Tre giorni d’arte urbana al Trullo, quartiere popolare romano. Il Festival Internazionale di Poesia di Strada raduna street artist, poeti, musicisti. Riqualificando con l’autoproduzione

Quando un  quartiere di periferia diventa esempio concreto di (auto) riqualificazione, tra resistenza, spirito creativo e vocazione indipendente. Al Trullo, là dove anni or sono nacque un gruppo di giovani Poeti metropolitani, là dove i versi, il colore e la cura degli spazi comuni hanno contrastato il vizio del degrado, fioriscono buone pratiche e attività […]

Quando un  quartiere di periferia diventa esempio concreto di (auto) riqualificazione, tra resistenza, spirito creativo e vocazione indipendente. Al Trullo, là dove anni or sono nacque un gruppo di giovani Poeti metropolitani, là dove i versi, il colore e la cura degli spazi comuni hanno contrastato il vizio del degrado, fioriscono buone pratiche e attività culturali, esportate anche oltre i confini del borgo: i Pittori Anonimi del Trullo – piccolo team di cittadini di mezza età, guidato da Mario D’Amico e poi allargatosi con continue adesioni – ultimamente vanno spesso nelle scuole di Roma, invitati ad esportare il loro modello. Ovvero: muri da reinventare, coinvolgendo i bambini e cancellando il grigiore di edifici anonimi.
L’ultima sfida per il Trullo è un evento impegnativo, spalmato su tre giorni: dal 16 al 18 ottobre il Festival Internazionale di Poesia di Strada, dopo Milano (2013) e Genova (2014), approda proprio in questo angolo della Capitale. Organizzato dai Poeti der Trullo, Poesie Pop Corn, lo street artist Solo e i Pittori Anonimi, col sostegno del Municipio XI, il festival parte dalla street poetry per allargarsi alla musica e all’arte urbana, sempre secondo una logica di coinvolgimento dal basso, autoproduzione e diffusione capillare. “Viandanti”, il tema scelto per questa edizione, riporta all’attualità scottante delle migrazioni – che in tante periferie d’Italia si è velato di accenti inquietanti – e in generale alla condizione di chi, per scelta o per urgenza, si sposta sulle tracce di un’altra possibilità.

Il logo dei Poeti der Trullo

Il logo dei Poeti der Trullo

Fra reading poetici, nuovi murales, interventi pittorici sulle saracinesche dei negozi, concerti e versi disseminati per le strade, il quartiere per tre giorni punta  a diventare luogo di ritrovo, laboratorio sociale e spazio di ricerca artistica. Dipingeranno sui muri del Trullo: Solo, Bol23, Diamond, Gomez, GRNDR, Marco Tarascio Moby Dick, Marcy, Mr. Klevra, Piger, Sugar Kane; tra i poeti di strada ci sono invece Ivan, Poeta del Nulla, Mister Caos, Ste-Marta,Tempi DiVersi. Infine, musica a pioggia, con band della scena romana e non solo, fra hip-hop, indie, rock – da Mildred Pierce Band a Giulia Anania Trio – fino alle special guest di sabato sera: Colle der Fomento e Alessandro Pieravanti de Il Muro del Canto. Coi proventi dei biglietti si sostiene il festival, ma soprattutto si difende un’idea: l’arte urbana come risposta alla marginalità e come alternativa a tutto quel portato negativo connesso al disagio sociale. Una risposta energica, produttiva, oltre il disfattismo e la rabbia diffusa.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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