Lo Strillone: l’Isis distrugge il Santuario di Bel di Palmira su La Stampa. E poi il degrado di Roma, Festivaletteratura a Mantova

L’inverno (e anche l’inferno) del patrimonio mondiale. Dopo aver raso al suolo con l’esplosivo il tempio di Baal Shamin, l’Isis avrebbe distrutto anche il Santuario di Bel (o Baal), considerato il più importante edificio religioso di Palmira, l’antica città alle porte del deserto siriano. Ne scrive La Stampa, secondo cui “il santuario, costruito nel I […]

L’inverno (e anche l’inferno) del patrimonio mondiale. Dopo aver raso al suolo con l’esplosivo il tempio di Baal Shamin, l’Isis avrebbe distrutto anche il Santuario di Bel (o Baal), considerato il più importante edificio religioso di Palmira, l’antica città alle porte del deserto siriano. Ne scrive La Stampa, secondo cui “il santuario, costruito nel I secolo dopo Cristo e dedicato al più importante dio fenicio, con un suo bellissimo colonnato, era in buone condizioni di conservazione, anche dopo i restauri compiuti sotto la gestione del sito da parte dell’archeologo Khaled al Asaad, il custode di Palmira decapitato dieci giorni fa dagli islamisti. Come con il tempio di Baal Shamin, secondo la ricostruzione di attivisti siriani che hanno dato la notizia, il Santuario è stato minato o e fatto esplodere. La distruzione sarebbe avvenuta il 25 agosto”.

Il degrado di Roma finisce sul El Pais. Il dorso romano de La Repubblica riporta che “il quotidiano iberico nel suo settimanale del sabato punta il dito contro il degrado della capitale d’Italia. ‘La caìda de Roma’ (‘La caduta di Roma’) è il titolo eloquente dell’articolo che segue a distanza di un mese quello del New York Times. La capitale d’Italia – si legge nell’articolo – non e mai stata un esempio di virtù. Da molti anni anche i visitatori più incompetenti si rendevano conto che i monumenti cadevano a pezzi, le strade erano sporche e piene di rifiuti, il trasporto pubblico un disastro, ai tassisti mancava solo la benda sull’occhio e la gamba di legno, pizzerie e ristoranti abusivi che invadevano lo spazio pubblico, forze dell’ordine le cui uniche mansioni sembravano passeggiare per strada e al massimo redarguire come un padre gentile chi trasformava le fontane del Bernini in piscine pubbliche o chi parcheggiava in zona vietata bloccando il traffico”. Dall’Islam all’Africa, dal teatro allo sport Centinaia di eventi coinvolgeranno la città. Quale? Mantova, dove si avvicina l’edizione 2015 del Festivaletteratura, cinque intensissimi giorni – da mercoledì 9 a domenica 13 settembre – che Il Giorno anticipa nei dettagli: “oltre oltre 350 eventi, tra gratuiti e a pagamento. Protagonisti i 357 ospiti (più di 70 stranieri), giunti da vicino e lontano per raccontarsi e confrontarsi con il pubblico come sempre foltissimo ed entusiasta sul tema chiave della 19esima edizione: la Scrittura e la ricerca sul linguaggio”.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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