viaggia intorno al mondo, includendo il Maxxi nel suo tragitto, questo progetto ci risveglia con il suo potere epico e sublime. Ci mette in guardia in questo periodo di globalizzazione, con la sua essenza neoimperialista”. A parlare è Hou Hanru, direttore artistico del Museo Maxxi di Roma che commenta la decisione del Grand Palais di affidare a Huang Yong Ping l’edizione 2016 di Monumenta. Nata nel 2007 per volere del Ministero della Cultura e della Comunicazione, insieme al CNAP e al Grand Palais, Monumenta si è svolta annualmente fino al 2014 anno in cui si è deciso di darle una conformazione biennale. Il progetto offre ad un artista contemporaneo l’opportunità di intervenire con una installazione monumentale in uno spazio di quasi 14.000 mq (altezza massima 45m). Il primo artista ad inaugurare la serie fu Anselm Kiefer con Chute d’etoils che attirò al tempo quasi 140.000 visitatori.

UN SERPENTE VIAGGIATORE
L’artista franco cinese che ha occupato gli spazi del museo romano con lo scheletro di un serpente lungo 30 metri in occasione della mostra personale Bâton Serpent che si è chiusa lo scorso 24 maggio 2015, è protagonista dell’appuntamento parigino con una nuova opera.
Si chiama Empires e ha ancora come tema un monumentale serpente, zigzagante tra container, coronato da un bicorno di Napoleone, uguale a quello della collezione del Musée de l’Armée.
Huang Yong Ping è uno dei più famosi artisti d’avanguardia cinesi. Nato a Xiamen nel 1954 è balzato agli onori della cronaca per le sue opere controverse ed irriverenti negli anni ’80. La sua mostra per la “navata” del Grand Palais è cominciata ieri 8 maggio e si concluderà il 18 giugno, seguendo le installazioni già realizzate da Anselm Kiefer, Richard Serra, Christian Boltanski, Anish Kapoor, Daniel Buren e i coniugi Kabakov. Ecco il trailer della sua installazione on show a Parigi.

http://www.grandpalais.fr/

 

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