Italiani in trasferta. La prima volta di Gea Casolaro in America Latina. Una mostra a Lima dopo una residenza. Sguardi, viaggi, relazioni

Giusto il tempo di alzare gli occhi. Incrociare quelli di qualcun altro, accorgersi di un dettaglio, misurare una distanza e trasformarla in prossimità. Capovolgendone il senso, con uno sguardo prima che coi gesti o le parole. Gea Casolaro intitola la sua prima mostra personale in America Latina – ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lima […]

Giusto il tempo di alzare gli occhi. Incrociare quelli di qualcun altro, accorgersi di un dettaglio, misurare una distanza e trasformarla in prossimità. Capovolgendone il senso, con uno sguardo prima che coi gesti o le parole. Gea Casolaro intitola la sua prima mostra personale in America Latina – ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lima – “El tiempo de alzar los ojos”. Che poi è anche il titolo dal progetto realizzato con un gruppo di studenti del Centro de la Imagen, proprio durante la sua residenza in loco.
In mostra, fino al 27 novembre, ci sono opere realizzate nel corso degli ultimi dieci anni, un piccolo compendio di forme ed attitudini, in cui ritrovare il modo tutto speciale in cui l‘artista intesse, fra viaggi, meditazioni, letture, scritture, folgorazioni, le sue relazioni col mondo, con i luoghi, con le persone.

Gea Casolaro, South, 2008-10

Gea Casolaro, South, 2008-10

Un fatto di sguardi, innanzitutto, come si diceva. Paradigmatico, in tal senso, Regards Croisés (2010), istantanee tra la folla, nel flusso di indifferenza metropolitana, cogliendo quelle epifanie rapide fatte di incroci, di improvvise empatie, di seduzioni, interrogazioni, riflessi, conquiste. Oppure Regards temporaires sur Paris (2014), narrazione per immagini composta da scatti autobiografici, raccolti girovagando per Parigi: un’opera aperta che il pubblico poteva smontare e rimontare, spostando i tasselli e riscrivendo ad ogni giro un’altra visione della città.
Altre visioni ed altri punti di fuga, come in South (2008-10): splendidi paesaggi-cartolina, fotografati in Nuova Zelanda e capovolti, suggerendo tutta la bellezza e la responsabilità di una prospettiva scomoda.
C’è tanto di lei, in questa mostra. Una selezione di lavori coerente ed eloquente, con cui Gea Casolaro si racconta a un pubblico nuovo. Incrociandone gli sguardi. E prendendone vigore.

– Helga Marsala

Gea Casolaro, El tiempo de alzar los ojos
fino al 27 novembre 2015
Istituto Italiano di Cultura di Lima
www.iiclima.esteri.it

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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