Al via Inner Spaces a Milano. La rassegna di elettronica e arte audiovisiva a cura di S/V/N/ (Savana) e San Fedele Musica: con due film di Terrence Malick tra gli eventi collaterali

Da qualche anno, precisamente dal 2012, si svolge a Milano una rassegna dedicata a forme trasversali di ricerca e sperimentazione sonora e musicale: S/V/N/ (Savana) che dall’anno scorso presenta, in collaborazione con San Fedele Musica, Inner_Spaces – Scenari sonori a più dimensioni: un mix di musica elettronica e arte audiovisiva, con performance dal vivo, che […]

Da qualche anno, precisamente dal 2012, si svolge a Milano una rassegna dedicata a forme trasversali di ricerca e sperimentazione sonora e musicale: S/V/N/ (Savana) che dall’anno scorso presenta, in collaborazione con San Fedele Musica, Inner_Spaces – Scenari sonori a più dimensioni: un mix di musica elettronica e arte audiovisiva, con performance dal vivo, che coinvolge alcuni tra i principali esponenti della ricerca elettronica contemporanea. La location è sempre l’Auditorium San Fedele di Milano, unica sala in Italia dotata dell’Acusmonium, un’orchestra di altoparlanti che consente un’esperienza d’ascolto “a più dimensioni”, spazializzata e sinfonica, ben diversa da quella “frontale” normalmente in uso in ambito concertistico e di clubbing. Il programma di Inner_Spaces 2016 si articola in cinque appuntamenti mensili, dal 25 gennaio al 14 maggio, e tre eventi collaterali speciali (come i due grandi film di Terrence Malick proposti per la prima volta con la spazializzazione live dell’acusmonium). Alle re-interpretazioni di opere storiche del repertorio elettronico si affiancano produzioni e performance live realizzate da artisti italiani e stranieri di fama internazionale.

C’È ANCHE LA PREMIERE DI SYN DEL COLLETTIVO MILANESE OTOLAB
Si comincia lunedì 25 gennaio alle ore 21 con due rielaborazioni: Riverrun (1986) del canadese Barry Truax che, al tradizionale metodo generativo di composizione, ha associato la metafora del fiume, ripresa dal Finnegans Wake di James Joyce; e De Natura Sonorum (1975) del pioniere francese della musica acusmatica Bernard Parmégiani, con l’interazione visiva in videomapping dell’artista multimediale australiano Andrew Quinn che ripercorre, nella sua caleidoscopica formazione, l’origine del mondo dei suoni. Tra i vari appuntamenti, da segnalare la premiere di sYn, un nuovo progetto audiovisivo del collettivo milanese Otolab (22 febbraio); la musica elettroacustica di Nicola Ratti e Giuseppe Ielasi con il progetto Bellow e quella elettronica del raster-noton Robert Lippok (14 marzo); le esecuzioni dei direttori di due fra le più rappresentative istituzioni europee in ambito acusmatico ed elettroacustico: il GRM di Parigi e l’EMS di Stoccolma (11 aprile); l’esibizione condivisa di due figure cardine del minimalismo contemporaneo: il chitarrista e improvvisatore australiano Oren Ambarchi e il tedesco Thomas Brinkmann, fra i primi ad aver indagato gli elementi costitutivi della techno, astraendoli in studi su pattern, ritmo e suono (2 maggio).

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