Herzog & de Meuron vincono il RIBA Jencks Award 2015. “Capacità di innovare e di applicare interpretazioni uniche nella teoria e nella pratica architettonica”

Dopo Benedetta Tagliabue nel 2013, Rem Koolhaas nel 2012, Zaha Hadid nel 2006 e Peter Eisenman nel 2004, il Jencks Award, riconoscimento annuale conferito da RIBA – The Royal Institute of British Architects di Londra al progettista “che ha reso un significativo contributo sia alla teoria sia alla pratica architettonica contemporanea“, va a Herzog & […]

Dopo Benedetta Tagliabue nel 2013, Rem Koolhaas nel 2012, Zaha Hadid nel 2006 e Peter Eisenman nel 2004, il Jencks Award, riconoscimento annuale conferito da RIBA – The Royal Institute of British Architects di Londra al progettista “che ha reso un significativo contributo sia alla teoria sia alla pratica architettonica contemporanea“, va a Herzog & de Meuron. Il prossimo 29 ottobre, dunque, Londra ospiterà la cerimonia di consegna e la lecture del duo svizzero, già premiato con il Pritzker Architecture Prize nel 2001, con la RIBA Royal Gold Medal e con il Praemium Imperiale, entrambi nel 2007, e con la MCHAP – Crown Hall lo scorso anno. Ad indirizzare verso questa scelta la giuria, presieduta da David Gloster, RIBA Director of Education, e composta, tra gli altri, da Julia Peyton-Jones, Direttore Serpentine Galleries, e di Brett Steele, a capo della Architectural Association School of Architecture, i metodi innovativi messi in campi, con continuità, nei numerosi progetti dello studio, tra cui la TATE Modern a Londra, lo Stadio Nazionale di Pechino per le Olimpiadi del 2008, la Vitra haus all’interno del complesso Vitra a Weil am Rhein e più recentemente il Serpentine Gallery Pavilion, sviluppato con Ai Weiwei nel 2012 e lo Slow Food Pavilion per Expo Milano 2015.
Negli ultimi quattro decenni – ha dichiarato Stephen Hodder, presidente RIBA – il lavoro di Herzog & de Meuron ha rivelato una costante capacità di innovare e di applicare interpretazioni uniche nella teoria e nella pratica architettonica”. Fondato nel 1978 a Basilea da Jacques Herzog e Pierre de Meuron, cui si sono uniti nel corso degli anni altri tre senior partners, Christine Binswanger, Ascan Mergenthaler e Stefan Marbach, lo studio conta oggi sedi ad Amburgo, Londra, Madrid, New York e Hong Kong e un network di oltre quattrocento collaboratori di varie nazionalità; tra i progetti in progress si segnalano l’ampliamento del MKM Museum Küppersmühle, a Duisburg, in Germania, il cui completamento è atteso per il 2018, l’appena inaugurato stadio di Bordeaux e la controversa Triangle Tower, di recente approvata dalla municipalità parigina.

– Valentina Silvestrini

https://www.herzogdemeuron.com/

 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

Scopri di più