Premio Napoli 2015. Lezione-concerto di Roberto Paci Dalò all’Accademia di Belle Arti: con le voci remixate di Cage e Stratos

Prosegue il ciclo di appuntamenti con la città dei vincitori del Premio Napoli 2015. Dopo la slavista Serena Vitale sarà il compositore, regista e artista visivo Roberto Paci Dalò ad animare gli incontri pubblici che scandiscono il percorso di avvicinamento alla cerimonia di consegna del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana in […]

Prosegue il ciclo di appuntamenti con la città dei vincitori del Premio Napoli 2015. Dopo la slavista Serena Vitale sarà il compositore, regista e artista visivo Roberto Paci Dalò ad animare gli incontri pubblici che scandiscono il percorso di avvicinamento alla cerimonia di consegna del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana in programma venerdì 11 dicembre 2015 all’Auditorium della Rai di Napoli. La seconda tappa di incontri vede Paci Dalò impegnato mercoledì 11 novembre in una lezione/concerto all’Accademia di Belle Arti di Napoli e in un incontro al Museo Hermann Nitsch; giovedì 12 novembre sarà la volta, invece, di un appuntamento con i detenuti del Centro Penitenziario di Secondigliano.

COMPUTER, MICROFONI, SINTETIZZATORI MODULARI E STRUMENTI ACUSTICI
Grazie all’ausilio di computer, microfoni, sintetizzatori modulari e strumenti acustici, ogni evento sarà registrato e farà da spunto per la costruzione di suoni ispirati dagli spazi visitati dall’artista. “Gli incontri per il Premio Napoli – spiega Paci Dalò – vertono sulla parola chiave ‘voce’ e in particolare il suo rapporto con scrittura, oralità, radiofonia e suono in relazione alle tecnologie. Voce in quanto parte più nuda del nostro corpo. Differentemente dalla banalità della nudità del corpo, quella della voce – della grana della voce – ci permette di avvicinarci all’intimità di una persona in maniera ben più radicale. Il ‘ritratto acustico’ di una persona che passa quindi dalla voce messa a nudo, dilatata, moltiplicata, remixata”. E a proposito del rapporto tra voci e spazi visitati, precisa: “Negli incontri mi avvalgo anche di macchine e tecnologie che uso nel corso della conversazione con i partecipanti. Così facendo posso parlare e allo stesso tempo costruire suoni in tempo reale sfruttando anche le tipologie degli spazi in cui mi trovo”. Come in un work in progress, il compositore lavorerà in modo tale da avere una progressione, un trittico acustico che sfocerà in un’unica opera, una composizione a disposizione di tutti e ascoltabile on-line (gli eventi saranno registrati e remixati dall’artista e daranno vita ad una traccia di musica elettronica liberamente ascoltabile in rete sul sito www.premionapoli.it).

VOCI DI JOHN CAGE, CARMELO BENE, HEINER MÜLLER E DEMETRIO STRATOS
Appaiono anche voci iconiche – prosegue Paci Dalò – come quelle di persone per me importanti, tra gli altri, John Cage, Carmelo Bene, Heiner Müller e Demetrio Stratos. Questo è un anno speciale per me”, conclude, “festeggio i 30 anni dalla creazione di Giardini Pensili (il gruppo nato nel 1985 col quale presento tutto il mio lavoro) e i vent’anni di Radio Lada (la pionieristica web radio creata nel 1995). Le voci di questi incontri a Napoli sono state generate anche grazie a questi progetti”. Dopo Serena Vitale e Roberto Paci Dalò a confrontarsi con il pubblico partenopeo sarà Bianca Pitzorno con un doppio incontro alla Fondazione Quartieri Spagnoli “Foqus” e una lezione con gli ospiti della Casa circondariale di Poggioreale, mentre Paolo Poli farà tappa al Carcere di Secondigliano il 10 dicembre. Appuntamenti, come segnato in apertura, che fanno da prologo alla cerimonia finale in programma il prossimo 11 dicembre all’Auditorium della Rai di Napoli.

Paolo Tarsi

www.premionapoli.it

John Cage per Roberto Paci Dalò

John Cage per Roberto Paci Dalò

 

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Paolo Tarsi

Paolo Tarsi

Musicologo e compositore, dal 2010 fa parte del collettivo Argo con cui prende parte alla pubblicazione di una serie di romanzi collettivi. Suoi studi sono apparsi su riviste specialistiche e rivolgono particolare attenzione alla musica del secondo Novecento, ai rapporti…

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