Che c’è da vedere in città durante ArtVerona? Tante mostre in tante immagini, nel segno di Emilio Salgari e delle collezioni private

“È quel che manca in tanti altri Paesi”, ci dice il direttore di un importante museo del nord-est. “A Miami o Dubai non puoi agganciare la fiera ad eventi che fanno scoprire i tesori della città, semplicemente perché non esistono”. Così fa invece anche ArtVerona – mentre smetterà di farlo, in maniera non troppo comprensibile, […]

È quel che manca in tanti altri Paesi”, ci dice il direttore di un importante museo del nord-est. “A Miami o Dubai non puoi agganciare la fiera ad eventi che fanno scoprire i tesori della città, semplicemente perché non esistono”. Così fa invece anche ArtVerona – mentre smetterà di farlo, in maniera non troppo comprensibile, Torino con Artissima. E così, nella città scaligera, si ha modo di visitare il Museo Lapidario Maffeiano, gioiellino che ospita per l’occasione Il tesoro misterioso (Emilio Salgari fa da fil rouge quest’anno) di Herbert Hamak, per le cure di Hélène de Franchis e Paola Marini. Com’è noto, la prima è la fondatrice dello Studio la Città che ha sede proprio a Verona e che in questi giorni ha sulle pareti due solo show di Victoria Stoian e Michael Najjar. In fiera però non hanno stand. Pochi passi e si arriva al Museo di Castelvecchio, location eccezionale che conserva opere di uguale livello, a cui si mescolano – fino al 13 dicembre – altre opere, contemporanee però, provenienti dalla Collezione Stellatelli. E poi c’è il vecchio-nuovo AMO – Arena Museo Opera, che in alcune sue sale ospita invece una serie di scatti provenienti dalla Collezione Milesi, in una mostra dal titolo La regina dei Caraibi, realizzata in partnership con PhotoArtVerona e curata da Andrea Bruciati. Un’idea ve la diamo qui sotto, con la consueta gallery. Infine, benché non sia comprensa nel programma ufficiale della fiera, merita senz’altro una visita la mostra La sottile linea del tempo, allestita in un altro luogo notevolissimo, il Museo Miniscalchi Erizzo. Anche qui la formula è quella della mescolanza e del dialogo fra antico e contemporaneo, e protagoniste sono stavolta le opere della Collezione AGI, ovvero di Anna e Giorgio Fasol.

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/48692/herbert-hamak-il-tesoro-misterioso/
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/47167/michael-najjar-victoria-stoian/
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/48761/le-meraviglie-del-2000/
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/48691/la-regina-dei-caraibi/
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/48570/la-sottile-linea-del-tempo-opere-dalla-collezione-agi-verona/

 

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Redazione

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