Milano Updates: la prima di Massimo De Carlo a Palazzo Belgioioso. Ecco le immagini della personale di Rudolf Stingel che inaugura la nuova sede

Dopo la recente inaugurazione della sede di Hong Kong, Massimo De Carlo si instaura definitivamente nei saloni al piano nobile di Palazzo Belgioioso, realizzato dall’architetto Giuseppe Piermarini, a qualche decina di metri da Piazza alla Scala. Una biblioteca del palazzo, affacciata all’interno del secondo cortile dell’edificio, una sala imponente, dai muri spessi, dominata da due […]

Dopo la recente inaugurazione della sede di Hong Kong, Massimo De Carlo si instaura definitivamente nei saloni al piano nobile di Palazzo Belgioioso, realizzato dall’architetto Giuseppe Piermarini, a qualche decina di metri da Piazza alla Scala. Una biblioteca del palazzo, affacciata all’interno del secondo cortile dell’edificio, una sala imponente, dai muri spessi, dominata da due grandi lampadari, tra stucchi e decorazioni d’epoca. Lateralmente a quel che Rudolf Stingel ha trasformato in una spianata di velluto vinaccia, sono state adibite stanze più piccole, ma non meno decorate, a possibili focus project, oppure, in minima parte allo staff. Sebbene le finestre larghe e antiche, così come le volte a botte e i decori degli ambienti sembrino provocare un effetto visivo netto, una contraddizione in termini tra antico e contemporaneo, il paradosso, il cortocircuito con la sede di Lambrate non è cercato. È voluto. De Carlo, in una recente intervista rilasciata ad Hong Kong ha affermato che il primo piano di Palazzo Belgioioso è stato pensato come un luogo contemplativo, nel quale riflettere. Azione, o ambizione alla quale l’arte contemporanea necessita fortemente di aspirare.

UN NUOVO INCUBATORE DI RICERCA
Nulla di meglio, dunque, che continuare a crescere come una tra le più potenti gallerie al mondo, regalandosi una sede posta proprio di fronte a Casa Manzoni. Con tanto di targa in ottone all’ingresso e un ospite, il primo di una lunga programmazione, Stingel, che dopo l’estesa mostra a Palazzo Grassi (2013), ritrova un nuovo contenitore antico da inondare, con un progetto concepito appositamente. Intervento a terra e un dipinto. I collezionisti, ormai poco avvezzi a visitare la sede, all’apparenza sempre più distante, di via Ventura, ora non avranno più scuse, e potranno vivere una nuova esperienza straniante della contemporaneità. Una dimora accessibile e dall’eleganza settecentesca, uno spazio che dopo dodici anni di colonizzazione sperimentale di via Ventura, diventerà, per De Carlo, un nuovo incubatore di ricerca, a pieno titolo. A qualche passo da Palazzo Marino. Sebbene il tessuto della provincia, per il contemporaneo, sembra essere diventato nuovo terreno fertile, il gallerista , si spinge nel cuore della città, ben consapevole del fatto che Lambrate potrà essere usato in assonanza, rispetto a Palazzo Belgioioso – dunque presentando lo stesso artista con due progetti allestitivi differenti – oppure inaugurando due mostre dal carattere completamente diverso. Ma per saperne di più, ora si dovrà attendere la terza settimana di settembre.

– Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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