Carolyn Christov-Bakargiev rinuncia alla direzione di Castello di Rivoli e GAM? Nulla di fatto per la nomina a Torino

Ormai sembra di stare a guardare la 37esima serie di Dinasty in mash up con Beautiful. Perché nemmeno oggi, contrariamente a quanto annunciato, il nome è stato deciso. Lo scarno comunicato stampa diramato congiuntamente narra l’ormai notissima e stanca non-notizia delle 171 candidature e del comitato chiamato a scegliere (composto da Gabriella Belli, Bernard Blistène […]

Ormai sembra di stare a guardare la 37esima serie di Dinasty in mash up con Beautiful. Perché nemmeno oggi, contrariamente a quanto annunciato, il nome è stato deciso. Lo scarno comunicato stampa diramato congiuntamente narra l’ormai notissima e stanca non-notizia delle 171 candidature e del comitato chiamato a scegliere (composto da Gabriella Belli, Bernard Blistène e Francesco Manacorda). Scelta che però tutti si aspettavano per il pomeriggio di oggi 10 maggio, e invece di fatto si rimanda ancora a data da destinarsi. Come interpretare l’ulteriore posticipo? L’ipotesi più accreditata concerne, com’è ovvio, la superfavorita Carolyn Christov-Bakargiev (lo scriviamo sin da febbraio), la quale avrebbe comprensibilmente avanzato specifiche richieste, immaginiamo per colmare le enormi lacune del bando, dove non v’è alcun cenno né allo stipendio del neodirettore né – ben più grave – al budget della “superfondazione”. Va da sé che una professionista di quel calibro non voglia finire dentro una situazione in cui poi sarebbe de facto impossibilitata a operare, con il conseguente danno che ciò arrecherebbe al proprio cursus. La domanda a questo punto è: si sta cercando di fornire risposte adeguate a quello che sarebbe il direttore più auspicabile oppure si sta dibattendo per scegliere un nome più… flessibile? Appuntamento alle 746esima puntata.

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