La francese Christine Macel curerà la Biennale Arte di Venezia nel 2017. Confermato l’opening anticipato: inaugurazione il 13 maggio

“Il problema che si pone oggi è quello di ridefinire una cultura comune, materiale e spirituale, una ‘coscienza mediterranea’ in mancanza di un’unità politica, economica o religiosa”. Pur essendo focalizzate sull’area mediterranea, visto che si trattava di un estratto dal catalogo della mostra Nel Mezzo del Mezzo. Arte contemporanea nel Mediterraneo, da lei curata a […]

Il problema che si pone oggi è quello di ridefinire una cultura comune, materiale e spirituale, una ‘coscienza mediterranea’ in mancanza di un’unità politica, economica o religiosa”. Pur essendo focalizzate sull’area mediterranea, visto che si trattava di un estratto dal catalogo della mostra Nel Mezzo del Mezzo. Arte contemporanea nel Mediterraneo, da lei curata a Palermo assieme a Marco Bazzini e Bartomeu Marí, queste parole che Artribune pubblicava nel novembre scorso contribuiscono a far luce sull’approccio adottato da Christine Macel, appena annunciata dalla Biennale di Venezia come curatrice della 57. Esposizione Internazionale d’Arte del 2017. “Dopo una Biennale Arte diretta da Okwui Enwezor incentrata sul tema delle fratture e delle divisioni che pervadono il mondo, e da una constatazione del tempo presente come age of anxiety”, ha commentato il Presidente Paolo Baratta, “la Biennale trova in Christine Macel una curatrice protesa a valorizzare il grande ruolo che gli artisti hanno nell’inventare i loro universi e nel riverberare generosa vitalità nel mondo che viviamo. La sua esperienza al Dipartimento della ‘Création contemporaine et prospective’ del Centre Pompidou di Parigi, la trova da tempo in un punto di osservazione quanto mai ricco di potenziale per l’individuazione di nuove energie dalle varie parti del mondo”.

ANCORA UN FRANCESE, 22 ANNI DOPO JEAN CLAIR
Chi è dunque la nuova direttrice? Curatore capo dal 2000 del Musée national d’art moderne – Centre Pompidou di Parigi, è stata curatrice del Padiglione Francese alla Biennale Arte 2013 (Anri Sala) e del Padiglione Belga alla Biennale Arte 2007 (Eric Duyckaerts). Al Beaubourg ha curato diverse mostre personali, tra cui quelle di Raymond Hains, Sophie Calle, Philippe Parreno, Gabriel Orozco. Oltre agli impegni biennaleschi – nel 2011 è stata membro della Giuria Internazionale nell’edizione curata da Bice Curiger – e alla mostra palermitana cui accennavamo sopra, in Italia la si è vista coinvolta nel 2011 da Artissima, come membro del Comitato curatoriale internazionale della sezione Back to the future assieme a Massimiliano Gioni. Qualche riflessione? Ancora un direttore straniero, dopo il nigeriano Enwezor e il solo anagraficamente italiano Gioni. E si tratta di un ritorno alla guida della Biennale di un francese dopo 22 anni, ovvero da quando nel 1995 l’edizione del centenario fu affidata a Jean Clair. Poi c’è la questione delle date: la Biennale Arte si terrà dal 13 maggio al 26 novembre 2017, con una vernice prevista per 10, 11 e 12 maggio. Se l’anticipo rispetto alla ormai storica collocazione a inizio giugno, nel 2015 era stato dettato dalla concomitanza con il via all’Expo di Milano, evidentemente l’esperimento è risultato virtuoso, tanto da essere replicato ora senza contingenze a motivarlo…

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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